Bologna, occasioni non sfruttate, la squadra di Italiano deve essere più cinica. Per l’allenatore rossoblù tornano i fantasmi di Firenze.

Resta appeso all’incredibile il Bologna di Vincenzo Italiano.

Nella giornata di ieri è arrivato il quinto pari consecutivo al Dall’Ara (Champions compresa) con ancora una volta tanti rimpianti e gol sbagliati. 

Se la difesa comincia a dare segnali di forte affidabilità, è tra centrocampo ed attacco che l’idea di calcio si disperde. 

In serie A i rossoblù hanno fin’ora realizzato solamente sette gol.

Solo sei squadre hanno segnato meno della squadra di Italiano e, di queste, cinque occupano il fondo della classifica.

Bologna, squadra poco cinica, il rammarico di Vincenzo Italiano dopo il Parma

Un Italiano rammaricato ha parlato in conferenza stampa post partita.

Il risultato non soddisfa i rossoblù, che avrebbero potuto portare a casa tre punti importantissimi. 

Un pareggio senza reti quello del derby emiliano di Bologna-Parma.

Al Dall’Ara non è ancora arrivata la vittoria e Vincenzo Italiano si è espresso così nel post partita:
“È mancata la giocata vincente, ci abbiamo provato con i cross, con i tiri da fuori e nei corridoi, ma non abbiamo trovato il guizzo vincente alla Samardzic. Dovevamo metterli più in difficoltà, dovevamo sfruttare meglio la superiorità numerica. Peccato, però non abbiamo subito gol e credo che abbiamo fatto una buona partita. Le occasioni le abbiamo avute, ma in questo momento non riusciamo a metterla dentro. Dobbiamo crescere con gli attaccanti e con i centrocampisti. Abbiamo fatto una rifinitura sul lavoro nella metà campo avversaria, se abbiamo l’occasione di superare la linea di metà campo dobbiamo incidere di più”.

Italiano ed I fantasmi di Firenze

Il Bologna di Vincenzo Italiano sta vivendo un inizio di stagione segnato da un problema evidente: la scarsa capacità di trasformare le tante occasioni create in gol.

La squadra rossoblù sta mettendo in mostra un calcio di alta qualità: pressing alto, movimenti rapidi e azioni ben orchestrate.

Italiano è riuscito a imporre la sua filosofia anche a Bologna, ma il problema rimane lo stesso.

L’imprecisione della squadra davanti alla porta e la mancanza di freddezza nelle fasi cruciali stanno condizionando i risultati.

Questo scenario sembra rievocare una fase già vissuta da Italiano durante il suo periodo alla guida della Fiorentina.

Anche lì, la sua squadra proponeva un gioco piacevole e offensivo, ma faticava terribilmente a concretizzare.

Nonostante la costruzione continua di gioco e le numerose palle gol, la Fiorentina di Italiano aveva una delle percentuali di realizzazione più basse della Serie A, una statistica che rischia di ripetersi anche a Bologna.

Il problema non è tanto nella qualità dei giocatori o nelle loro capacità tecniche.

Piuttosto, sembra mancare quel cinismo sotto porta che permette alle squadre vincenti di capitalizzare anche le occasioni più difficili.

Serve una svolta mentale: più fiducia, maggiore serenità davanti al portiere e, forse, un attaccante d’esperienza capace di fare la differenza nei momenti chiave.

Il Bologna di Italiano ha dimostrato di avere un grande potenziale, e l’allenatore ha tutte le competenze per far emergere il meglio dalla sua rosa.

C’è tempo per correggere la rotta, ma Italiano dovrà farlo in fretta per evitare che i fantasmi di Firenze continuino a perseguitarlo anche nella sua avventura bolognese.