Tra Monza e Roma non si va oltre il pari: i giallorossi passano in vantaggio con Dovbyk ma Dani Mota segna ancora entrando dalla panchina
Monza 1 – 1 Roma: Dovbyk e Dani Mota a segno
Due squadre che avevano molto da dimostrare per poter dare una forte risposta ai propri tifosi, il Monza ancora a secco di vittorie e la Roma per dimenticare il passo falso in Europa League.
Un pareggio che lascia insoddisfatte entrambe le compagini, un punto a testa che non puo’ saziare Nesta bloccato in zona retrocessione ma nemmeno un Juric a caccia di continuità in campionato.
Nel primo tempo i capitolini approcciano bene la partita con la giusta intensità, costringendo i padroni di casa a rinchiudersi nella propria metà campo.
Prima parte di gara che regala un’occasione a entrambe le squadre, per i giallorossi è Pellegrini ad avere sui piedi il gol del vantaggio ma calcia fuori di pochissimo, mentre per i brianzoli è Maldini a sfiorare il gol negato da un grande intervento di Svilar.
Nella ripresa il Monza reagisce e il copione si ribalta con Nesta che guida i suoi ad un palleggio più deciso e di personalità per tenere il baricentro della Lupa più basso.
Proprio nel miglior momento dei brianzoli, però, la Roma trova il gol con Dovbyk, sempre più in forma viste le tre reti nelle ultime quattro partite.
Il Monza si affida al suo solito asso nella manica e al 63′ Nesta si gioca la carta Dani Mota che dopo soli sei minuti trafigge la Roma e fa 1-1, confermando ancora di più il suo grande valora da “super-sub”.
Dani Mota: una sentenza quando entra dalla panchina
In una partita dalle poche emozioni il titolo di MVP se lo prende nuovamente Dani Mota che, entrando dalla panchina al posto di Bianco, regala al Monza il gol del pareggio freddando la Roma.
L’italo brasiliano inizia a diventare sempre più un fattore determinante partendo dalla panchina e spaccando gli equilibri quando si cala nel gioco nel secondo tempo e fino ad ora è una delle poche note positive nella rosa dei brianzoli, ancora scarichi e rallentati.
Il gol contro l’Inter lo aveva incoronato anche se poi i nerazzuri avevano agguantato il pareggio, stasera, invece, si è preso sulle spalle il Monza e con astuzia si è fatto trovare pronto al momento giusto.
Solito lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, spalle alla porta a ricevere quei palloni che non sono indirizzati a Djuric e sono in cerca di un porto scuro.
A differenza dell’attaccante bosniaco, infatti, quando Mota riceve il pallone non si limita a proteggerlo ma cerca sempre la giocata più pericolosa per gli avversari in modo da creare superiorità numerica.
La posizione intermedia tra Cristante e Angelino prima e tra Cristante e Hermoso poi ha creato parecchi grattacapi alla formazione giallorossa che spesso non sapeva con chi uscire sull’italo brasiliano.
Il movimento tra le linee e a volte alle spalle dei due mediani ha costretto la Roma a mantenere spesso un uomo in più in fase difensiva, limitando così le opzioni nelle ripartenze.
Insomma, ancora una volta Dani Mota ha saputo come incidere pur partendo dalla panchina, evitando così una sconfitta che per il Monza sarebbe stata tostissima e probabilmente fatale per Nesta.
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