Atalanta-Udinese finisce 2-1 per i bergamaschi. Ennesimo successo per la squadra di Gasperini, firmato ancora una volta da Mario Pasalic.
Vincono ancora i neroazzurri, che in casa battono l’Udinese. Successo in rimonta per i bergamaschi che trovano entrambe le proprie reti nel secondo tempo. Prima con Pasalic e 5 minuti dopo con un autogol di Isaak Tourè.
Trionfo fondamentale per l’Atalanta che complice anche il pareggio di San Siro aggancia la seconda posizione in classifica.
Dopo una partenza incerta, infatti gli uomini di Gasperini hanno iniziato a ingranare, e al momento hanno totalizzato 25 punti, soltanto uno in meno del Napoli capolista.
Situazione di classifica tuttavia avulsa che lascia dunque il tempo che trova. Infatti, tra la 6° classificata, la Juventus, e la 1°, il Napoli, ci sono soltanto due punti. A pari punti, invece ci sono Atalanta, Inter, Lazio e Fiorentina.
La Dea continua a volare in alto, trascinata dai nuovi, e da chi ormai vede Bergamo come una seconda casa, come Mario Pasalic.
L’ex Milan infatti è arrivato alla corte di Gasperini nel 2018, quasi 7 anni fa. Da allora, nonostante gli acquisti onerosi fatti da Percassi, e i numerosi giocatori arrivati in quel ruolo, Pasalic è stato intoccabile.
Come titolare, o come primo panchinaro, l’allenatore piemontese non si è mai voluto privare del croato, che ieri ancora una volta ha risposto presente.
Atalanta-Udinese, Pasalic ancora una volta decisivo
Schierato come centrocampista al fianco di De Roon, è suo il gol che permette ai bergamaschi di dare il via alla rimonta. Un gol come ne ha segnati tanti in carriera. Inizia l’azione di prima, servendo l’esterno. A quel punto continua a seguire l’azione finché non viene servito al limite dell’area.
Anche l’autogol è viziato da un’azione a cui dà inizio proprio il croato, servendo sulle fasce Bellanova. Nel primo tempo, lo stesso Pasalic, stava propiziando anche un assist, per Samardzic, trovato alla perfezione in area con un pallone alto.
Il croato è il giocatore con più goal all’attivo all’interno della rosa neroazzurra e in Europa, nel suo ruolo nessuno ha segnato tanto quanto lui, solo De Bruyne.
Non solo goal, ma anche tanta corsa e sacrificio, caratteristiche che Gasperini ha sempre apprezzato.
Schierato a volte da centrocampista centrale, altre da trequartista, l’imprevedibilità dei suoi movimenti lo rende un giocatore imprescindibile per il gioco dell’Atalanta.
Quando gioca in posizione centrale, arriva spesso al limite dell’area con il compito di rifinitore, come accaduto ieri in occasione del goal. Ciò però non lo sottrae dai compiti difensivi, ai quali adempie con la massima disponibilità.
Così come quando agisce da trequartista è capace di spaziare su tutto il fronte offensivo, riempendo l’area, e agendo quasi come una seconda punta.
Al momento però, il contratto del croato è in scadenza il 30 giugno 2024. Un giocatore come lui, uno degli ultimi baluardi della squadra originale di Gasperini, è fondamentale, anche per il suo ruolo nello spogliatoio.
Importante quindi la sua presenza in campo e fuori. Adesso però la palla passa a Percassi e alla dirigenza, che ha il compito di servire a Pasalic l’assist più prezioso, che gli permetterebbe di rimanere a Bergamo.