La sfida tra le due squadre sudamericane regala sempre grandi emozioni e anche questa volta tra Uruguay e Brasile è stato un vero show

Uruguay-Brasile: una sfida non adatta ai deboli di cuore

Durante il quarto di finale tra Uruguay e il Brasile disputatosi la scorsa notte e valevole per l’accesso alla semifinale di Copa America è andato in scena una delle più classiche battaglie del calcio sudamericano.

Certo, chi si ferma ad osservare solo il risultato, 0-0 fino alla fine dei supplementari e vittoria degli uruguaiai ai rigori, potrebbe rimanere scettico sulla spettacolarità della partita, ma la verità è un altra.

La verità è che in quei paesi il calcio si vive in maniera diversa da come noi siamo abituati, la verità è che se ad affrontarsi sono due squadre del genere anche un semplice 0-0 diventa un match intenso e pieno di emozioni, la verità è una sola: in Sud America il calcio non è uno sport ma una questione di vita.

Sarà allora per questo motivo se dietro ad un camuffato pareggio a reti inviolate c’è stato molto ma molto di più, a partire dall’agonismo dimostrato da tutti su qualsiasi pallone.

Lo dimostrano i 41 falli totali commessi nell’arco dei 90 minuti con annesse 4 ammonizioni e un’espulsione per Nandez che ha lasciato in 10 i suoi dal 74‘ minuto di gara.

Uruguay che, però, non si è fatto abbattere dall’accaduto e ha retto fino al 120′, arrivando così a decidere tutto ai calci di rigore.

La lotteria dei rigori condanna il Brasile

Quella contro l’Uruguay per il Brasile non è mai una partita facile e si sapeva ancor di più prima del fischio iniziale considerando che i verdeoro avrebbero dovuto fare a meno del loro calciatore più importante.

Senza Vinicius squalificato, il c.t. Dorival Jr ha schierato al tridente Rodrygo-Endrick-Raphina con Lucas Paquetà a supporto, reparto di elevatissima qualità che però nell’arco dei 120 minuti non è riuscito a siglare nemmeno un gol.

Arrivati ai rigori probabilmente le capacità tecniche contano fino ad un certo punto dove lasciano spazio alla freddezza e coraggio, caratteristica in cui gli uruguagi hanno dimostrato di esser più forti.

Nei calci dagli 11 metri, infatti, l’Uruguay sbaglia solo una volta mentre per il Brasile sono fatali gli errori dal dischetto di Militao prima e il palo di Douglas Luiz poi.

La partita dunque finisce 4-2 (d.c.r.) in favore dell’Uruguay che si aggiudica in questo modo il pass per le semifinali.

L’Uruguay sogna la coppa, per il Brasile grande delusione

Al termine del match la foga e l’agonismo hanno lasciato spazio alle vere emozioni del post-partita, con le lacrime dei tifosi brasiliani e la gioia di quelli uruguaiani.

Iconica l’immagine tra “El Loco” Bielsa e Raphina, con il mister che alla fine dell’ultimo rigore è andato a consolare il suo vecchio pupillo ai tempi del Leeds invece di esultare con la propria squadra.

Tristezza negli occhi dell’esterno del Barcellona in occasione dell’abbraccio con il suo vecchio mister che è la rappresentazione della delusione di una nazione intera.

Il Brasile, insieme all’Argentina, si presentava alle porte della Copa America come favorita del torneo e invece cade ai quarti e deve rimandare di altri 4 anni il sogno della vittoria del titolo che manca dal 2019.

Dall’altra parte la “garra” dei calciatori e tifosi uruguagliani la sta facendo da padrona in questo torneo, con l’Uruguay che non ha intenzione di fermarsi e puo’ puntare in alto.

In semifinale, Valverde e compagni se la vedranno contro la Colombia di un ritrovato James Rodriguez (che ha battuto agevolmente 5-0 Panama), in una sfida che si preannuncia infuocata.

Dall’altra parte del tabellone, invece, l’altra semifinale sarà tra Argentina e Canada, sfida non scontata con l’Albiceleste favorita e il Canada gran sorpresa di questa edizione.

La Copa America giunge così agli atti finali ma c’è ancora tanto “Fútbol” da godersi nelle ultime 3 partite rimanenti.