Atalanta, serve una vittoria per la squadra di Gasperini che oggi affronterà lo Shakhtar Donetsk. Ecco le insidie per i nerazzurri.
Dopo un inizio di stagione altalenante, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini si trova ad affrontare una sfida importante contro lo Shakhtar Donetsk, valida per la seconda giornata di Champions League.
In Champions League i nerazzurri vengono dal buon pareggio con l’Arsenal.
Adesso la grande occasione per vincere la prima della stagione in Europa ed allungare il passo in classifica verso i primi posti che garantiscono gli ottavi.
Vincere il match odierno inoltre tranquillizzerebbe l’ambiente bergamasco, scosso dalle ultime uscite stagionali della squadra.
Shakhtar-Atalanta, le probabili formazioni
Atalanta di scena a Gelsenkirchen per affrontare lo Shakhtar Donetsk in Champions League.
Qualche cambio per Gasperini rispetto alla formazione vista dal 1′ a Bologna: in attacco torna Retegui, con De Ketelaere e Lookman a supporto.
Sulla sinistra si rivede Zappacosta, rimasto a riposo al ‘Dall’Ara’.
Kossounou ancora nel terzetto difensivo, completato da Djimsiti e Kolasinac.
Ucraini con Traoré al centro dell’attacco, novità rispetto all’andata: con lui anche Zubkov ed Eguinaldo sulle corsie esterne.
Sudakov mezzala fantasiosa e Riznyk a difesa della porta.
Ecco le probabili scelte di formazione dei due allenatori:
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Retegui.
Allenatore: Gasperini.
SHAKHTAR DONETSK (4-3-3): Riznyk; Konoplya, Matviyenko, Bondar, Henrique; Sudakov, Kryskiv, Bondarenko; Zubkov, Traoré, Eguinaldo.
Allenatore: Pusic.
Atalanta, punti di forza e punti deboli degli ucraini
Lo Shakhtar è una squadra che, nonostante le difficoltà derivanti dalla situazione politica in Ucraina, continua a mantenere una forte identità calcistica.
Storicamente, il club è conosciuto per il suo gioco tecnico e rapido, grazie soprattutto alla folta presenza di talenti che portano fantasia e creatività in attacco.
La squadra ucraina si presenterà con un classico 4-3-3, di vocazione molto offensivo.
Infatti, nella formazione ucraina, i due terzini amano spingere sulle rispettive fasce, i due esterni offensivi sono ali di grande tecnica e soprattutto a centrocampo la trazione è particolarmente offensiva.
Davanti alla difesa, generalmente, gioca un regista puro affiancato da due mezzali come Sudakov e Bondarenko, il cui reale ruolo si può definire come trequartisti.
L’atteggiamento dello Shakhtar sarà spesso molto aggressivo.
Non è da escludere però, che in alcuni frangenti, lo Shakhtar possa anche attendere la formazione di Gasperini per poi sfruttare la velocità delle proprie ali o l’abilità tecnica delle sue mezzali di lanciare palla avanti negli spazi aperti.
I giocatori offensivi dello Shakhtar sono infatti capaci di eseguire contropiedi fulminei, sfruttando la velocità sulle fasce e il gioco tra le linee per mettere in difficoltà le difese avversarie.
Per la Dea inoltre, sarà fondamentale limitare Traoré.
Il centravanti, al centro dell’attacco, sa giocare molto bene con la linea del fuorigioco e sa attaccare gli spazi aperti alle spalle della difesa avversaria.
Per questo motivo, l’Atalanta dovrà fare grande attenzione ai lanci a scavalcare la difesa perché lo Shakhtar Donetsk potrebbe usarli come arma non solo con il centravanti ma anche con gli esterni.
Il reparto difensivo è spesso il tallone d’Achille degli ucraini.
Se da un lato l’attacco è brillante, dall’altro la difesa ha mostrato limiti in termini di organizzazione e copertura, specialmente contro avversari più fisici e abili nelle palle alte.
L’Atalanta, con giocatori come Retegui o De Ketelaere, potrebbe trarre vantaggio dalle lacune difensive.
Inoltre lo Shakhtar tende a soffrire quando viene pressato alto.
Gasperini potrebbe sfruttare il pressing intenso, caratteristico del suo stile di gioco, per soffocare la costruzione bassa della squadra ucraina, costringendola a commettere errori.
Per conquistare la vittoria in questo incontro, Gasperini dovrà dunque fare affidamento sulla solidità difensiva e sul gioco in velocità.
Sarà inoltre fondamentale sfruttare le palle inattive, dove lo Shakhtar ha dimostrato spesso di avere difficoltà, e mantenere alta l’intensità per tutta la partita.
La gara contro lo Shakhtar potrebbe rappresentare il punto di svolta per i nerazzurri in questa stagione.
Con una vittoria, Gasperini e i suoi ragazzi ritroverebbero slancio e fiducia per affrontare i prossimi impegni con maggiore serenità.