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Atalanta, pericolo Arsenal al debutto: come fermare i Gunners

Atalanta, ecco l'Arsenal.

A distanza di tre anni dall’ultima gara in Champions, l’Atalanta ritornerà nella massima competizione europea contro il temibile Arsenal.

Dalla finale di Dublino, ma forse fin dalla vittoria ai quarti di finale contro il Liverpool ad Anfield, l’Atalanta ed i suoi tifosi non si sono ancora svegliati dal sogno più bello mai fatto nella loro storia.

La conquista dell’Europa League, ossia il primo trofeo continentale per la società bergamasca, è stato un traguardo meraviglioso, inimmaginabile fino a otto anni fa, quando Gasperini si sedette per la prima volta sulla panchina atalantina.

Un’estasi collettiva, che ha travolto Bergamo e tutti i suoi abitanti, i quali, però, dopo un mercato estivo bollente, non hanno assolutamente intenzione di destarsi da questa allucinazione collettiva.

L’Atalanta, infatti, sia grazie al piazzamento in campionato che al primato in Europa League, si è guadagnata la partecipazione alla nuova Super Champions a 36 squadre, la prima della storia a presentare una fase iniziale a girone unico.

Questo nuovo format, al quale ci siamo piacevolmente abituati in queste due prime giornate, oltre ad aggiungere due partite alla prima manche, aumenta anche il numero di teste di serie con il quale dividere il campo, regalando ai tifosi numerosi big match fin da subito.

Indubbiamente, Atalanta – Arsenal è una partita appartenente a questa categoria.

Al rinnovato Gewiss Stadium, infatti, stasera si affronteranno due squadre forti e molto belle da vedere, entrambe dalla stella filosofia di gioco, offensiva e molto dinamica.

Se lo spettacolo è ampiamente assicurato, resta da capire come il mago Gasp ha intenzione di affrontare l’ennesima sfida della sua carriera, tentando di ingabbiare la velocità e l’abilità dei talenti a disposizione di Mikel Arteta.

Quale Arsenal affronterà stasera l’Atalanta?

Il ragionamento che Gianpiero può fare in vista della sfida con i Gunners deve partire inizialmente nel cercare di comprendere come gli inglesi, allenati da un ottimo allenatore, scenderanno in campo.

Nelle ultime gare, infatti, Arteta ha variato il suo inviolabile 4-3-3 in favore di un 4-4-2 che, se all’apparenza può sembrare un po’ difensivista, durante la gara contro il Tottenham ha dimostrato tutta la sua pericolosità offensiva.

I due calciatori delegati a fare gli esterni di centrocampo, non a caso, sono stati Martinelli e Saka, un tandem che solitamente si vede bazzicare più in un tridente che in una mediana a 4.

Di conseguenza, l’inglese e il brasiliano, se in fase di non possesso si sono sacrificati andando a coprire le due fasce laterali, durante la manovra offensiva sono subito saliti verso la metacampo avversaria, andando a formare un vero e proprio 4-2-4, con Trossard impiegato davanti insieme a Havertz.

La caratteristica comune, però, a questa formazione, aldilà dei cambi che il suo allenatore può operare ogni partita, sta da ritrovarsi nell’assenza di un centravanti di stazza alla Retegui, ossia un numero nove vero e proprio che transita soprattutto vicino all’area di rigore.

Per un marcatore molto abile in questo genere di situazioni come Hien, ciò potrebbe rappresentare un problema, ma il brasiliano, nella finale contro il veloce attacco del Leverkusen, ha dimostrato di non temere nessun tipo di avversario.

Resta, dunque, da capire come controbattere al soprannumero che gli inglesi potranno sfruttare sulle corsie esterne, disponendo anche di due terzini che indubbiamente accompagneranno la manovra offensiva.

Il probabile undici di Gasp

Fin dall’inizio della sua ascesa nel calcio europeo, l’Atalanta ha dato prova di come non sia nel suo stile, e in quello del suo allenatore, snaturarsi a seconda dell’avversario di turno.

Proprio per questo, la formazione che sembra avvantaggiata a scendere in campo questa sera è abbastanza simile a quella proposta di solito da Gasperini, il quale, in conferenza stampa, ha spiegato come probabilmente si affiderà ai veterani, non conoscendo ancora alla perfezione i nuovi arrivati.

Secondo gli insider, infatti, nell’undici di partenza atalantino ci saranno solo due novità rispetto alla scorsa stagione, ossia il centravanti Retegui e l’esterno destro Bellanova, apparsi già molto avanti nel processo di integrazione nella nuova squadra.

Per il resto, nell’abituale 3-4-2-1, spazio al ritrovato e lanciato Lookman da trequartista, in coppia con Pasalic’ e davanti al solito duo di centrocampo, ossia quello formato da De Roon e Ederson.

Se a sinistra andrà a piazzarsi Zappacosta, poi, i tre centrali, con ogni probabilità, saranno Djimsiti, Hien e Kolasinac’, i quali difenderanno la porta di Carnesecchi.

La scelta di Gasp, dunque, è stata quella di ripartire dalla proprie certezze, senza inventarsi nulla di strabiliante o innovativo, fidandosi di chi, fino ad ora, gli ha permesso di coltivare questo meraviglioso sogno europeo.

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