Grande partita delle aquile in casa contro i francesi del Nizza. Fin dove può spingersi questa convincente Lazio formato europeo.

La partita in breve

Fin dai primi minuti si può ben capire l’andazzo del match.

La lazio parte fortissima e inizia a creare occasioni su occasioni.

Già al 11′ minuto Marusic entra in area per crossare bassa e tesa la palla a Pedro, ma lo spagnolo viene anticipato.

Dal calcio d’angolo che ne consegue stava poi per segnare Castellanos. L’argentino salta e colpisce di testa da lontanissimo, ma la palla s’infrange sull’incrocio.

La Lazio continua a creare, fino al 20′ quando, ancora dopo calcio d’angolo, una respinta della palla finisce nella zona di Pedro che in corsa e di prima intenzione segna col mancino un tiro a giro incredibile a fil di traversa.

Dopo aver subito il gol prova a farsi vedere in avanti il Nizza, ma i francesi sono un po’ confusionari.

I biancocelesti dal canto loro non accennano a fermarsi.

Al 35′ Zaccagni con un assist perfetto manda Castellanos solo davanti il portiere. L’argentino non sbaglia e con lo scavetto insacca in rete la palla del 2-0.

Pochi minuti dopo però, al 41′, i francesi sono bravi a concretizzare una bella azione. Boga triangola con un compagno e si infila in area battendo Provedel, con un tiro al volo che finisce a fil di palo.

Alla Lazio non sta bene aver subito gol e alla ripresa attaccano fin da subito con intensità.

Al 53′ Castellanos in corsa riceve palla da solo molto vicino la linea di fondo. Ne dribbla uno, mettendolo a sedere, si accentra e con un tiro molto potente mette a segno la doppietta personale.

Passano 10 minuti e sull’ennesimo inserimento dell’argentino la Lazio guadagna calcio di rigore.

Sul dischetto si reca Zaccagni, da dove non sbaglia e sigla il 4-1 finale.

Nei minuti finali il Nizza prova a mostrare una reazione ma la Lazio regge benissimo le offensive avversarie.

Fin dove può spingersi questa Lazio

La partita di ieri sera ha messo in luce sia il buon lavoro di Baroni, sia l’organizzazione della squadra attuata in estate.

Non c’è stata una particolare rivoluzione infatti. Sono stati aggiunti tasselli di qualità in attacco che hanno creato un buon giro ed è stato trovato in Nuno Tavares un talento che sta fin qui facendo la differenza.

Ma i singoli, anche se di ottimo livello, per fare bene hanno sempre bisogno di una guida ispirata.

Il nuovo allenatore Baroni settimana dopo settimana sta imprimendo alla sua Lazio sempre più carattere. I giocatori beneficiano non solo di una fiducia importante nei loro mezzi, ma anche di una mentalità offensiva che li rende prolifici ma senza trascurare i compiti difensivi.

La Lazio in questo momento è prima per differenza reti, dopo essersi scontrata con Dinamo Kiev e Nizza.

Avversarie comunque interessanti quelle affrontate fin qui. Gli ucraini sono primi in campionato, e il Nizza in patria è circa sullo stesso piano della Lazio in Italia.

Non si può dire quindi che i biancelesti abbiano sconfitto avversari facili.

Due sole partite però, per quanto positive, non possono essere sufficienti a farsi un’idea certa di dove possa arrivare questa Lazio.

Le premesse sono certamente convincenti, e ci si augura che il passaggio della fase a campionato, senza troppe difficoltà, sia davvero l’obiettivo minimo.

Il resto non è facilmente prevedibile, ma se il lavoro di Baroni trovasse continuità e non si subissero intoppi gravi, come un infortunio importante, allora forse immaginarsi una Lazio capace di arrivare almeno ai quarti di finale non è pura fantasia.