Non solo Thiago Motta. Anche Giuntoli potrebbe salutare. Elkann pensa alla promozione di Chiellini.

In casa Juventus tira aria di rivoluzione. Il prossimo infatti potrebbe essere l’ennesimo anno zero per i bianconeri. Domenica Thiago Motta ha salutato, ma il tecnico potrebbe non essere l’unico.

Il fallimento di questa stagione non è infatti da imputare solo all’ex Bologna, ma anche a giocatori e dirigenza, incarnata a pieno dalla figura di Cristiano Giuntoli.

Dal suo arrivo a Torino infatti l’ex Napoli ha scalato immediatamente le gerarchie, concentrando su di sé, e su pochi fedelissimi i principali poteri. Giuntoli infatti si occupa in prima persona del calciomercato, ma è anche il Managing football director.

Sono diverse dunque le questioni delle quali si cura, e non tutte strettamente legate a vicende di campo. Tuttavia, dal suo arrivo non c’è stato il cambio di marcia tanto atteso.

Prima dello scossone legato all’inchiesta prisma all’interno della Juventus c’erano ruoli divisi e ben definiti. Fabio Paratici, assieme a Giovanni Manna e Federico Cherubini si occupava del calciomercato, Pavel Nedved invece, era il consigliere d’amministrazione.

La figura del ceco però non era soltanto puramente istituzionale. Più di una volta infatti l’ex calciatore ha espresso la propria vicinanza alla squadra e all’allenatore nei momenti critici.

Spesso inoltre è intervenuto ai microfoni, per non scaricare tutte le responsabilità sul solo allenatore. Oggi invece alla Juventus, è tutto nelle mani di Cristiano Giuntoli.

L’ex Napoli però negli ultimi tempi sembrava aver abbandonato Thiago Motta, lasciando il tecnico solo a sé stesso. Impossibile inoltre non considerare il lato economico. Tanti i milioni spesi in estate, investiti però su profili che fino a questo momento hanno deluso.

Per questo motivo, dopo il secondo cambio di allenatore in due anni, adesso anche la posizione del direttore generale inizia a vacillare.

Chiellini In, Giuntoli out? Elkann ci pensa

A giugno in casa Juventus sono attesi possibili ribaltoni. Ci sono pertanto tre risvolti da tenere d’occhio circa l’attuale posizione di direttore generale.

Potrebbe certamente rimanere tutto così, con Cristiano Giuntoli saldo nella sua posizione forte del proprio contratto quinquennale.

Il direttore generale però potrebbe anche venir declassato e a lui venir affiancata la figura di Giorgio Chiellini. L’ex difensore centrale al momento ha un ruolo puramente amministrativo. Chiaramente però si tratta di un primo periodo di ambientamento.

Difficile infatti pensare che una figura del suo calibro possa rimanere dietro la scrivania ancora per molto tempo, e per questo motivo, in caso di addio di Giuntoli, Elkann starebbe pensando a una promozione interna.

Infine, non è da escludere la nomina di un altro direttore sportivo al posto di Giuntoli, senza però affidarsi ad una soluzione interna.

Alla Juventus, nessuno è saldo sulla propria sedia, e al termine di questa stagione, con buona pace dei tifosi, si andrà incontro all’ennesimo restauro.