L’imprenditore Turakhia ha rilevato delle quote appartenenti a Stephen Pagliuca ampliando così il portafogli della società bergamasca
Negli ultimi giorni a dalle parti di Bergamo è arrivata una ventata d’aria fresca proveniente direttamente dall’India. A portarla è Divyank Turakhia, nato a Mumbai, che ha appena investito nell’Atalanta per una cifra attorno ai settanta milioni di euro. Il business man asiatico ha concluso l’investimento poco prima dell’impresa dei nerazzurri con la vittoria ad Anfield contro il Liverpool acquistando una parte delle azioni appartenenti a Stephen Pagliuca, proprietario del 55% delle quote de La Dea Srl.
Turakhia-Atalanta: amore a prima vista
Il magnate indiano ha avuto modo di seguire da vicino la finale di Europa League vinta dai nerazzurri per 3-0 contro il Bayer Lerverkusen di Xabi Alonso. La conferma che Turakhia abbia intenzioni serie la si ha dai progetti che ha in mente per il club: una serie tv che racconti la cavalcata trionfale in Europa League della scorsa stagione, ma soprattutto un cambio di sponsor tecnico.
L’imprenditore starebbe pensando di cambiare anche in questo senso; nelle intenzioni di Turakhia la squadra passerebbe dall’attuale sponsor tecnico Joma, al più importante brand americano, Nike. Il cambio di sponsor tecnico permetterebbe al club bergamasco di avere una visibilità maggiore anche sul mercato internazionale.
Nuove idee per l’Atalanta; ce n’è davvero bisogno?
Fino ad ora il lavoro dei Percassi, famiglia proprietaria del club, è stato pressoché perfetto; la squadra anno dopo anno ha alzato i suoi standard in campo ma soprattutto fuori, dato che il bilancio della società orbica non ha nulla da invidiare a nessun altro club europeo.
L’apporto di Turakhia nel mondo Atalanta sarebbe positivo se si condividono sin da subito le sue idee; il club nerazzurro nonostante l’ottima gestione degli ultimi anni farebbe bene ad accogliere con entusiasmo l’arrivo del business man di Mumbai.
Quest’ultimo potrebbe dare una grossa mano all’Atalanta a crescere come brand nel mondo, attirando così nuovi tifosi e contribuendo alla crescita generale del club, dentro e fuori dal campo.
