Un tuffo nostalgico nel passato, ecco la top 5 dei migliori tiratori di punizioni di sempre nella storia della Serie A
Il gol punizione è sicuramente uno dei gesti tecnici più belli da ammirare nel gioco del calcio. Quella della battuta e della tecnica con cui ci si appresta a colpire è diventata una vera e propria arte.
Ogni giocatore aveva la sua strategia e si ispirava ai migliori cercando di rubare dettagli e segreti del mestiere e poi si provava. Centinaia di tentativi a fine allenamento o in sessioni apposite.
Così nascono i migliori tiratori di punizioni, gli esecutori di tiri che fanno piacere all’occhio. Nell’ultimo decennio in Serie A abbiamo ammirato tantissimi specialisti di questo calcio piazzato. Tra i tanti, a mente ricordiamo Ciccio Lodi, Aleksandar Kolarov, Josip Ilicic…
Andiamo a scoprire chi sono i maestri del calcio di punizione, coloro che hanno segnato più gol in campionato.
Top 5 migliori battitori di punizioni del campionato italiano
5) Miralem Pjanic
Gol su punizione: 16
Squadre: Roma, Juventus
Periodo di attività: 2011-2020
Nelle ultime settimane ci sono state voci circa un suo ritorno in serie A. Tuttavia il bosniaco ha deciso di ripartire dalla Russia in particolare dal CSKA Mosca. Lo ricordiamo per la sua grande bravura nel battere le punizioni messa in mostra prima a Roma, quando giocava da trequartista e poi alla Juve, da mediano.
4) Gianfranco Zola
Gol su punizione: 20
Squadre: Napoli, Parma, Cagliari
Periodo di attività: 1989-1996 ; 2003-2005
Al quarto porto troviamo Gianfranco Zola con 20 gol segnati, anche lui un fuoriclasse. Virale sul web è andato un video in cui spiegava ai suoi allievi del Rochdale come eseguire un calcio di punizione perfetto: qui il link.
3) Francesco Totti
Gol su punizione: 21
Squadre: Roma
Periodo di attività: 1992-2017
Er Pupone amava battere i calci piazzati prediligendo la potenza piuttosto che la ricerca della precisione. Sono numerosi i gol in cui “spacca” la porta con il suo potente destro. Alto, rasoterra, mezza altezza: ha segnato in ogni modo.
3) Roberto Baggio
Gol su punizione: 21
Squadre: L.R. Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter, Brescia
Periodo di attività: 1982-2004
Il terzo miglior battitore della storia della Serie A è Roby Baggio. Fu tra i maestri che ispirarono Andrea Pirlo.
Così Pirlo, nel lontano 2005: Ho sempre avuto una fissazione con i calci di punizione. Quando sono tornato, per la seconda volta di seguito a Brescia, con Mazzone allenatore e Roberto Baggio capitano, mi sono messo a studiarlo in allenamento. E come finiva lui attaccavo io, prova e riprova tutti i giorni qualcosa ho appreso, è anche una questione di allenamento secondo me“
2) Alessandro Del Piero
Gol su punizione: 22
Squadre: Juventus
Periodo di attività: 1993-2012
Il modo di calciare di Alex era a giro, tipicamente sul secondo palo a cercare l’incrocio. Questa abilità gli è valsa la nomea di “gol alla Del Piero“, dal momento che intorno al 1995 e il 1996 si fece conoscere proprio grazie a reti segnate così.
1) Andrea Pirlo
Gol su punizione: 28
Squadre: Inter, Brescia, Milan, Juventus
Periodo di attività: 1995-2005
Eccoci qui con un altro maestro assoluto del tiro: Andrea Pirlo. Il regista bresciano ha affermato più volte di essersi ispirato a Juninho Pernambucano, noto per essere il miglior tiratore di punizioni di sempre.
Il suo modo di calciare ha dato vita alla famosa “maledetta”, termine coniato da Caressa per riferirsi al calcio da fermo segnato il 29 Ottobre 2005 in occasione di Milan – Juventus.
La particolarità di questo tiro prevede che la traiettoria del pallone, una volta colpito, si abbassi di colpo, ma senza perdere di forza. Non si tratta dunque di un pallonetto, ma di un tiro violento con un andamento specifico, ricercato. Quest’esecuzione sfrutterebbe l’effetto Magnus.
1) Sinisa Mihajlovic
Gol su punizione: 28
Squadre: Roma, Sampdoria, Lazio, Inter
Periodo di attività: 1994-2006
E’ il detentore del record di gol su punizione della Serie A, arrivò a realizzarne addirittura 3 in una sola partita. Mihajlović affermò di essere così efficace nel tiro grazie all’adozione della tecnica della rincorsa breve utile a sorprendere i portieri, e la tendenza a usare diverse tecniche di tiro.
In più si allenava calciando con barriere artificiali poste a una distanza inferiore a quelle che di fatto venivano impiegate nelle regolari partite.
Foto: Instagram Serie A