Il ritorno al gol di Vlahovic, la partita da MVP di Koopmeiners e la prima rete di Conceição conducono la Juve alla vittoria contro il Genoa
Genoa 0 – 3 Juve: Koopmeiners e Vlahovic leader veri
La Juventus ritrova la vittoria dopo i tre pareggi consecutivi per 0-0 contro Roma, Empoli e Napoli imponendosi per 3-0 sul Genoa in un Marassi spoglio di voci.
Si sapeva che la decisione di far giocare la partita a porte chiuse in seguito alle vicende successe in settimana durante il Derby di Coppa Italia avrebbe potuto influire sulla prestazione del Grifone e così è stato.
Senza il supporto dei propri tifosi il Genoa non trova la forza per uscire da quello che per ora continua ad essere un vero periodo di crisi e rimane ferma a quota cinque punti.
Dall’altra parte la Vecchia Signora si affida ai suoi top player per riconquistare i 3 punti e lo fa con la doppietta di Vlahovic e il primo gol bianconero di Conceicao.
Il vero man of the match è, però, Teun Koopmeiners che gioca la sua miglior prestazione da quando è a Torino fornendo un assist visionario al serbo e entra nell’azione del terzo gol che chiude la partita.
Koopmeiners prende per mano la Signora
L’avventura del nuovo numero 8 bianconero a Torino non era iniziata come tutti si aspettavano, complici uno stato di forma non ottimale e un impiego tattico rivedibile da parte del mister.
Quella di oggi contro il Genoa, però, per Koopmeiners è stata la prima vera grande prestazione da giocatore della Juve in cui l’olandese ha saputo esprimersi al meglio guidando la squadra alla vittoria.
Oltre al contributo dato in occasione dei gol del due e tre a zero, la partita di Teun è stata piena di ottime giocate e spunti che erano mancati nei match precedenti.
Da quando ha iniziato a vestire la maglia bianconera, infatti, Thiago Motta gli aveva afidato un ruolo tattico particolare, facendolo agire a partire dalla parte esterna del centrocampo, quasi da esterno offensivo.
Dovendo svuotare il centrocampo sotto indicazione dell’allenatore, l’olandese si trovava spesso a calpestare una zona del campo scomoda per le sue qualità da fantasista e finalizzatore infallibile.
Giocando con la linea del fallo laterale alle spalle e a ridosso di Yldiz, il numero 8 bianconero si trovava spesso a pistare i piedi del turco faticando a trovare gli spazi di cui godeva a Bergamo.
Thiago ha quindi optato per una soluzione rivelatasi vincente: svincolare Koopmeiners dalla fase di prima impostazione avvicinandolo a Vlahovic e lasciandogli la libertà di svariare su tutto il fronte offensivo soprattutto per vie centrali.
La seconda rete del serbo arriva proprio in questa dinamica, con Koop che riceve palla in posizione centrale del campo e con un passaggio da controller ai piedi serve un pallone prezioso per Dusan.
Ecco come Thiago Motta ha cambiato il piano tattico della Juve
Per tornare alla vittoria e scrollarsi di dosso la monotonia dei recenti 0-0 in campionato, Thiago Motta ha riflettuto sui cavilli incontrati dei recenti incontri rivedendo alcuni principi tattici.
Il tema riguardante la posizione di Koopmeiners in fase di impostazione e ultimo passaggio prima di concludere a rete è stata solo uno delle tante chiavi per riconquistare i 3 punti.
Altro aspetto determinante su cui Thiago ha lavorato non puo’ che essere il cambio di posizione tra primo e secondo tempo tra Kalulu e Danilo.
Il brasiliano aveva iniziato la partita da terzino rimanendo spesso bloccato nelle manovre offensive, mentre il francese ha disputato la prima metà di gioco da centrale al fianco di Bremer.
Ad inizio ripresa i due si invertono i ruoli e la partita cambia, Kalulu riesce a dare una spinta molto più evidente proponendosi spesso in avanti con sovrapposizioni continue sull’esterno, mentre il capitano trova più stabilità prendendo il loro attaccante come punto di riferimento giocando di anticipo.
Altra modifica fondamentale arrivata nella ripresa è quella riguardante Fagioli, partito da titolare davanti alla difesa e spostato poi più a sinistra con l’ingresso in campo di Thuram.
In questo modo il centrocampo bianconero, troppo lento e macchinoso all’inizio, ha acquisito fisicità e dinamicità con il duo Fagio-Kephren molto più efficiente rispetto a quello formato con McKennie.
Fonte immagine: profilo Instagram “Juventus”