La dinastia dei Maldini in azzurro continua dopo il debutto in Nations League del figlio d’arte Daniel, davanti gli occhi di Paolo.
Un boato del Bluenergy Stadium ha accolto, nella partita di ieri dell’Italia contro Israele, il debutto in azzurro del figlio d’arte di Paolo Maldini.
L’esordio di Daniel in azzurro entra di diritto nella storia del nostro calcio visto che quella dei Maldini è la prima parentela diretta nella storia della Nazionale con ben tre giocatori: nonno, padre, figlio.
Il debutto di Daniel Maldini in azzurro:
Al 28′ della ripresa nella gara contro Israele di Nations League, disputata ieri sera al Bluenergy Stadium, si scrive un’altra pagina di storia della Nazionale azzurra.
Infatti, al posto di Raspadori, Luciano Spalletti fa esordire in campo il fantasista del Monza e figlio d’arte: Daniel Maldini.
Dopo 22 anni, quindi, un altro Maldini ha indossato la maglia della Nazionale italiana continuando, di fatto, la dinastia della famiglia Maldini in azzurro.
Debutto fatto, tra l’altro, nello stesso stadio in cui il 20 gennaio 1985 faceva il suo debutto in rossonero, in una gara contro l’Udinese, suo padre Paolo.
Paolo che, oltretutto, ieri sedeva assieme alla moglie, visibilmente emozionato, in tribuna ad ammirare il debutto di suo figlio.
Le parole di Daniel a fine gara contro l’Israele:
Intervistato, ai microfoni a fine gara di Nations League, Daniel Maldini ha raccontato dell’emozione forte e positiva provata e della felicità di aver potuto esordire.
Il classe 2001, sottolinea, di essere contento per come sia andata la partita, ottenuta grazie alla bravura degli azzurri a mantenere il controllo del match.
Incalzato dagli intervistatori sul motivo del perché, secondo lui, sia stato scelto dal ct Spalletti per le sue caratteristiche, Daniel, afferma di sperare di poter portare qualità in un gruppo già qualitativamente molto alto ed aiutare la squadra.
Conclude dicendosi felice ci fossero mamma e papà allo stadio a vederlo e dedica loro il suo debutto in Nazionale oltre agli amici e alle persone che gli vogliono bene.
La storia dei Maldini in Nazionale:
Una storia, quella dei Maldini in azzurro, che va in parallelo con la storia dell’Italia con una dinastia che ha viaggiato per diverse epoche e periodi storici.
Un viaggio che è iniziato da Cesare nel dopoguerra che ha passato il testimone negli anni Ottanta e Novanta al figlio Paolo fino poi ad arrivare all’esordio di ieri sera di Daniel.
Il debutto di Daniel Maldini, quindi per questo, entra di diritto nella storia della Nazionale azzurra.
L’ultima partita di Paolo in Nazionale:
22 anni fa Paolo Maldini giocò la sua ultima gara con la maglietta indosso dell’Italia in quella che sarebbe diventata una delle pagine più scure della storia della nostra nazionale.
Infatti, Paolo, scese in campo per l’ultima volta in Nazionale nell’iconica e surreale partita dei mondiali 2002 contro la Corea del Sud sotto la, mai dimenticata, direzione di gara di Byron Moreno.
Un addio amaro alla Nazionale italiana per Paolo, dunque, che con gli azzurri, prima d’ora, aveva fatto ben 126 presenze.
Il percorso di Cesare da ct dell’Italia:
Dopo essere stato allenatore in seconda dell’Italia di Enzo Bearzot che si laureò campione del mondo nel 1982, Cesare Maldini vinse tre titoli europei alla guida dell’Italia under 21 (1992,1994,1996).
Successi che gli apriranno, nel dicembre del ’96, le porte della guida della Nazionale maggiore in vista del Mondiale del ’98.
In quella competizione, dopo aver superato brillantemente qualificazioni e gironi, l’Italia sfanga anche gli ottavi, contro la Norvegia, grazie ad un gol di Vieri.
Percorso che, però, si interromperà ai quarti di finale contro la Francia con i transalpini che elimineranno gli azzurri di Cesare Maldini ai calci di rigore.
FOTO: Instagram Daniel Maldini