La Premier League ha dato il via libera alle nuove norme di Fair Play Finanziario: le squadre che non partecipano alle competizioni europee avranno maggiori margini di spesa.
La Premier League ha recentemente approvato una nuova normativa riguardante il Fair Play Finanziario (FPF).
Una delle principali innovazioni di questa regolamentazione consiste nel fatto che i club che non partecipano alle competizioni europee avranno la possibilità di spendere di più rispetto a quelli impegnati nelle coppe.
Questa misura mira a riequilibrare le opportunità finanziarie tra le squadre, consentendo a quelle che non sono coinvolte nelle competizioni continentali di avere una maggiore flessibilità economica per investire in nuovi giocatori e migliorare la loro rosa.
Con questa nuova regola, si spera di rendere il campionato inglese ancora più competitivo, permettendo anche ai club minori di crescere e di competere ad alti livelli.
Che cos’è il Fair Play Finanziario?
ll Fair Play Finanziario (FPF) è un sistema ideato per monitorare i bilanci dei club calcistici, assicurando che le spese, come gli stipendi e i costi dei trasferimenti, siano bilanciate dai ricavi, come i diritti televisivi e le plusvalenze dei trasferimenti.
L’obiettivo è raggiungere il pareggio di bilancio, permettendo una leggera perdita fino a 5 milioni di euro nel corso di un periodo di tre anni.
Superato questo controllo, i club ottengono la cosiddetta Licenza UEFA, necessaria per partecipare alle competizioni organizzate dalla UEFA.
Il compito di esaminare i bilanci delle società spetta all’Organo di Controllo Finanziario dei Club (CFCB), che ha anche il potere di imporre sanzioni in base alla gravità delle irregolarità rilevate.
Le sanzioni possono variare da richiami e multe pecuniarie a punizioni più severe, come la detrazione di punti o la mancata assegnazione di bonus derivanti dalla partecipazione a competizioni UEFA.
Nei casi più gravi, si può arrivare al blocco delle sessioni di mercato o all’esclusione dalle competizioni europee.
Negli anni, club di alto profilo come Manchester City, Barcellona, Inter e Paris Saint-Germain sono stati destinatari di tali sanzioni, suscitando grande clamore.
Le novità introdotte in Premier
Il nuovo sistema, che deve ancora essere completamente ratificato durante l’assemblea generale annuale della Premier League prevista per giugno, introdurrà cambiamenti significativi.
In base al nuovo regime proposto, i club saranno limitati a spendere solo una certa percentuale del loro fatturato annuale per gli stipendi della prima squadra e del loro staff tecnico.
Questo limite includerà anche gli ammortamenti legati alle commissioni per i trasferimenti e tutte le commissioni per l’attività degli agenti.
Dal punto di vista inglese, il nuovo sistema opererà su due livelli. I club che partecipano alle competizioni europee saranno autorizzati a spendere solo il 70% del loro fatturato.
Al contrario, i club che non sono impegnati nelle competizioni continentali potranno spendere fino all’85% dei loro ricavi.
Questa differenziazione mira a creare un equilibrio competitivo all’interno della Premier League, permettendo alle squadre che non giocano in Europa di investire di più nel rafforzamento delle loro rose e nel miglioramento delle infrastrutture.
La speranza è che questa misura renda il campionato inglese ancora più avvincente e competitivo, dando maggiori possibilità anche ai club di media e bassa classifica di crescere e lottare per posizioni più alte.
Inoltre, questa nuova regolamentazione potrebbe portare a una gestione finanziaria più sostenibile per tutti i club, riducendo il rischio di spese eccessive e incoraggiando una maggiore responsabilità economica.
In definitiva, si prevede che il nuovo sistema favorisca un ambiente più equo e competitivo, promuovendo allo stesso tempo la stabilità finanziaria a lungo termine delle squadre della Premier League.
