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Calcio estero, la Premier fa spesa in Italia: gli azzurri in Inghilterra

Dalla Premier all'Italia: tanti azzurri

Il made in Italy arriva in Inghilterra: tanti azzurri passati per la Premier, scopriamo come l’Italia ha inciso nel campionato inglese

Il golden boy del momento saluta l’Italia per la Premier

Sembrava vicino alla Juve ma alla fine Riccardo Calafiori ha scelto l’Arsenal andando così ad aumentare il numero di azzurri in Premier.

Il trasferimento del difensore ai Gunners è il coronamento di un movimento che negli ultimi anni sta prendendo sempre più campo ma che in realtà fonda le sue radici molti anni fa.

Le squadre inglesi subiscono il fascino delle gemme del calcio italiano e provano a soffiare i nostri talenti.

Come successo con Calafiori che, dopo aver disputato una stagione da sogno con il Bologna e un Europeo sopra le righe, ora dovrà dimostrare il suo valore in Premier.

Dall’Italia alla Premier: Calafiori riabbraccia 7 fratelli azzurri

Approdando in Inghilterra Calfiori incontrerà da avversario altri 7 suoi connazionali nel suo nuovo percorso.

Su tutti Sandro Tonali, che lo scorso anno aveva salutato il Milan per trasferirsi al Newcastle che aveva investito 80 milioni sul ragazzo.

Sappiamo come le cose non siano andate come sperato, ma il centrocampista ha scontato la squalifica ed è pronto a tornare in campo per riscattarsi.

Gli altri giovani che potevano avere un bel futuro in Italia ma che hanno scelto la Premier sono Vicario e Udogie entrambi al Tottenham e reduci da una stagione importante che speriamo possano essere il futuro della nostra nazionale e magari un giorno tornare in Serie A.

Anche Okoli sembrava una promessa interessante per l’Atalanta, che però ha deciso di monetizzare dalla sua cessione al Leicester per 15 milioni, difensore che dunque dopo il prestito al Frosinone si metterà in gioco con le Foxes.

Stesso discorso valido per Cesare Casadei, una delle stelline del settore giovanile dell’Inter, che si era piegata alla grande offerta del Chelsea e lo aveva lasciato partire per 20 milioni.

Dopo un buon anno in prestito al Leicester, Casadei non sembra aver convinto i Blues e si vocifera di un possibile ritorno in Italia.

Infine, i 2 veterani azzurri che ormai sono in Inghilterra da qualche anno: Jorginho all’Arsenal e Emerson Palmieri al West Ham, giocatori che hanno trovato la loro dimensione in Premier dopo aver salutato l’Italia.

Goodbye Italia: gli azzurri più iconici che hanno lasciato la penisola per la Premier

Come detto i club inglesi si sono da sempre interessati ai talenti italiani e allora scopriamo insieme quali sono stati gli azzurri che hanno lasciato maggiormente il segno in Premier.

Gianluca Vialli

Quando si parla di italiani in Inghilterra non si non citare il mitico Gianluca Vialli che è riuscito a far innamorare i tifosi italiani ma anche quelli inglesi per le sue giocate e il suo modo di essere.

Arriva al Chelsea nella stagione 96/97 da campione di Europa con la Juventus, al primo anno vince la FA-Cup ma ancora più clamoroso è ciò che avviene l’anno successivo.

Vialli assume il ruolo di allenatore-giocatore subentrando a Gullit e si porta a casa Coppa di Lega e Coppa delle Coppe lasciando così un segno indelebile anche al Chelsea.

Paolo Di Canio

Paolo Di Canio si aggiudica il primato nella classifica di capocannoniere azzurro in Premier League, ben 67 gol totali tra Sheffield, West Ham e Charlton.

Storico il gol il sforbiciata contro il Wimbledon, gesto tecnico che gli è valso l’amore dei tifosi che gli hanno dedicato addirittura un coro personale.

Gianfranco Zola

Primo italiano per presenze in Premier (229), secondo per gol segnati (58) e due Coppe di Inghilterra vinte: c’è davvero bisogno di presentazioni?

Gianfranco Zola rimarrà per sempre una leggenda del Chelsea come Vialli, un uomo che difficilmente i tifosi Blues dimenticheranno.

Nicola Di Matteo

Nella stagione 1999/00 il centrocampista italiano decide di chiudere l’ultima fase della sua carriera al Chelsea, totalizzando 15 gol in 119 presenze.

Passa alla storia dei Blues non tanto per quanto fatto da giocatore ma è da allenatore che diventa icona del club: vince la storica Champions del 2012 subentrando al primo allenatore Villas-Boas di cui Di Matteo era il vice.

Fabrizio Ravanelli

Passa due volte per l’Inghilterra, prima Middlesbrough dove sfiora per due volte il sogno della vittoria della Coppa nazionale e poi al Derby County dove segna 9 gol in 31 presenze in 6 stagioni.

Al suo arrivo al Middlesbrough inoltre diventa il calciatore più pagato del campionato, reduce come Vialli dalla vittoria della Champions con la Vecchia Signora.

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