Mateo Retegui determinante anche in nazionale. Suo il gol del momentaneo 2-0 contro il Belgio, e un ruolo sempre più centrale nel gioco di Spalletti. Come è cambiato con Gasperini.
Convocato per la prima volta da Roberto Mancini, una volta arrivato in nazionale Retegui non l’ha più lasciata. Gol subito, all’esordio, prima contro l‘Inghilterra e poi contro Malta nei match di qualificazione ad Euro 2024.
Un europeo non brillante il suo, come quello di tutta la nazionale italiana del resto, ma una buona stagione con il Genoa. Poi in Estate l’infortunio di Scamacca, out fino ad Aprile, e quella chiamata dell’Atalanta. Retegui lascia Genoa direzione Bergamo, sarà lui il centravanti di Gasperini.
Arriva tra mille perplessità. 7 i gol con il Genoa, e un ruolo importante da ricoprire, in un sistema complesso come quello di Gasperini. La stagione con i neroazzurri però inizia nel migliore dei modi.
Alla prima partita da titolare, segna subito una doppietta, contribuendo ai 3 punti dei bergamaschi. Arrivati alla 2° sosta stagionale al momento Retegui è in testa alla classifica dei marcatori del campionato. 7 i gol segnati, gli stessi di Thuram, gli stessi segnati in tutta la scorsa stagione con Gilardino.
Ieri sera è suo il gol che regala agli azzurri il momentaneo 2-0 contro il Belgio, poi vanificato dall’espulsione di Pellegrini. Una partita ottima di Retegui, che anche con l’Italia in 10 uomini lotta su ogni pallone, conquistando falli, mantenendo alto il baricentro della squadra, e difendendo se necessario.
Un centravanti trasformato, pronto a prendersi l’Atalanta e la Nazionale.
Retegui, gli effetti della cura Gasperini
Non appena arrivato a Zingonia, l’8 Agosto, Retegui è sicuro: “Gasperini mi renderà un gran giocatore. ” I dati del resto danno ragione all’Italo-argentino. Secondo Whoscored infatti, Retegui tenta più tiri verso lo specchio della porta, effettua più passaggi chiave e perde meno palloni di quando era al Genoa.
Soltanto Muriel, ha avuto un impatto migliore dell’ex attaccante del Genoa, segnando gli stessi gol in altrettante partite. Una media gol spaventosa, una rete ogni 68 minuti, e un gol praticamente ogni 3 tiri. L’attaccante crea inoltre moltissimo, 1.32 Xg a partita.
Dati importanti ed eloquenti che certificano la pericolosità dell’attaccante neroazzurro, sicuramente migliorato sotto questo punto di vista. L’80% dei passaggi completati a partita, e 0.68 passaggi chiave realizzati, che spesso portano ad importanti occasioni da gol.
L’Atalanta è una squadra che crea e segna tanto, e fa di tutto per mettere il suo attaccante nelle condizioni migliori. Un gioco da esterno a esterno, con due trequartisti dietro di lui per servirlo al meglio.
Similmente a quanto accade in nazionale, ripartenze con scambi da quinto a quinto, e palla in mezzo per servire Retegui, abilissimo nel gioco aereo.
Un coinvolgimento nel gioco diverso da quanto accadeva con Gilardino. Un attaccante più coinvolto nella creazione della manovra offensiva, e primo difensore nel momento di riconquista del pallone, meno impegnato a spendere energie su e giù per tutto il campo.
Gasperini sta plasmando l’ennesimo attaccante, e Spalletti non può che esserne contento.