L’ennesimo Clasico della storia del calcio spagnolo ci regala emozioni, questa volta è il Barcellona a vincere sul Real Madrid. Un cinque a due che nella finale di supercoppa ha sorpreso tutti.
Le azioni salienti di Barcellona-Real Madrid
Il Clasico numero 205 si apre con il Madrid in vantaggio dopo pochissimi minuti, Vinicius recupera palla su calcio d’angolo e inizia la cavalcata delle merengues, il brasiliano appoggia per Mbappé che punta Balde, lo salta e poi mette in porta il pallone battendo Szczęsny. 3 gol in 3 finali per il francese.
La risposta del Barcellona non tarda ad arrivare Lamine Yamal timbra il cartellino al 21’esimo minuto con il suo marchio di fabbrica: sterzare verso il centro dell’area saltare due difensori e calciare senza guardare la porta, una traiettoria impossibile da seguire per Courtois che prova a deviarla ma niente da fare.
Al 34’esimo Camavinga entra male su Gavi e procura un calcio di rigore, dagli undici metri si presenta Lewandoski che non sbaglia e con freddezza batte Courtois. 2-1 Barça
Passano quattro minuti e i blaugrana ne fanno un altro, a chiudere il cerchio ci pensa Raphinha che da un assist divino di Kounde, sorprende la difesa dei Blancos e sigla il 3-1. In trentaquattro minuti il tutti e tre i giocatori del tridente del Barcellona ha fatto gol. 18 gol in stagione e MVP a fine partita nettamente meritato.
Le sorprese nel secondo tempo non finiscono qui perché il Barcellona non è ancora sazio e vuole farne un altro, è un gol specchio al primo del Real. Raphinha su ripartenza da calcio d’angolo, brucia tutti in velocità, serve Balde e il numero 3 davanti alla porta non perdona.
La manita
A due minuti dall’inizio del secondo tempo, il Barcellona completa la manita, cinque gol, il quinto lo sigla Raphinha, che ubriaca la difesa del Real e fa 5-1. Per trovare un altro risultato così schiacciante bisogna tornare al 2017 quando in finale di supercoppa, il Real ne rifilò 5 al Barcellona, ma era un format diverso, si giocava tra la vincente della Liga e la finalista/vincitrice di coppa del Re.
Tornando alla partita il Real ha un’occasione di riaprire la partita al 56 quando Szczęsny viene espulso per una brutta uscita su Mbappé, punizione da vicino per il Real, Rodrygo non sbaglia e riapre il risultato con una punizione eccellente.
Mancano trenta minuti e il Real gioca con un uomo in più ma il risultato non cambia, si rimane sul 5-2 e il Barcellona alza la Supercoppa di Spagna.
Cosa sta succedendo al Real Madrid?
Che succede Real Madrid?
Il Real Madrid si trova in un momento di riflessione e potenziale transizione. Nonostante un inizio di stagione promettente e l’ambizione di vincere tutti i trofei disponibili, alcune recenti battute d’arresto, come le due sconfitte nette contro il Barcellona, hanno messo in discussione certezze che sembravano consolidate. La squadra, guidata da Carlo Ancelotti, ha mostrato un rendimento altalenante, alternando prestazioni di alto livello a cadute improvvise, soprattutto nelle partite decisive.
La sconfitta per 4-0 in ottobre e quella nella recente finale di Supercoppa di Spagna rappresentano un campanello d’allarme per il club. Non si tratta solo di risultati negativi: queste partite hanno evidenziato difficoltà tattiche e psicologiche, nonostante la rosa rimanga una delle più forti al mondo, con campioni come Mbappé, Vinícius e Camavinga. La capacità di Ancelotti di amalgamare talento e disciplina tattica è stata messa a dura prova, e la percezione di un Real Madrid vulnerabile contro avversarie di alto livello ha iniziato a farsi strada.
Le difficoltà della stagione
Al di là del campo, il Real Madrid sta affrontando pressioni enormi. La corsa al cosiddetto septete è ormai sfumata, un obiettivo che avrebbe potuto consacrare questa stagione come leggendaria. Inoltre, la classifica in Liga è serrata, con l’Atlético Madrid che guida e il Barcellona in ripresa nonostante i problemi societari. Anche in Champions League, dove il Real è storicamente dominante, la squadra ha deluso, rischiando di dover affrontare i playoff per accedere alla fase a eliminazione diretta.
Il futuro di Carlo Ancelotti
La posizione di Ancelotti, nonostante il suo straordinario palmarès, non è più così salda. È raro che il Real Madrid tolleri due sconfitte così pesanti contro il suo eterno rivale, specialmente in un contesto di grandi aspettative. Eppure, la forza del tecnico italiano risiede nella sua capacità di gestire i momenti più complessi. Ancelotti ha dimostrato di saper riorganizzare le sue squadre anche in situazioni critiche, sfruttando la fiducia e l’esperienza per riportarle al successo.
In Conclusione
Il Real Madrid sta attraversando una fase di vulnerabilità che richiede risposte immediate, sia sul piano tecnico che su quello mentale. Tuttavia, sottovalutare la resilienza di questa squadra sarebbe un errore. La qualità della rosa, la leadership di Ancelotti e la tradizione vincente del club rappresentano risorse che possono ribaltare la situazione.
La sfida è chiara: ritrovare continuità in campionato, avanzare in Champions League e prepararsi al meglio per i prossimi scontri diretti, come quello dell’11 maggio contro il Barcellona. Quel giorno, probabilmente, sapremo se il Real Madrid avrà trovato il modo di tornare a dominare, confermandosi ancora una volta una delle potenze assolute del calcio mondiale perché ricordate, il Real Madrid non muore mai.
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Foto Instagram: @raphinha