Dimarco si sta rivelando un giocatore fondamentale non solo per l’Inter, ma anche per la nazionale. Vediamo insieme perché è così importante.
Le ultime prestazioni di Dimarco con la nazionale
Con la prestazione di ieri arrivano ulteriori conferme riguardo Federico Dimarco, il quale sta vivendo un momento di grazia con la maglia dell’Italia, e chiaramente anche con la maglia nerazzurra.
Le sue recenti prestazioni contro Belgio e Israele infatti, hanno ulteriormente messo in luce il suo valore e le sue qualità già molto evidenti.
La sua insostituibilità nel sistema di gioco del CT della nazionale Luciano Spalletti, si fa sempre più lampante ad ogni partita giocata dagli azzurri.
È in effetti fondamentale, non solo per le sue strabilianti doti tecniche, ma anche per il suo ruolo di primo piano negli schemi tattici del tecnico toscano.
A proposito delle sue prestazioni nelle ultime uscite dell’Italia, nella partita contro il Belgio di Domenico Tedesco, terminata 2-2, il difensore nerazzurro si è sicuramente distinto come uno dei migliori in campo, fornendo un assist decisivo per il gol di Cambiaso e orchestrando l’azione del secondo gol di Retegui.
Ieri sera contro Israele invece, Dimarco ha continuato ad esaltare noi tifosi azzurri, contribuendo eccelsamente alla manovra offensiva (fornendo anche qui un assist, per il gol di Frattesi) e dimostrandosi protagonista nella vittoria della nazionale per 4-1.
La sua centralità nella squadra di Spalletti è dovuta a vari fattori, tra i quali abbiamo sicuramente la sua capacità di coprire ampie porzioni di campo, contribuendo sia alla fase d’attacco che a quella di difesa (caratteristica fondamentale in un 3-5-2), la sua capacità di lettura delle situazioni e la sua abilità e intelligenza di gioco nel servire passaggi e cross filtranti, ad illuminare svariate azioni offensive e creando innumerevoli occasioni pericolose.
A proposito di importanza tecnico-tattica, entriamo più nel dettaglio nei ragionamenti che portano Spalletti a non privarsi mai di questo giocatore.
Importanza tecnico-tattica del giocatore
Stiamo parlando di un quinto di centrocampo sinistro che combina abilmente tecnica e intelligenza di gioco.
È Il suo sinistro educato a permettergli di effettuare cross precisi e tiri pericolosi, rendendolo così una minaccia costante per le difese avversarie.
In particolare, in un sistema come il 3-5-2, la versatilità che contraddistingue Dimarco è essenziale.
Quest’ultimo è infatti capace di adattarsi a diverse situazioni di gioco, sia come esterno in posizione più avanzata, sia come laterale più difensivo.
Ed è proprio tale flessibilità a consentire a Spalletti di variare le proprie strategie durante le partite, il tutto senza dover effettuare sostituzioni, poiché la chiave per trasformare i suoi schemi è già in campo dal 1′ minuto.
Inoltre, anche la sua capacità di inserirsi negli spazi e creare superiorità numerica a centrocampo risulta utile all’ex-allenatore del Napoli, garantendo spesso all’Italia una percentuale di possesso palla parecchio elevata.
È infatti la sua presenza a consentire agli altri centrocampisti di avere maggiore libertà nel muoversi e nel creare occasioni da gol.
Per concludere, la chimica tra Dimarco e gli altri esterni, come Cambiaso, è evidente, e può certamente rivelarsi molto importante per sbloccare le partite e spostare gli equilibri a proprio favore.
Riassumendo in 5 parole, che probabilmente riecheggeranno nella testa di Spalletti prima di ogni partita, Dimarco va sempre messo titolare.