Si può dire che a Bergamo in casa Atalanta sia scoppiato un vero e proprio caso Brescianini: come può riconquistare il posto?
Fra le tante cose che non hanno funzionato in queste prime giornate, c’è n’è una che ha lasciato tutti senza parole.
Dopo un’estate travagliata in cui Brescianini sembrava essere ufficialmente passato al Napoli, arriva il colpo di scena con l’Atalanta che spende ben 20 milioni per accaparrarselo.
L’ex Frosinone può essere considerato la vera star del calciomercato estivo della Dea salvo poi non giocare mai, come può essere successo ciò?
Atalanta, caso Brescianini
L’Atalanta si appresta a dover affrontare uno snodo fondamentale della propria stagione: quella al Dall’Ara di Bologna sarà la partita che può tenere in gioco la Dea per lo scudetto oppure no.
Per rimanere in gioco Gasperini si affiderà ai suoi fedelissimi e fra questi non rientra Brescianini, a cui Gasp preferisce Mario Pasalic( suo fedelissimo).
Brescianini non è ancora entrato fra le grazie del tecnico ex Genoa e proprio per questo dovrà sfruttare caparbiamente ogni minuto che Gasp gli metterà a disposizione.
Per ritrovare la titolarità dovrà ritornare a sfornare prestazioni come quelle abituali nella scorsa stagione al Frosinone.
Ci sta assolutamente del tempo di ambientamento in una nuova squadra, ma per i prossimi mesi l’obbiettivo sarà quello di non sentire la pressione di dover giocare per un top team( come è a tutti gli effetti la Dea).
Deve ritornare ad essere quello che ad inizio 2024 mandava in vantaggio il Frosinone all’Allianz Stadium di Torino facendo innamorare tutti dei suoi inserimenti che partono dalla propria metà campo e poi arrivano in area avversaria.
Infatti proprio per questo ci siamo innamorati di Brescianini nel corso della scorsa stagione: per la sua capacità di inserimento( innaturale per un centrocampista).
Oltre a ciò anche una buona capacità nello smistamento dei palloni che arrivano dalla retroguardia non manca, motivo per il quale è arrivato a costare ben 20 milioni di euro dal nulla.
Dea, ritrovare tutti per rivedere i 3 punti
La Dea non deve ritrovare solo Brescianini, deve ritrovare sé stessa, quella squadra che l’anno scorso non solo batte, ma domina contro gli “imbattibili” del Bayern Leverkusen.
Storia alla mano, nelle ultime stagioni la Dea ci ha sempre abituato a partenze a rilento, salvo poi mettere la sesta da metà stagione in poi.
Ma ora che ha trovato continuità e che è a tutti gli effetti una big ci si aspetterebbe una partenza da big vera e propria e non perdere sempre i campionati ad inizio stagione.