L’Argentina aggiunge un altro trofeo nel palmarès: la Copa America è nuovamente nelle mani di Leo Messi ma a decidere la finale è Lautaro

Una finale da brividi: prima l’infortunio e poi la vittoria

Nella notte tra domenica e lunedì sera il calcio mondiale ci ha regalato una serata magica proponendo agli amanti di questo sport due finali mozzafiato.

Se da una parte la Spagna si è portata a casa un meritato Europeo contro l’Inghilterra perseguitata dalla sua maledizione, dall’altra parte anche l’Argentina esce da vincitrice della Copa America.

Competizione che l’Albiceleste ha dominato dall’inizio alla fine, ad eccezione del brivido ai rigori con l’Ecuador ai quarti.

Ovviamente la squadra di Scaloni si presentava al torneo da grande favorita sia per il livello della rosa ma anche perché arrivava da campionessa in carica dell’ultima Copa America e del Mondiale 2022.

Ripetersi non è mai facile eppure l’Argentina ha dimostrato di saperlo fare con grande determinazione nonostante il brivido finale arrivato proprio nell’ultimo match contro la Colombia.

La partita era ferma ed equilibrata sullo 0-0 fin quando al 66′ minuto di gioco il volto di una nazione è costretto ad uscire dal campo a causa di un brutto infortunio alla caviglia.

Messi esce in lacrime e al suo posto entra Nico Gonzalez, la finale si protrae fino ai supplementari dove l’Argentina riesce a fare a meno del numero 10 e a sbloccarla con il gol di Lautaro che vale il trofeo.

(Leggi anche: https://www.calcio-sport.com/copa-america-messi-piange-poi-esulta-argentina-campione/ per un approfondimento più dettagliato della finale)

La bacheca di Messi si allarga: superato Dani Alves

Con la vittoria di ieri notte con l’Argentina, Leo Messi alza al cielo l’ennesima coppa e se fino a qualche anno fa uno dei pochi fattori su cui il numero 10 poteva essere attaccato erano le vittorie con la “camiseta albiceleste” oggi questo non è più un dibattito.

Seconda Copa America vinta a cui Leo puo’ aggiungere un Mondiale iconico vinto nel 2022 con successiva vittoria della Finalissima e per non farsi mancare nulla anche un Mondiale U20 insieme ad una medaglia d’Oro alle Olimpiadi vinti nei primi anni di carriera.

Solo questi traguardi basterebbero per descrivere la carriera di uno degli atleti più grandi nella storia dello sport ma Messi ha decorato il suo immenso percorso con un totale di 45 trofei.

Proprio grazie alla conquista dell’ultima Copa America il talento argentino ha superato Dani Alves e ha raggiunto il primato nella classifica dei calciatori con più trofei vinti.

Ai successi con la nazionale “La Pulce” puo’ permettersi di citare conquiste uniche come per esempio le 4 Champions League e i 10 campionati spagnoli con il Barcellona, le 2 Ligue 1 e la Supercoppa francese con il PSG e tanto altro ancora.

Messi vs Ronaldo: un dibattito eterno destinato a non finire mai

Sin da quando hanno mosso i loro primi passi sul campo da calcio e hanno iniziato ad incantare con le loro giocate Messi e Ronaldo sono stati i protagonisti di un confronto che ha emozionato gli amnti del calcio e dall’altra parte ha spinto i due a elevarsi ad un livello sempre più alto.

Gli ultimi anni di carriera hanno visto un Ronaldo migliore dal punto di vista realizzativo e dei numeri, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto ma Messi ha vinto di più, sia nei club che con la nazionale.

La vittoria del Mondiale nel 2022, delle ultime due Coppe America e del Pallone d’oro del 2023 peseranno molto nel giudizio finale per decretare chi tra le due leggende è stato il migliore.

Inoltre, le continue delusioni di CR7 con il Portogallo hanno avuto sicuramente un impatto negativo sul fine carriera di quello che comunque rimarrà per sempre un’icona del calcio.

Ed è vero anche che se si va a guardare tutto il loro percorso nel complesso si nota come alcuni anni abbiano incoronato il portoghese come numero 1 indiscusso e altri che invece hanno dato ragione all’argentino.

Il dibattito sul migliore continuerà molto probabilmente finchè esisterà questo sport e forse si accentuerà ancora di più quando queste due leggende si ritireranno, il verdetto però rimarrà per sempre qualcosa di soggettivo e irrisolto.

Quello che è certo è che il mondo del calcio deve essere fiero e riconoscente di aver potuto godere delle gesta di due dei più grandi calciatori della storia.