Isak Hien è oramai una colonna della difesa dell’Atalanta di Gianpiero Gasperini, ma come è arrivato ad esserlo?
Da dove è uscito Isak Hien?
Prima di sapere come è riuscito ad arrivare a essere indispensabile per Gasperini, dobbiamo sapere chi è.
Isak Malcolm Kwaku Hien è una nuova conoscenza del calcio italiano, è nato in Svezia più precisamente a Stoccolma ma è di origine Ghanese e Burkinabé. Esordisce con il Vasalund in Svezia, poi si trasferisce al Djurgarden e nel 2022 arriva al Verona.
Al Verona trascorre quasi due stagioni, gioca 42 partite che convincono l’Atalanta di Gasperini ad acquistarlo nel gennaio 2024, dopo le sue ottime prestazioni con il Verona.
Dopo il trasferimento, gioca altre 16 partite di Serie A con l’Atalanta in quella stagione, riuscendo anche a vincere l’Europa League e interrompendo la striscia di vittorie del Leverkusen, che sembrava imbattibile. Ma questa è un’altra storia.
Nella finale di Europa League, il mondo ha finalmente aperto gli occhi sul difensore, che si è messo in mostra durante la partita come un muro insormontabile. Tuttavia, il vero protagonista di quella gara sarà giustamente Ademola Lookman, autore di una tripletta in finale di Europa League. Un marziano.
Il ruolo di Hien è quello del difensore centrale, è alto 1,91 cm e pesa 88kg. In totale, nella sua carriera in Serie A, ha giocato 63 gare con un gol segnato con un assist.
Come gioca Hien?
Come detto in precedenza Hien gioca come difensore centrale sia nell’Atalanta che nella nazionale Svedese con la quale ha collezionato 14 presenze. La fotografia della sua partita tipo è la sua ultima prestazione contro l’Estonia in Nations League, vinta per tre a zero.
Analizzando la sua heatmap (via sofascore) Hien chiaramente si posiziona attorno alla sua area di rigore ma quello che stupisce è che la sua mappa si accende a centrocampo.
Per chi non lo sapesse la heatmap: mostra l’intensità della presenza di un giocatore in diverse aree del campo. Più spesso un giocatore si trova in una zona, più quella zona si ‘accende‘, evidenziando con maggiore intensità le aree in cui è passato o ha trascorso più tempo.
Tornando a noi, è piuttosto inusuale che un difensore centrale trascorra quasi tutta la partita attorno all’anello del centrocampo. Tuttavia, questa è proprio una delle caratteristiche distintive di Hien.
È noto per il suo modo di giocare avanzato, che lo porta spesso a posizionarsi vicino alla linea del centrocampo, in linea con le richieste tattiche di Gasperini. Questo posizionamento aggressivo e alto è un aspetto essenziale nel suo playstile, caratterizzato da anticipi e contrasti uno contro uno, in cui sfrutta al massimo il suo fisico imponente di 191 cm e la sua velocità.
Una delle sue qualità più evidenti è la capacità di tenere testa agli attaccanti avversari nei duelli fisici, risultando particolarmente efficace nel gioco aereo e nei contrasti. Questa presenza costante vicino alla linea del centrocampo è supportata anche da una buona abilità nel recuperare rapidamente la posizione in caso di transizioni veloci, un aspetto fondamentale nella difesa a tre dell’Atalanta e della nazionale.
Analizziamo:
Analizziamo la partita contro l’Estonia. In 90 minuti Hien ha: salvato tre volte da un gol, bloccato un tiro, intercettato due palloni, vinto 4 contrasti su 6, vinto 4 duelli aerei su 5, ha toccato il pallone 143 volte e ha fatto 127 passaggi, quanti ne ha sbagliati? 6. Il 95% di passaggi riusciti evidenzia il piede educato di Hien, parlando proprio di passaggi continuiamo con i dati.
Contro l’Estonia, Hien ha dimostrato di avere qualità tecniche sorprendenti per un difensore centrale, completando 8 lanci lunghi su 11 tentativi. Nonostante la posizione arretrata, riesce a contribuire alla costruzione del gioco con una visione e una calma che gli permettono di non sentire la pressione, indipendentemente dal palcoscenico.
Hien ha saputo adattarsi al sistema di gioco di Gasperini, posizionandosi spesso vicino al centrocampo e contribuendo attivamente alla costruzione del gioco, il che non è comune per un difensore centrale. Le sue statistiche impressionanti e la sua abilità nel mantenere la calma sotto pressione lo hanno reso un elemento fondamentale per la squadra.
Hien si distingue per il suo posizionamento strategico in campo. La sua capacità di posizionarsi attorno all’anello del centrocampo, oltre a svolgere un ruolo difensivo tradizionale, riflette la flessibilità e la versatilità richieste dal gioco di Gasp, caratterizzato da una difesa alta e da un gioco di possesso.
In conclusione, Isak Hien si è affermato come un perno della difesa dell’Atalanta, grazie a una combinazione di talento, impegno e intelligenza tattica. Il suo percorso, che va da un’esperienza nei campionati svedesi fino a diventare protagonista nella Serie A e in Europa la reso indispensabile per l’Atalanta e Gasperini.