Il Napoli batte il Como al Maradona nel segno di McTominay e Lukaku. Vediamo insieme le potenzialità e le aspettative di questa squadra.
L’apporto e l’approccio alla partita di McTominay e Lukaku
La vittoria di ieri sera del Napoli per 3-1 porta senza dubbio due nomi e due cognomi, quelli di Scott McTominay e Romelu Lukaku.
Entrambi i giocatori della formazione campana hanno dimostrato in campo di possedere grandi qualità, e di poter dare un input fondamentale ad un Napoli che punta, quest’anno più che mai, a riconfermarsi ai livelli di due anni fa, ad output altissimi quindi.
Per la nostra analisi partiamo con lo scozzese, il quale ha aperto le marcature dopo soli 26 secondi, siglando per ora la rete più veloce di questa Serie A.
Ma più che per i record e i cronometri, questo gol è stato importante per la squadra.
Infatti, proprio questo inizio fulminante, ha permesso a quest’ultima di dare subito un tono e una direzione alla partita.
Non che il Como sia poi rimasto fermo a guardare, sia chiaro.
Si sono notate però immediatamente le sue capacità di inserimento, di finalizzazione, e più in generale di lettura delle situazioni di gioco.
Tutto ciò specialmente in chiave offensiva, ma non solo, è stato infatti importante anche per quanto riguarda il mantenimento e il recupero palla.
Il centrocampista ex-ManUtd inoltre, ha mostrato una grande intelligenza tattica, posizionandosi bene tra le linee avversarie e sfruttando gli spazi lasciati liberi dalla difesa degli uomini di Fabregas.
La partita di Lukaku e la chimica tra i due giocatori
Ma chi è stato a valorizzare queste sue caratteristiche? Chi gli ha fornito l’assist? E chi oltre a questo ha anche segnato il 2-1 e servito l’assist del 3-1 a David Neres? Lo avrete già capito dall’introduzione. Stiamo parlando di Romelu Lukaku.
L’attaccante belga ieri sera si è rivelato un vero leader in campo, e non solo per il gol e per i suoi contributi al gol, ma anche per la sua prestazione formidabile sotto ogni punto di vista durante tutto il corso della partita.
Insomma, un rigore centrale a spiazzare Audero e due assist da manuale i suoi, ma la sua serata d’oro va ben oltre il tabellino.
In particolare, hanno colpito la sua brillante visione di gioco e la sua persistente capacità di creare opportunità e occasioni pericolose, qualità che hanno sicuramente spostato gli equilibri della partita a favore dei partenopei.
Ma un’interessante chiave di lettura che potrebbe spiegare la sua ottima prestazione, e contemporaneamente quella di McTominay, coinvolge l’intesa e la chimica tra i due compagni di squadra.
I due infatti, avevano già giocato insieme per due stagioni al Manchester United, e, sicuramente, stanno giovando di questo ritrovamento reciproco.
Tale chimica, potrebbe rivelarsi fondamentale per le prossime partite, poiché entrambi sembrano avere una comprensione intuitiva delle posizioni e dei movimenti l’uno dell’altro.
Che questo Napoli possa arrivare lontano in questa stagione di Serie A? Magari proprio grazie al belga e allo scozzese? Se continueranno così, il loro sarà un percorso in discesa.