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A Sarri piacerebbe allenare Tonali e Berardi: come giocherebbero

sarri rilascia intervista

Sarri, ex tecnico di Empoli, Lazio Napoli, Juve e Chelsea, ha parlato alla Gazzetta dello Sport. Viaggio tra passato, presente e futuro.

L’intervista di Sarri

Dall’intervista di Sarri emergono molti spunti interessanti. In primis il suo desiderio di rimettersi in gioco:

“Con l’inizio della nuova stagione, mi è cresciuta forte la voglia di esserci dentro, di tornare in campo. Spero prima di gennaio. Dipenderà dalle situazioni, dalle offerte che riceverò, dalle motivazioni. Dalla telefonata che mi trasmetterà più adrenalina”.

In seguito, si passa a una disamina sulle protagoniste di Serie A. Per Sarri, a primo impatto, l’Inter rimane la favorita a vincere il campionato. Da tenere d’occhio comunque il Napoli di Conte e la Juve di Thiago Motta.

Su Milan e Roma il tecnico napoletano ci va un po’ più cauto:

“Anche il Milan può avere una evoluzione positiva, la rosa è forte. Stesso discorso per la Roma, che ha aggiunto nuovi giocatori”.

Tornando al suo ritorno in panchina, si è fatto riferimento al desiderio dei tifosi rossoneri di vedere lui in panchina al posto di Fonseca.

“Mi sembra brutto parlarne in questo momento, serve rispetto. Paulo Fonseca è un buon allenatore e un uomo di livello, l’ho conosciuto di persona: è all’inizio di un percorso ed è giusto che stia sereno. Non voglio entrare in questi discorsi”.

Parla poi della Juve, mostrandosi certo di un ritorno al vertice della Vecchia Signora. Protagonista Giuntoli, autore di un mercato ricco.

Ci riuscirà sicuramente, non so in che tempi. Ma vincerà anche con la Juve. È un direttore che capisce velocemente idee e caratteristiche dei giocatori ideali per il suo allenatore. E poi ha un coraggio immenso, che trasmette a squadra e staff. Per la stima che ho di Cristiano, sono certo che avrà avuto le sue ragioni per dare una svolta così secca”.

A Sarri poi viene chiesto quale giocatore gli piacerebbe allenare:

“Dico due italiani: Berardi e Tonali. Una squadra per avere un’anima deve avere un blocco di giocatori del proprio paese. Sono contento per la vittoria dell’Italia di Spalletti contro la Francia, forse è iniziato un ciclo nuovo. Probabilmente all’Europeo siamo arrivati scarichi, chi fa calcio lo sa: è colpa di tutti e di nessuno. Bello vedere Buffon in Nazionale: alla Juve mi aiutò tantissimo”.

Infine si prova a dare uno sguardo al passato, e viene chiesto a Sarri se aveva delle scuse da fare.

“A Cristian Maggio. Mi sono scusato personalmente quando ci siamo rivisti qualche mese fa a Coverciano. La mia ultima partita a Napoli coincideva con il suo addio agli azzurri: preso dalla voglia di chiudere a 91 punti, non l’ho fatto entrare. Ho sbagliato”.

FantaSarri

In seguito all’intervista di Sarri e le sue dichiarazioni, ci è piaciuto fare un gioco, che nulla ha a che fare con la realtà.

Si tratta di immaginare Una possibile squadra allenata da Sarri con gli innesti dei due giocatori da lui desiderati.

Pur essendo d’accordo con l’allenatore napoletano riguardo Fonseca, trattandosi oggettivamente della situazione più complicata al momento, abbiamo deciso di forzare gli eventi.

Sarebbe dunque esonero del portoghese in favore dell’approdo di Sarri in panchina rossonera.

Per il mercato invernale dunque il tecnico riceverebbe come regalo di benvenuto i due italiani. Ci piace pensare che il loro acquisto non dipenda da cessioni di grandi nomi, anche se realisticamente parlando sarebbe abbastanza improbabile.

Insomma, il Milan di Sarri vedrebbe l’innesto di Berardi e il ritorno all’ovile di Tonali.

Ma come giocherebbero i rossoneri con loro?

La difesa rimarrebbe essenzialmente invariata, con Emerson Royal, Tomori, Pavlovic e Theo Hernandez.

Dal centrocampo le cose inizierebbero già a cambiare.

A Sarri è tanto caro il 4-3-3, dunque è facile immaginare un’imposizione di questo sistema di gioco.

Un centrocampo composto da Fofana come mediano e Reijnders e Tonali come centrocampisti centrali da l’impressione di poter essere un reparto davvero forte.

Con Fofana a fare da diga di centrocampo, Tonali e Reijnders sarebbero liberi di svariare, anche in alternanza, sfruttando le loro doti fisiche e qualità tecniche per palleggiare con il reparto offensivo e arrivare loro stessi in porta.

Tonali è un giocatore fisicamente straripante, dotato di qualità tecniche di alto livello e con una discreta visione della porta. In questo Milan avrebbe tutte le carte in regola per seguire le orme di Milinkovic-Savic alla Lazio, che con Sarri ha fatto faville.

Il tridente offensivo sarebbe quindi composto da Berardi, Morata e Leao.

Morata non è esattamente il prototipo di punta centrale che piace tanto a Sarri. Lo spagnolo infatti porterebbe a un dubbio.

Sarebbe capace Sarri di adattarsi alle caratteristiche di Morata, magari sfruttandolo per esaltare le ali?

O riuscirebbe a rendere Morata il Goleador che in carriera non è mai veramente riuscito a diventare?

Non vogliamo prendere in considerazione un fallimento e immaginare che tutto vada per il meglio.

Dunque ci immaginiamo un Sarri ben capace di adeguarsi alle caratteristiche di Morata, e di saperlo usare non come unico produttore di gol, ma come creatore di gioco e di numerose occasioni che trasformerebbero Berardi e Leao in vere e proprie macchine da bonus.

I due esterni infatti (anche il portoghese, a dispetto di quanto si possa dire) hanno capacità tecniche di primo livello, e se ben assistiti da un centrocampo presente e innescati efficacemente da Morata potrebbero davvero fare le fortune di Sarri e del Milan.

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