Il calciomercato della squadra neopromossa parte subito forte: il Gallo è a un passo.

“X colpa di chi?” si chiederebbe Zucchero osservando la storia recente di Andrea Belotti, colui che fino a qualche anno fa era uno dei centravanti italiani più promettenti e desiderati.

Colpa del giocatore? Sì, ma fino ad un certo punto. Il Gallo ci ha sempre messo, sia nell’esperienza alla Roma che in quella di fine stagione alla Fiorentina, la sua solita aggressività e il suo irrefrenabile spirito di sacrificio. Sono mancati i gol, quelli sì, ma indubbiamente non l’impegno.

Colpa delle squadra in cui ha giocato? Anche in questo caso risposta affermativa, ma molto più decisa rispetto al primo caso. La Roma, infatti, non ha mai davvero puntato sul ragazzo di Calcinate, abbinandolo prima con Abraham e poi preferendogli Lukaku nonostante un avvio di stagione ottimo, con la doppietta alla Salernitana. La Fiorentina, dal canto suo, nonostante gli abbia concesso più minuti rispetto a Nzola, non lo ha mai veramente fatto sentire al primo posto, tenendolo sempre in ballottaggio con l’angolano.

Non può essere quindi una sorpresa che il campione d’Europa 2021 (che tra l’altro appare nella sigla di Euro 2024 mentre salta addosso a Donnarumma) abbia deciso di cambiare drasticamente aria, accettando l’offerta di una neopromossa molto ambiziosa.

Il calciomercato del Como parte a mille

Quando Robert e Michael Hartono nel 2019 decisero di prendere parte e finanziare il progetto Como, misero subito in chiaro le cose, affermando che la loro idea era quella di riportare la società in Serie A dopo molti anni di assenza.

Dopo un quinquennio di ottimi campionati e acquisti impensabili per una piazza come quella lombarda, come ad esempio quello dell’ora allenatore Cesc Fabregas, i lariani sono riusciti nell’impresa.

Ciò è potuto accadere grazie ad un mercato invernale già rivolto verso la Serie A, con gli acquisti di giocatori di categoria come Strefezza, già affermatosi con il Lecce nella stagione precedente.

Ovviamente, con la promozione nella massima categoria, è inevitabile operare alcuni investimenti sul mercato, tentando di rinforzare la rosa in modo da essere competitiva anche ai piani più elevati del calcio italiano.

Il colpo di Belotti, dunque, centravanti già affermato e adatto a ricoprire il ruolo di leader nella rosa nascente per il 2024-2025, è un primo segnale che la proprietà indonesiana, la più ricca del campionato, faccia sul serio.

Il Gallo è il primo di una lunga serie di profili già individuati dallo staff di Cesc Fabregas, che ha richiesto dei giocatori adatti al suo stile di gioco. Non ci sono dubbi che il Como cercherà di accontentare tutte le pretese del tecnico iberico, forte di un budget superiore a quello delle altre società di A.

E’ difficile, di conseguenza, pronosticare con certezza il ruolo che avrà Andrea nella sua nuova squadra, in quanto si hanno ben poche certezze riguardo all’organico di quest’ultima, il quale, probabilmente, per l’inizio del campionato sarà molto diverso da come si presenta oggi.

E’ giusto avere dei rimpianti?

Questa è la domanda che si pongono tutti i tifosi giallorossi, Daniele De Rossi compreso, e probabilmente anche lo stesso Gallo, la cui firma sul nuovo contratto è attesa nelle prossime ore.

La Roma, dal canto suo, ha bisogno invece di questa cessione per riempire le casse in vista del calciomercato da fare nei prossimi mesi. I cinque milioni più bonus offerti dal Como non possono che fare bene al club, che deve ancora finire di depositare le plusvalenze richieste dalla UEFA.

Nonostante questo, penso che perdere un giocatore del calibro tecnico, ma soprattutto umano, del Gallo non possa che essere motivo di rimpianto per tutto il mondo giallorosso.

Andrea era arrivato nella Capitale sì come cambio di Abraham, ma un cambio di lusso da utilizzare quasi con la stessa frequenza dell’inglese. Il Gallo, infatti, veniva da un Europeo vinto un anno prima e una serie di stagioni passate a trascinare il Toro, dimostrandosi uno dei migliori centravanti italiani in circolazione.

Purtroppo l’esperienza giallorossa non è andata come si sperava, nonostante l’impegno del calciatore sia stato evidente in tutte le partite disputate nell’anno e mezzo trascorso a Trigoria.

Sarebbe stato bello tornare a vedere De Rossi e Belotti lavorare insieme, come in quella magica estate del 2021, quando, vestiti di azzurro, avevano riportato l’Italia sul tetto d’Europa, alzando la coppa a Wembley.

Il calciomercato, però, ha le sue leggi e la Roma si vede costretta a rinunciare ad Andrea, un giocatore, anzi, un uomo che ha provato in tutti i modi a servirla, ma che non ci è mai veramente riuscito, messo anche non nelle condizioni migliori per farlo.