Juve, Motta lancia Rouhi, ecco le caratteristiche tecniche e l’analisi tattica del match contro il Genoa del talento bianconero.
La Juventus vince e convince contro il Genoa.
A Marassi, in uno stadio totalmente deserto, è arrivata una prova convincente dei bianconeri.
La doppietta di Vlahovic e la rete finale di Conceicao hanno permesso a Thiago Motta di tornare alla vittoria dopo tre pareggi consecutivi.
Il successo è arrivato nonostante il turnover vista Lipsia ideato dal tecnico che ha anche visto il debutto dal primo minuto dell’ennesimo giovane.
Si tratta di Jonas Rouhi che ha esordito dal primo minuto con la maglia della Juve in Serie A.
Il terzino sinistro si è reso autore di una buona prestazione, nonostante alcune disattenzioni dettate dall’emozione.
Nel complesso, però, la prova fornita è stato molto importante, dando ancora una volta ragione a Thiago Motta.
Jonas Rouhi, caratteristiche tecniche del difensore lanciato da Thiago Motta
Rouhi è un difensore che si distingue per la sua polivalenza, in grado di adattarsi a diverse situazioni di gioco grazie a una gamma di abilità tecniche che vanno oltre i compiti difensivi tradizionali.
Il classe 2004 è un terzino sinistro, con la gamba per gestire al meglio le due fasi.
Inoltre, tra le qualità del giocatore c’è senza dubbio la capacità di gestire il pallone anche sotto pressione.
Qualità che rende Rouhi prezioso nella costruzione dal basso, un aspetto molto importante per la filosofia di gioco di Thiago Motta.
Negli ultimi anni, soprattutto nei passaggi strategici fra Primavera e Next Gen, è migliorato tanto nell’interpretazione della gara e nella maturità con cui ormai sa rimanere in partita, senza andare in panico nei momenti più delicati.
A volte, in passato, tendeva a uscire dal campo mentalmente: il percorso fatto alla Juventus lo ha portato a non calare mai l’attenzione in ogni circostanza.
In questo senso l’esperienza acquisita in Serie C, con la seconda squadra, è stata più che utile.
Juve, l’analisi tattica della partita contro il Genoa di Rouhi
Una delle novità più interessanti viste nella recente vittoria della Juventus contro il Genoa è stata la prestazione di Younes Taha Rouhi.
Il giovane difensore svedese, alla sua prima vera opportunità da titolare in Serie A, ha risposto con una buona performance dando ragione a Thiago Motta che ha creduto in lui.
L’allenatore bianconero ha deciso di dare fiducia a Rouhi inserendolo nel suo 4-2-3-1, un modulo fluido che prevede la costruzione dal basso e un ampio utilizzo dei laterali per la fase offensiva.
Il classe 2004 è stato schierato da terzino sinistro per far rifiatare Andrea Cambiaso in vista della sfida di Champions League contro il Lipsia di Mercoledì.
In fase difensiva, nonostante alcune sbavature, Rouhi ha mostrato nel complesso maturità per la sua giovane età, distinguendosi per la lettura delle situazioni e per la capacità di anticipare i movimenti degli avversari.
Uno dei suoi punti di forza è stata la tempestività nell’uscire dalla linea difensiva per contrastare i portatori di palla del Genoa, impedendo loro di creare pericoli.
In fase di costruzione, qualche disimpegno errato di troppo gli impedisce di replicare l’esordio da favola di Mbangula e Savona.
Rouhi si è però messo a disposizione della squadra contribuendo con passaggi o galoppate sulla fascia alla manovra offensiva della Juventus e mettendo lo zampino nell’azione che ha portato al calcio di rigore.
Dopo il match di Marassi l’impressione è che la Juventus abbia un buon talento tra le mani.
Rouhi potrebbe diventare una risorsa importante per la Juventus nelle prossime uscite, soprattutto in un contesto in cui la squadra sembra voler puntare su giovani di prospettiva.