L’Atalanta, dopo la vittoria all’Olimpico, è tornata subito a lavoro per la sfida di venerdì con il Milan: come la sta preparando Gasperini
L’Atalanta di Gian Piero Gasperini vuole continuare a macinare punti; con la vittoria per 0-2 contro la Roma, i nerazzurri sono arrivati a otto vittorie consecutive in campionato. Anche contro il Milan, stavolta anche con il supporto del proprio pubblico, la Dea vuole stupire e battere un’altra big del nostro calcio. Fonseca e i suoi sicuramente non saranno d’accordo; il tecnico portoghese sta studiando le contromisure necessarie per poter tornare a Milano con dei punti, utili più che mai per la corsa alla Champions League.
Atalanta, sogno scudetto più vivo che mai
I nerazzurri mai come quest’anno sembrano essere una squadra che ha tutti i crismi per poter lottare fino alla fine per il titolo. La vittoria dell’Europa League nella scorsa annata ha dato una grande iniezione di fiducia a tutti: giocatori, allenatore, società e in generale a tutto l’ambiente.
In questa stagione l’Atalanta sta facendo bene sia in Serie A che in Champions League, mantenendosi competitiva in entrambe le competizioni, così come da obiettivo dichiarato in estate. Sicuramente il vero obiettivo di Gasperini, oltre a dare fastidio alle big europee in coppa arrivando più in fondo possibile alla competizione, è quello di restare nelle posizioni di vertice più a lungo possibile per sognare tricolore.
Gasperini contro Fonseca; le differenze
Nella partita contro la Roma, i nerazzurri l’hanno vinta paradossalmente quando un giocatore importante come Mateo Retegui è uscito dal campo. A sostituirlo è stato Samardzic, che ha agito di fatti da falso nueve; da quel momento l’Atalanta ha trovato nuove soluzioni ed è riuscita a portare a casa i tre punti.
Gasperini dunque oltre a delle certezze dal punto di vista tattico che, da anni ormai permettono alla squadra di esprimere un grande gioco, ha anche una rosa ampia sulla quale poter contare.
Fonseca invece vive continui alti e bassi; il Milan alterna prove convincenti, come nel 3-0 dell’ultima giornata di campionato contro l’Empoli, con prestazioni sottotono come accaduto nello scialbo 0-0 contro la Juve della giornata precedente. Il tecnico portoghese ha dato una scossa dal punto di vista tattico nel derby dello scorso settembre, con un inedito 4-2-4; questa mossa gli permise di vincere.
Quel sistema di gioco però alla lunga non si è rivelato affidabile nel lungo periodo e contro tutti i tipi di avversari; l’ex allenatore del Lille infatti ha iniziato a schierare i suoi con un 4-2-3-1. Fondamentale l’apporto di individualità come Leao, Pulisic e Reijnders; mentre i primi due hanno offerto prestazioni altalenanti, il centrocampista olandese si sta rivelando prezioso anche in fase realizzativa.