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Atalanta, Gasperini non si ferma: l’evoluzione del suo gioco

Atalanta, Gasperini non si ferma: l'evoluzione del suo gioco

Atalanta, anno dopo anno tra le top del massimo campionato italiano: ecco come si è evoluto il gioco di Gasperini negli anni.

Da qualche anno l’Atalanta è diventata una sorta di anomalia del nostro campionato.

I bergamaschi non hanno una lunga tradizione vittoriosa nel campionato italiano come JuventusMilan o Inter né una storia di campioni come Roma e Lazio e non è ancora riuscita a coronare il sogno di un interrompere l’egemonia delle tre grandi strisciate come ha fatto il Napoli.

Eppure, è la squadra che nessuno vuole incontrare.

La Dea ha infatti saputo scalare il ranking della Serie A elevandosi da realtà di provincia da media classifica a squadra in grado di vincere l’Europa League con un netto 3-0 affrontando senza paura ed a viso aperto il Bayer Leverkusen campione di Germania ed imbattuto da 51 gare.

Il tutto proponendo un gioco intenso e aggressivo ma non per questo privo di dettami tattici ben precisi e di una preparazione quasi maniacale.

Dietro tutto ciò c’è un solo nome, ed è quello del suo spigoloso ma ineluttabile allenatore Gian Piero Gasperini.

Atalanta, il gioco di Gasperini: l’evoluzione tattica negli anni

La formazione bergamasca è giunta alla nona stagione con Gian Piero Gasperini in panchina.

Il tecnico di Grugliasco ha consolidato la sua posizione alla guida della Dea grazie a tanti anni di ottimi risultati.

L’ex allenatore del Genoa ha portato a compimento la sua crescita portando, grazie anche agli ottimi acquisti dei dirigenti atalantini, il suo modo di giocare ad un livello molto più alto.

Quando Gasperini arrivò a Bergamo, la sua visione del calcio era già chiara: un gioco aggressivo, basato sul pressing alto e su un modulo che sfruttava al meglio le qualità offensive della rosa.

Il 3-4-1-2 divenne presto il marchio di fabbrica dei bergamaschi, con un trequartista a supporto di due attaccanti mobili ed ali trasformate in esterni a tutto campo.

Questo approccio gli permise di sorprendere molte squadre, sfruttando l’intensità e la rapidità nelle transizioni.

Uno dei concetti chiave del sistema gasperiniano è sempre stato la difesa alta e la partecipazione attiva di tutti i giocatori alla fase offensiva.

Anche i difensori centrali, spesso sottovalutati in termini di costruzione del gioco, erano chiamati a salire e partecipare alla manovra, creando superiorità numerica.

Con il passare delle stagioni, l’Atalanta ha affinato il suo stile.

L’introduzione di un 3-4-2-1 più fluido ha permesso di rendere ancora più imprevedibile il gioco offensivo.

I due trequartisti dietro l’unica punta erano liberi di spaziare su tutto il fronte d’attacco, creando costantemente situazioni di superiorità numerica sulle fasce o negli spazi liberi.

Questo modulo ha valorizzato giocatori come Papu Gómez, Josip Iličić e più recentemente Mario Pašalić, capaci di interpretare il ruolo di trequartisti con grande qualità e intelligenza tattica.

Il cambiamento ha anche migliorato la solidità difensiva della squadra: il centrocampo a quattro garantiva copertura e equilibrio.

Gasperini è riuscito a bilanciare meglio le fasi di gioco, mantenendo comunque la sua identità aggressiva e votata all’attacco.

Il sistema di gioco dei bergamaschi

Nel corso degli anni l’Atalanta dell’era Gasperini ha avuto sempre lo stesso atteggiamento molto aggressivo.

I nerazzurri adottano un sistema di gioco che mira al dominio del gioco sia in possesso che in non possesso. 

L’Atalanta di Gasperini adotta un gioco aggressivo andando sull’avversario uomo su uomo con marcature a tutto campo cercando di soffocare la manovra avversaria adattando l’altezza del baricentro dell’aggressione alle caratteristiche dello stesso. 

La stagione 2023-2024 ha visto Gasperini continuare la sua evoluzione tattica.

L’acquisto di nuovi giocatori e l’integrazione di giovani talenti ha permesso all’Atalanta di mantenere alta la competitività, nonostante la concorrenza sempre più agguerrita.

Con l’arrivo di nuovi profili, il tecnico potrebbe ulteriormente variare il suo approccio tattico, magari sperimentando con moduli ancora più offensivi o cercando nuove soluzioni per migliorare la fase difensiva.

L’obiettivo dell’Atalanta non è cambiato: restare tra le prime forze del calcio italiano e continuare a stupire in Europa.

Con un allenatore come Gasperini in panchina, i bergamaschi hanno tutte le carte in tavola per continuare a stupire.

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