Delprato, capitano del Parma, è un titolare fisso nell’11 di Fabio Pecchia. Ecco perché è un riferimento per il suo allenatore.
Il Parma, che era partito benissimo, soprattutto dal punto di vista delle prestazioni, nelle ultime gare ha perso un po’ di quello smalto che lo contraddistingueva.
La squadra è formata da calciatori importanti, come i nazionali romeni Mihaila e Dennis Man, la punta Bonny e il tutto-campista Bernabe.
Ci sono dei calciatori però, seppur meno appariscenti, che sono importanti allo stesso modo per l’allenatore.
Uno di questi è Enrico Delprato, classe ’99, terzino destro nel 4-2-3-1 di Fabio Pecchia.
Delprato è il capitano del Parma, ed è forse il migliore che si potesse scegliere per indossare la fascia.
Infaticabile, di corsa e pronto ad ogni tipo di sacrificio (anche andare in porta), per la squadra.
Mister Pecchia non fa mai a meno del suo capitano, e deve ripartire soprattutto da lui per provare a raggiungere una salvezza tranquilla.
La carriera di Enrico Delprato
Nel 2006, a 7 anni entra a far parte del settore giovanile dell’Atalanta, fino a raggiungere la Primavera.
Rimane a Bergamo fino al 2019, dopodiché viene prestato in Serie B al Livorno, dove gioca 33 partite e trova la prima rete tra i professionisti, contro il Frosinone.
Al termine del prestito, la società bergamasca lo cede a titolo temporaneo alla Reggina, in cui gioca 26 gare.
Terminata la stagione torna nuovamente all’Atalanta che stavolta lo cede in prestito con diritto di riscatto al Parma.
Nella stagione 21/22, in cui il Parma era una delle favorite per la promozione in Serie A, termina il campionato al 12esimo posto.
Il giovane Delprato però è autore di un ottima stagione, giocando ben 34 partite, la maggior parte di queste da difensore centrale.
Per questi motivi viene riscattato dalla società parmigiana per 2,75 milioni.
Alla terza stagione con la maglia dei Ducali raggiunge la Serie A, e anche nelle prime partite nella massima serie sta dimostrando tutto il suo valore.
Perchè Delprato è fondamentale nel Parma di Pecchia
Enrico Delprato, da quando Pecchia è l’allenatore del Parma, ovvero due stagioni più questa in corso, ha saltato solamente 8 partite.
Ci sono varie motivazioni per cui è praticamente sempre un titolare.
La prima è sicuramente la sua voglia di sacrificarsi per la squadra, sia dal punto di vista della corsa in campo, sia come ruoli da occupare nei momenti di difficoltà.
Non ha pensato un attimo di troppo quando Suzuki, portiere del Parma, è stato espulso nella sfida contro il Napoli, ed il Parma aveva finito i cambi.
Si è fiondato in porta mostrando ai suoi compagni il suo coraggio.
Molto importante anche la sua duttilità, con Pecchia ha occupato anche il ruolo di centrale oltre a quello di terzino destro.
Nel corso della sua carriera però ha giocato praticamente in tutte le posizioni della difesa e del centrocampo.
Come terzino su entrambe le fasce, come centrale, in mediana, centrocampista centrale e esterno di centrocampo sia a destra che a sinistra. (dati Transfermarkt)
Insomma, se c’è un ruolo da ricoprire e manca qualcuno, Delprato sicuramente si farà trovare, e questo è molto importante per Pecchia e per il suo Parma.
Foto: Instagram Parma