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Nazionale, Italia-Israele finisce 4-1: le pagelle

Italia, 4-1 all'Israele: le pagelle del match

Finisce 4-1 il match tra Italia e Israele. Successo agevole per gli Azzurri, che si portano così in testa al girone di Nations League.

Dopo il pareggio con il Belgio gli uomini di Luciano Spalletti tornano immediatamente al successo. Grazie alla vittoria contro Israele, gli Azzurri superano la Francia nel girone, portandosi a 10 punti.

Successo importante per la Nazionale che ritrova fiducia dopo il brutto pareggio di giovedì scorso. Il trionfo azzurro arriva non senza difficoltà, nonostante il risultato a senso unico.

Sino al 40’infatti, quando Tonali si procura un rigore, l’Italia aveva attaccato, ma senza trovare la via del gol. Da quel momento in poi, con la gara sbloccata, gli Azzurri hanno avuto vita facile, nonostante la rete subita.

Un neo messo in luce da queste partite, riguarda infatti la solidità difensiva. L’Italia infatti ha subito gol in tutte e 4 le gare di Nations League disputate. Spalletti in conferenza stampa non si è soffermato molto su quest’aspetto.

Tuttavia, se l’Italia vuole tornare a essere grande, deve farlo, a partire dalla difesa, da sempre uno dei maggiori punti di forza della selezione Azzurra.

Vediamo ora i migliori e i peggiori in campo del match disputato alla Dacia Arena.

Italia-Israele: le pagelle del match, Vicario senza colpe sul goal

Vicario 6: Il ritorno a Udine di Guglielmo Vicario, è sufficiente. Sul goal subito non ha colpe. Il fallo di ostruzione da parte dell’attaccante di Israele è netto, nonostante non sia stato segnalato dall’arbitro. Per il resto del match non subisce praticamente mai tiri in porta.

Di Lorenzo 7,5: Spalletti continua a schierarlo titolare, questa volta in assenza di Donnarumma anche da capitano. Il terzino del Napoli non delude. Schierato da braccetto di destra, non deve affrontare particolari pericoli e può spingersi in avanti.

Giocando da braccetto, come Calafiori dall’altra parte ha infatti modo di seguire l’azione dall’inizio alla fine. Sigla così una doppietta fondamentale per lui, e per l’esito della gara.

Bastoni 6,5: Centrale nella difesa a tre soffre in maniera eccessiva la velocità degli attaccanti israeliani. Il suo lancio lungo rappresenta però una soluzione in più per l’attacco, nonostante non sia stato provato con continuità. Buona gara ma nulla più.

Calafiori 6,5: Gioca come braccetto di sinistra ma è letteralmente ovunque. Più di una volta lo si trova in avanti, a giocare tra i centrocampisti. Qualche volta però, tenta un dribbling di troppo, rischiando di perdere palloni pericolosi.

Il centrocampo: non si può fare a meno di Ricci e Tonali

Fagioli 5: Unica nota stonata della serata azzurra. A differenza di Tonali non sembra ancora riuscire a giocare senza pressione. Fa vedere qualche verticalizzazione interessante ma perde troppi palloni. Lontano parente del centrocampista dominante visto a Lipsia con la Juventus.

Dal 45′ Ricci 6,5: Senza di lui il centrocampo italiano non gira. Rappresenta di fatto il vero e proprio direttore d’orchestra azzurro, non c’è azione che non passi dai suoi piedi.

Tonali 7,5: Il giocatore che più è mancato agli Europei probabilmente. Le caratteristiche dell’ex centrocampista del Milan sono ossigeno puro per il centrocampo di Spalletti.

Muscoli e tanta tantissima grinta a disposizione per gli Azzurri. Corre per tutto il campo, spesso gioca largo e dialoga con Di Marco. Suo inoltre il merito di aver sbloccato la gara con il rigore procurato.

Frattesi 7,5: Il capocannoniere azzurro. A segno ancora una volta, il centrocampista dell’Inter dimostra di essere l’uomo in più dell’Italia. Le sue incursioni in area rappresentano sempre un pericolo per la squadra israeliana.

Dopo esserci andato vicino nel primo tempo, trova il gol nel secondo, su assist del solito Di Marco. Esce zoppicando all’87’, per fare spazio a Buongiorno.

Cambiaso 6,5: Un voto in meno rispetto al suo compagno sulla fascia opposta. Da quel lato non arrivano pericoli, e non soffre difensivamente. Corre tanto, proponendosi spesso anche in mezzo al campo, ma pecca di precisione, non riuscendo a trovare l’imbucata decisiva.

Di Marco 8: Migliore in campo a pari merito con Retegui. Il vero regista offensivo azzurro è lui. Ogni pallone che riceve e distribuisce in area è un pericolo per le difese avversarie. Nel primo tempo va vicino all’assist, con Frattesi e Retegui che però sprecano. Nel secondo, è suo il passaggio decisivo per il 3-1 del compagno di squadra.

Dal 74′ Udogie 7: Non gioca solo perché su quella fascia c’è Di Marco. Meno preciso dell’interista ma ancor più pericoloso con i suoi strappi in velocità. Sua l’incursione che porta al 4° gol degli Azzurri.

L’attacco azzurro: Habemus centravanti?

Raspadori 6,5: Nel primo tempo spreca un’occasione da gol, addormentandosi davanti al portiere. Gioca una buona partita, abbassandosi spesso fino alla linea di centrocampo, gestendo ottimamente i palloni che riceve. Suo l’assist su punizione per il gol di Di Lorenzo.

Dal 74′ Daniel Maldini 6,5: Davanti gli occhi lucidi di papà Paolo debutta il 3° Maldini della dinastia, proprio nello stesso stadio in cui aveva esordito il papà anni prima. Ottimo ingresso che mostra qualità e personalità. Suo il pallone per Udogie che da il via all’azione del 4-1.

Retegui 7,5: Segna un solo gol per giunta su rigore è vero, ma lotta per tutto il match. Detta i ritmi dell’attacco, spesso iniziando e concludendo l’azione, come fatto nel primo tempo. Pecca però di precisione in più di un’occasione.

Rappresenta nonostante questo il terminale offensivo azzurro, è lui che da inizio a ogni azione, si abbassa e cerca di dialogare con i centrocampisti, per poi inserirsi in area.

Dall’84’Lucca S.V.: Spalletti lo fa entrare a fine gara nel suo stadio, per ricevere l’ovazione del pubblico, ma per sua sfortuna non ha il tempo di incidere su una gara ormai già conclusa.

Allenatore Spalletti 7: Italia-Israele finisce 4-1 per gli azzurri e il merito è anche suo. Dopo un pessimo europeo, gli Azzurri sembrano essere sulla retta via. Anche per questo motivo cambia pochissimo dando spazio all’Italia che sta nascendo.

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