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Atalanta, allarme difesa: come è cambiata la retroguardia di Gasp

Atalanta, allarme difesa: come è cambiata la retroguardia di Gasp

Atalanta, allarme difesa, troppi i gol subiti dalla Dea in quest’avvio di campionato, com’è cambiato il reparto difensivo di Gasperini.

Un inizio di stagione in chiaroscuro per la Dea.

La squadra di Gasperini ha raccolto 10 punti nelle prime sette giornate di serie A, vincendo tre partite, perdendone altrettante e pareggiandone una.

Una delle cose che non ha fin’ora funzionato nei bergamaschi è la fase difensiva: la Dea ha infatti già subito 13 reti in queste prime battute di campionato.

Reti che fanno della retroguardia nerazzurra la terza peggior difesa del campionato: peggio hanno fatto soltanto il Como (14), ed il Genoa (15). 

Decisamente troppo per una squadra che punta alle primissime posizioni della classifica, e che nelle prime giornate viaggia ad una media di 1.85 gol incassati ogni 90 minuti.

Atalanta, costante gol subiti per la difesa di Gasperini

Avere una difesa che vacilla per i bergamaschi non è una novità, guardando ai dati delle ultime annate.

Nella scorsa stagione, ad esempio, l’Atalanta ha subìto 42 goal in campionato: una cifra non esagerata, ma comunque lontana da quella stabilita vista in Inter (22), Juventus (31) e Bologna (32).

Nella stagione precedente, il 2022/2023, chiusa al quinto posto, l’Atalanta aveva incassato 48 goal: il terzo peggior rendimento difensivo tra le prime 10 in classifica davanti solo a Fiorentina (43) e Bologna (49).

Il Napoli campione, per dire, ne aveva concessi solo 28: una ventina esatta in meno.

Emblematico anche il caso del campionato 2020/2021, il migliore in assoluto dell’Atalanta nella storia della Serie A.

La Dea chiuse al terzo posto, dietro all’Inter scudettata e al Milan, segnando addirittura 90 reti ma subendone 48, il rendimento peggiore tra le prime cinque in classifica includendo anche Juventus e Napoli.

La spiegazione è abbastanza semplice: risiede nel modo di giocare di un’Atalanta che, tra i propri difetti, ha quello di non essere ancora riuscita a dominare e indirizzare la propria potenza offensiva.

Non è un caso che, dal punto di vista dell’attacco, i numeri di queste ultime stagioni siano sempre stati eccellenti.

Lo sono anche oggi, a ben vedere: con 16 reti l’Atalanta ha il miglior rendimento offensivo della Serie A, alla pari con l’Inter.

Dal 2020/2021 ad oggi la Dea ha messo a segno rispettivamente i famosi 90 goal (miglior attacco), e poi 65 (quinto miglior attacco), 66 (terzo miglior attacco) e 72 (terzo miglior attacco).

Il calcio di Gasperini è avvolgente, spesso divertente, a tratti addirittura esaltante.

Questo suo gioco offensivo trova però un tremendo contraltare in numeri difensivi non da grande squadra.

Come è cambiato il reparto arretrato di Gasperini?

In quest’avvio di stagione la difesa dell’Atalanta ha subito cambiamenti significativi che, rispetto allo scorso anno, ne hanno ridotto l’efficacia.

A complicare i piani di Gasperini sono stati in primo luogo gli infortuni.

Oltre a quello gravissimo di Giorgio Scalvini,  che costringerà il difensore della Nazionale a rimanere ai box fino al nuovo anno, nelle ultime settimane sono entrati in infermeria anche Djimsiti, Toloi e Kolasinac.

I volti nuovi arrivati, invece, non si sono ancora integrati nei dettami tattici della squadra.

Kossounou ha esordito contro il Como uscendo dal campo con le ossa rotte.

Godfrey non si è più visto dopo lo spezzone di Lecce, tanto che non sono mancate neppure le voci di separazione immediata poche settimane dopo il suo arrivo dall’Everton.

A peggiorare la situazione, gli esterni stanno offrendo un contributo meno incisivo anche nella fase di ripiegamento.

La squadra soffre spesso le ripartenze veloci degli avversari, lasciando i difensori esposti a pericoloso uno contro uno.

Nonostante le qualità individuali, l’impressione è che alla retroguardia nerazzurra manchi ancora l’intesa.

In alcune partite, l’Atalanta ha subito gol evitabili, proprio a causa di cali di concentrazione e disorganizzazione difensiva.

È evidente che il pressing alto ed il ritmo intenso chiesti da Gasperini richiedono una condizione fisica ottimale e una perfetta sintonia tra i reparti, elementi che, attualmente, sembrano mancare.

L’allarme difensivo è reale e, per ritrovare una solidità adeguata alle ambizioni dell’Atalanta, Gasperini dovrà lavorare sia sull’intesa tra i nuovi giocatori sia sull’organizzazione tattica della squadra.

Se da un lato la squadra bergamasca continua a essere una delle squadre più pericolose in fase offensiva, dall’altro dovrà assolutamente migliorare in difesa per mantenere le proprie ambizioni in campionato e in Europa.

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