Gli attaccanti dell’Atalanta non trovano più il gol, Gasp lavora sulla tattica offensiva per battere lo Shaktar in Champions
Atalanta, gli attaccanti non segnano: Gasp in difficoltà
Nelle ultime partite l’Atalanta è sembrata parecchio sotto tono sia dal punto di vista atletico che da quello tattico e gli attaccanti a secco di gol da un po’ sono il vero problema su cui Gasp sta riflettendo.
L’infortunio del bomber nerazzurro Scamacca nel pre stagione aveva sconvolto molti tifosi e il club si era fiondata tempestivamente su Retegui per sostituirlo.
Il centravanti ex-Genoa si era preso subito la scena nei primissimi match della stagione, a suon di reti e ottime giocate, ma dopo la partita contro la Fiorentna anche il suo rendimento è calato.
Per il momento la Dea sta segnando per la maggior parte con centrocampisti e trequartisti considerando il solito Lookman che rimane una certezza, ma il supporto in termini di gol e assist da parte degli attaccanti è il punto debole della squadra.
Gasp e il ruolo degli attaccanti nella sua Atalanta
Nel corso della sua avventura a Bergamo, Gasperini ha sempre sorpreso tutti per le sue idee spesso innovative nei muovere le pedine in mezzo al campo in ogni singolo reparto.
Per quanto riguarda gli attaccanti, il mister ex-Inter ha affidato loro svariati ruoli sia in fase difensiva che offensiva ed è per questo che individuare il prototipo dell’attaccante perfetto per Gasp non è così facile.
Nonostante ciò si puo’ dedurre quali sono le funzioni che i centravanti della Dea sono chiamati a svolgere al fine di capire come mai in questo periodo siano a secco di gol.
Gasp richiede al proprio attaccante di calamitare molti palloni e smistarli con qualità in modo da favorire inserimenti e spazi che gli altri compagni possano sfruttare.
La punta della Dea non è solo il classico finalizzatore fisso in area di rigore ma un interprete del ruolo molto intelligente nel capire come muoversi lungo il fronte offensivo per creare la possibilità di far avvenire quelle triangolazioni per mandare in porta esterni e trequartisti.
In quest’ottica il profilo di Retegui potrebbe non essere così adatto a tali mansioni e il momentaneo momento di astinenza da gol è spiegato dal fatto che l’italo-brasiliano per caratteristiche non si associa alla perfezione alla filosofia del Gasp.
Ecco la soluzione in vista della Champions
Domani per l’Atalanta è previsto un incontro tutt’altro che agevole contro lo Shaktar Donetsk in Champions League, partita fondamentale per dare continuità al cammino europeo dopo il buon avvio con il pareggio contro l’Arsenal.
Gli ucraini hanno accumulato nel corso degli anni parecchia esperienza europea e ad oggi hanno subito solamente tre gol dall’inizio di questa stagione, dato che preoccupa il Gasp vista appunto la difficoltà dei propri attaccanti nel trovare il gol.
Proprio per questo motivo a Bergamo sta prendendo sempre più campo l’idea di mescolare le carte in vista dell’impegno europeo, tenendo in considerazione un possibile cambio di interpreti.
Il trio offensivo potrebbe subire delle modifiche, con Lookman che rimarrà senza dubbio il punto fisso con la possibile partenza dal primo minuto di Samardzic e De Katelaere.
In questo modo, Gasp rinuncerebbe all’unica vera prima punta di ruolo in rosa, Retegui, ma potrebbe sfruttare una gran mobilità e un’imprevedibilità maggiore decisiva nelle partite contro squadre solide come lo Shaktar.