Como-Fiorentina è alle porte, sfida tra filosofie innovative espresse da due mister in rampa di lancio: Palladino e Fabregas a confronto
Como-Fiorentina: faccia a faccia tra Fabregas e Pallino
La sosta delle nazionali è quasi archiviata e fino a marzo 2025 dovremo dimenticarcene per un po’ dato che da adesso i campionati e le competizioni europee scorreranno senza interruzioni.
Sabato torna la Serie A con tanti match interessanti, tra i quali quello delle 15:00 tra Como e Fiorentina che vedrà il primo faccia a faccia da allenatori che hanno da poco intrapreso la via di mister: Fabregas e Palladino.
Entrambi con un passato da calciatori, i due coach stanno facendo strada anche con il ruolo in panchina facendosi promotori di un calcio moderno e ricco di fresche idee.
Sotto alcuni aspetti due manager molto simili per approccio propositivo alla partita, impronta tattica marcatamente offensiva e ricerca del dominio del gioco, sotto altri più lontani per modo di attaccare la trequarti avversaria e concessione degli spazi.
Possesso verticale e fantasia offensiva: le analogie
I due allenatori hanno da poco intrapreso questo nuovo mestiere e solo il tempo saprà dirci quale avrà la carriera più vincente e se manterranno la propria visione per sempre o si adatteranno all’evoluzione del calcio moderno.
Per il momento sia lo spagnolo che l’italiano si sono dimostrati due mister parecchio poliedrici in grado di adattarsi a diverse situazioni mantenendo comunque una propria idea di base.
Le loro filosofie si fondano entrambe su un concetto di mentalità e predisposizione alla partita attivo e protagonista per dettare il ritmo sull’avversario in modo da prenderne il sopravvento.
Allenatori che puntano tantissimo sulla fase di possesso inteso non come arma di difesa ma come palleggio propositivo e verticale alla ricerca dei trequartisti e delle punte per cercare di ferire le difese opposte.
Un altro aspetto sul quale le idee di Fabregas e Palladino trovano analogie è quello dello sviluppo dell’azione nell’ultimo quarto di campo, dove entrambi gli allenatori lasciano libera interpretazione ai propri fantasisti sulla trequarti, con Nico Paz per il Como e Colpani per la Viola autorizzati a prendersi responsabilità delicate.
Attenzione difensiva e fase di non possesso: le differenze
Ogni allenatore prepara le partite secondo le proprie sensazioni e il proprio modo di vedere il calcio e nonostante i due mister in questione combaciano su alcuni punti di vista, su altri prendono aderiscono a concetti opposti.
Uno dei maggiori fattori che distingue il calcio di Fabregas da quello di Palladino è sicuramente la fase difensiva, che da italiano il mister dalla Viola cura molto più attentamente.
I cinque clean sheet ottenuti dalla Fiorentina (contro gli zero del Como) in questa Serie A ne sono la prova, a dimostrazione del fatto che Palladino comandi sì un calcio propositivo ma comunque sempre con un occhio al reparto arretrato.
Su questo aspetto Fabregas ha molto da migliorare e i 23 gol subiti in dodici partite (solo 10 per la Viola, terza miglior difesa in A) sono un’indice di mancata organizzazione difensiva.
Il bel gioco espresso dal Como di Fabregas è stupendo da vedere ma nella fase di non possesso ecco che diventa meno funzionale con i lombardi che si trovano spesso a lasciare grandi spazi agli avversari perché troppo sbilanciati in avanti.
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