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Bologna, chi entra e chi esce: di cosa ha bisogno Italiano

Come giocherà il Bologna di Vincenzo Italiano?

Il Bologna di Italiano deve farsi bello per la Champion’s: vediamo i calciatori che partiranno e quelli che saranno acquistati.

Dopo la trionfale passata stagione, conclusa con una storica qualificazione in Champion’s League, il Bologna 2024-25 sarà allenato da Vincenzo Italiano.

L’ex tecnico viola, uno degli allenatori più intriganti degli ultimi anni, dovrà gestire la pesante eredità di Thiago Motta, approdato alla Juventus.

Italiano e Thiago Motta sono due allenatori per certi versi simili: entrambi amano un gioco offensivo basato sul dominio del campo e sul controllo del possesso palla.

Tuttavia, Italiano è un tecnico con una sua specificità rispetto al nuovo allenatore della Juventus, per cui aspettiamoci qualche innovazione (all’insegna della continuità) nei principi di gioco del suo Bologna.

Come giocherà il Bologna di Italiano

Cerchiamo di capire innanzitutto quali sono i suoi principi di gioco, e di quali calciatori avrebbe bisogno per poter performare al massimo.

Il sistema di gioco di Italiano è lo stesso di Thiago Motta: un 4-2-3-1 fluido che può agevolmente trasformarsi in un 4-3-3 o anche in un 4-1-4-1 in fase difensiva.

L’ex tecnico della Fiorentina ha già dichiarato di non voler modificare questi impianti di gioco, e questa è una scelta intelligente e pragmatica in quanto la base della squadra è molto solida.

La dirigenza del Bologna ha già dichiarato pubblicamente che la quasi totalità della rosa dello scorso anno sarà confermata, a parte Zirkzee (che ha una clausola rescissoria di 40 milioni e partirà certamente) e forse Calafiori, destinato a un top team dopo la straordinaria stagione appena conclusa.

Il possesso palla del Bologna di Thiago Motta avveniva soprattutto nella propria metà campo e aveva lo scopo di attirare gli avversari e costringerli a lasciare spazi dietro la linea del loro centrocampo.

Invece il possesso palla della Fiorentina di Italiano era molto più “alto”: la Fiorentina è stata la squadra con la maggiore percentuale di passaggi nella trequarti avversaria.

Ciò era facilitato anche da un recupero palla molto alto, e quindi da un pressing molto più avanzato rispetto a quello del Bologna di Thiago Motta.

Naturalmente questo modo di giocare mette maggiormente a rischio la difesa, che nelle squadre di Italiano è sempre molto alta e quindi favorisce spesso il contropiede veloce degli avversari.

Il Bologna di Italiano: cessioni, conferme e acquisti in difesa

I due terzini del Bologna, l’austriaco Posh e il danese Kristiansen, abbastanza bloccati con Thiago Motta, dovranno spingere molto di più con Italiano, a volte anche contemporaneamente, andando a sovrapporsi alle ali esterne.

Dal 1° luglio il Bologna ha comunque ufficializzato l’acquisto dallo Spezia dell’esterno svedese Emil Holm, che può essere un’ottima alternativa, maggiormente di spinta, al laterale austriaco.

In porta, conferma assoluta per Skorupski e Ravaglia, entrambi protagonisti di una grande stagione l’anno scorso.

Come difensori centrali, conferma per Lukumi e Beukema, mentre al posto di Calafiori serve un difensore centrale che giochi sul centro-sinistra e che sia abile nella costruzione del gioco.

Possiamo immaginare una cessione di Calafiori per 40 milioni di euro (li vale tutti); con questa cifra si può acquistare dalla Juventus Huijsen, per una cifra massima di 25 milioni.

Prospetto con una potenzialità di crescita enorme, che non solo sa difendere bene anche grazie alla sua stazza (197 cm.), ma sa soprattutto costruire dal basso con qualità e personalità.

Il centrocampo.

A centrocampo Freuler sarà il perno e l’equilibratore del gioco, come sempre, affiancato dai suoi scudieri Aebischer, Fabbian e Urbanski, abili nella corsa e nell’inserimento.

Il trequartista titolare sarebbe Ferguson, ma il grave infortunio che ha subìto impone l’acquisto di una mezzala di inserimento che sappia giocare anche dietro la punta.

A questo proposito si potrebbe pescare nel gruppone degli svincolati, dove sono da poco disponibili a costo zero Pereyra e Jack Bonaventura.

Siamo sicuri che a Italiano non dispiacerebbe riabbracciare il “suo” fantasista, che nella Fiorentina dello scorso anno era un calciatore chiave.

Sugli esterni conferma per Orsolini, Karlsson e Ndoye (richiestissimo dopo la sua performance a Euro 24, ma bisogna resistere!), serve un quarto laterale a sinistra al posto di Saelemaekers, non riscattato dal Milan.

Un’idea che potrebbe fare al caso di Vincenzo Italiano sarebbe Christian Kouame, che col contratto in scadenza nel 2025 costerebbe davvero poco.

L’ivoriano, molto veloce e guizzante, può giocare sia come punta centrale sia esterno alto su entrambe le fasce.

L’attacco

Per quanto riguarda infine il centravanti, dando per scontata la partenza di Zirkzee, bisognerà investire qui gran parte del budget per una prima punta all’altezza delle ambizioni del Bologna.

Serve un bomber vero, dal momento che una delle criticità della Fiorentina di Italiano è stata appunto la scarsa prolificità della punta centrale.

Il nome giusto potrebbe essere quello di Vangelis Pavlidis, 25 anni, centravanti del Benfica: potrebbero servire anche più di 30 milioni per prelevarlo dai lusitani.

Tuttavia, con le cessioni di Zirkzee e di Calafiori, è a nostro avviso un acquisto fattibile per il nuovo Bologna di Vincenzo Italiano.

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