L’Italia di Spalletti si regge su due pilastri difensivi : Buongiorno e Gatti. Ecco in che modo differiscono i due giocatori.
Le prime due partite di Nations League ci hanno lasciato tanti spunti di riflessione, oltre a tante sorprese come la magnifica vittoria in Francia per 3-1 che mancava da quasi 70 anni.
Guardando invece alla partita di ieri sera, la sorpresa è caduta sul reparto difensivo che ha mostrato insolita solidità grazie ad una coppia inedita: stiamo parlando di Alessandro Buongiorno e Federico Gatti, due difensori agli antipodi per caratteristiche anche se come ben sappiamo… gli opposti si attraggono.
Sono due giocatori che si completano a vicenda e nell’articolo di oggi andremo proprio a scoprire le enormi differenze che ci sono tra questi due ( forti) giocatori anche se molto diversi fra loro per caratteristiche.
Buongiorno e Gatti, come si completano
Con un paragone allegorico e anche molto simpatico si potrebbe quasi dire che pur avendo più o meno lo stesso ruolo un giocatore è il (Buon) giorno e l’altro è la notte.
Federico Gatti nel corso della passata stagione è diventato il simbolo più evidente della “Juve operaia” che pur non avendo grandi individualità riuscì fino a Gennaio a lottare ad armi pari con l’Inter di Inzaghi.
Un giocatore che si è costruito, ha fatto la gavetta vera partendo dalle Serie minori per poi compiere la fatidica scalata( Serie C, Serie B e Serie A) per arrivare alla Juve.
È un giocatore che non è stato baciato dal Signore per quel che concerne l’abilità palla al piede, ma su tutto il resto eccelle.
Ha una grinta fuori dal normale, aggressività, carisma e senso di appartenenza alla maglia non mancano di certo e questo lo rende uno dei più amati nell’ambiente bianconero.
Ha una capacità di marcare l’avversario molto elevata e riesce a mantenere alto il livello di concentrazione per l’intera durata della gara.
D’altra parte Buongiorno può dire di dare del tu alla palla e in quanto a verticalizzazione del gioco nonché impostazione di quest’ultimo ricorda per certi aspetti la grande abilità di Leonardo Bonucci ( unico nel suo genere nel suo periodo).
Oltre a ciò, aggiungiamo una grande tempismo nei duelli aerei oltre ad un’abilità sopraffina nei calci d’angolo che può regalare più di una gioia alla sua squadra oltre a qualche +3 per i suoi fantallenatori.
Tirando le somme, possiamo dire che oltre al ruolo e forse al fisico, questi giocatori differiscono in molte caratteristiche, ma che a loro modo entrambi riescono nel garantire estrema solidità alla difesa azzurra.