Serie A, formazioni a confronto: i giallorossi scudettati del 2001 e la Roma del 2018, capace di raggiungere la semifinale di Champions.
La Roma è uno dei club più importanti del panorama calcistico italiano.
A livello nazionale i giallorossi possono infatti vantare tre scudetti, nove Coppe Italia e due Supercoppe Italiane.
A livello internazionale invece i capitolini vantano le vittorie della Coppa Delle Fiere 1960-1961, della UEFA Conference League 2021-2022 ed il successo nella Coppa Anglo-Italiana 1972.
Uno dei momenti di gloria più iconici nella storia dell’AS Roma è senza dubbio quello della vittoria del titolo di campione d’Italia nel 2001 sotto la guida di Fabio Capello.
Ma come si confronta quella leggendaria squadra con la Roma del 2018, una delle più solide e spettacolari degli ultimi anni, guidata da Eusebio Di Francesco e capace di arrivare fino alle semifinali di Champions League?
Formazioni a confronto: la Roma dello scudetto
La Roma del 2001 è entrata nella storia del club grazie alla vittoria del terzo Scudetto.
La squadra di Capello era chiamata a reagire dopo l’incredibile scudetto laziale vinto l’anno precedente con la Juve annegata nel diluvio di Perugia.
Il presidente Franco Sensi compra così una gemma per reparto: Samuel in difesa dal Boca Juniors, Emerson a centrocampo dal Bayer Leverkusen e Batistuta in attacco dalla Fiorentina.
Ne viene fuori una macchina perfetta con grandi nomi in ogni reparto
Formazione Tipo (4-4-2): Francesco Antonioli; Cafu, Walter Samuel, Aldair, Vincent Candela; Cristiano Zanetti, Damiano Tommasi, Emerson, Francesco Totti; Gabriel Batistuta, Vincenzo Montella.
Guidata da Capello, questa Roma era caratterizzata da una difesa impenetrabile e un attacco devastante.
Emerson si infortuna quasi subito, ma a fare legna in mezzo ci pensano Tommasi e Zanetti (Cristiano), con i pendolini Cafu e Candela protetti dalla diga Samuel in difesa.
Davanti la presenza di un leader come Totti a centrocampo, unito all’abilità offensiva di un Batistuta in forma straordinaria, ha creato un mix perfetto di talento, esperienza e determinazione.
Una squadra quasi perfetta, solida ma anche spettacolare, che vince all’ultima giornata solo perché la Juventus per Dna non molla mai.
Decisivo il 3-1 al Parma griffato dai tre uomini copertina: Totti, Montella, Batistuta.
Formazioni a confronto: la Roma della semifinale di Champions
La Roma del 2018, allenata da Eusebio Di Francesco, ha regalato un’altra grande pagina di storia ai tifosi romanisti, con la storica rimonta contro il Barcellona valsa la semifinale della Champions League.
Sebbene non abbia vinto trofei nazionali, questa squadra ha mostrato grande qualità e resilienza, soprattutto nelle competizioni europee.
Un percorso fantastico quello dei giallorossi in Champions League iniziato con un girone, duro, vinto davanti al Chelsea di Antonio Conte e soprattutto all’Atletico Madrid di Diego Simeone costretto a retrocedere in Europa League.
Agli ottavi di finale il sorteggio regala lo Shakhtar Donetsk, squadra che si rivelerà più ostica del previsto per la Roma.
Ai quarti di finale i capitolini affrontano il Barcellona.
Dopo l’andata al Camp Nou, terminata con un netto 4-1 in favore dei blaugrana, il Barcellona sembrava già in semifinale.
Invece no, il Barcellona di Leo Messi si inchina all’Olimpico con la Roma che vince 3-0 ed entra tra le prime 4 d’Europa.
Il percorso dei giallorossi in Champions terminerà con il Liverpool in semifinale, al termine di due match giocati a viso aperto dove i giocatori della Roma hanno dato tutto per la maglia.
Formazione Tipo (4-3-3): Alisson Becker; Alessandro Florenzi, Kostas Manolas, Federico Fazio, Aleksandar Kolarov; Daniele De Rossi, Kevin Strootman, Radja Nainggolan; Cengiz Ünder, Edin Dzeko, Diego Perotti.
Pur non vantando la qualità offensiva della Roma del 2001, la squadra di Di Francesco ha fatto della compattezza e della determinazione i suoi punti di forza.
Edin Dzeko è stato l’attaccante di riferimento capace di trascinare la Roma nella massima competizione europea siglando ben otto reti.
Nainggolan era il motore della squadra con la sua forza fisica e abilità d’inserimento.
Alisson, invece, ha offerto sicurezza tra i pali, consacrandosi come uno dei migliori portieri in Europa.
Il Confronto Diretto
Il reparto offensivo del 2001 era tra i migliori della Serie A di sempre, con Batistuta e Montella inarrestabili, supportati dalla genialità di Totti.
Nel 2018, l’attacco giallorosso era meno prolifico, con Dzeko come principale fonte di gol, si nota l’assenza di un secondo attaccante letale come Montella.
La Roma del 2001 faceva affidamento su un centrocampo solido e ordinato, con giocatori come Emerson, Zanetti e Tommasi a dare equilibrio.
Nel 2018, invece, il centrocampo capitolino era più dinamico e fisico, con Nainggolan e Strootman più votati agli inserimenti offensivi.
La difesa del 2001 vantava nomi leggendari come Cafu e Samuel, ma quella del 2018 era altrettanto solida, con Manolas e Fazio capaci di fermare anche attaccanti di classe mondiale.
Per quanto riguarda i leader delle squadre, Totti nel 2001 era già un leader nello spogliatoio romano, mentre nel 2018, la leadership era più distribuita, con figure come De Rossi e Dzeko a guidare il gruppo.
Sebbene la Roma del 2001 abbia portato a casa lo Scudetto e sia stata una delle squadre più forti nella storia del club, la Roma del 2018 ha lasciato un’impronta indelebile in Europa con il suo percorso leggendario in Champions League.
Il confronto tra le due formazioni evidenzia due epoche diverse: quella della Roma che dominava in Italia con stelle del calibro di Batistuta e Totti, e quella più moderna, organizzata, compatta e capace di sfidare i colossi europei.
Entrambe le squadre, tuttavia, sono rimaste nel cuore dei tifosi giallorossi, ognuna per motivi differenti ma ugualmente memorabili.
Foto: Instagram As Roma.
