La Fiorentina ha finalmente il suo fantasista: Gudmundsson puo’ finalmente partire da titolare e Palladino pensa al modulo più adatto
Gudmundsson e la prima alla Fiorentina: che impatto!
Sicuramente il pezzo più pregiato del calciomercato viola nella scorsa sessione estiva, Gudmundsson si è presentato al popolo gigliato come stella della squadra e vero leader tecnico.
Le vicende legali personali lo avevano tenuto fuori dal campo per le prime giornate di Serie A, ma al suo esordio contro la Lazio l’islandese ha saputo mantenere il livello dimostrato le scorse stagioni a Genoa.
Con una Fiorentina a secco di vittorie nelle prime 4 partite, Gudmundsson subentra nel secondo tempo contro i biancocelesti in gran stile, prima si procura un rigore dopo soli 3 minuti dal suo ingresso, poi lo realizza pareggiando i conti e infine segna anche il secondo penalty nei minuti di recupero.
Doppietta all’esordio e bagno di applausi da parte del popolo viola che ha già trovato il proprio nuovo pupillo, adesso le aspettative sono alte ma il numero 10 potrebbe essere la chiave di svolta per una Fiorentina che non ha ancora ingranato.
Gudmundsson faro della Fiorentina: Palladino ragiona sul modulo
L’entrata a pieno regime dell’islandese nelle gerarchie della rosa viola porterà sicuramente grandi benefici al gioco e ai risultati della Fiorentina ma prima bisognerà capire come sfruttare al meglio le sue qualità.
Palladino è pronto a regalare la prima maglia da titolare al numero 10 e per farlo dovrà rivedere alcuni principi tattici, rimescolando le carte in tavola.
Nel prossimo match di campionato, non una partita banale, la Viola è impegnata nel Derby toscano contro l’Empoli e il mister napoletano potrebbe sorprendere tutti con un inaspettato cambio di modulo.
Momentaneamente quella del cambio modulo sembra solo un’ipotesi prematura ma non è detto che nel corso delle prossime ore si possa trasformare in solida idea nella mente di Palladino e concretizzarsi.
Il classico 3-4-2-1 resta lo schieramento tattico più probabile, con l’interessante coppia Colpani e Gudmundsson a supporto di un super in forma Moise Kean.
Con un Colpani così in difficoltà e un Gudmundsson che vorrebbe maggiori libertà nello svariare lungo la trequarti avversaria, però, Palladino ragiona sul possibile 3-5-2.
Idea 3-5-2: mossa vincente per rilanciare la Viola?
Schierare la Fiorentina con un 3-5-2 in vista del prossimo impegno contro l’Empoli per provare a testare quello che potrebbe essere il modulo da cui ripartire potrebbe non essere una soluzione così improbabile.
Giocare con la coppia Kean-Gudmundsson davanti, sacrificando un trequartista (in questo caso Colpani) per aggiungere una mezz’ala in puo’ essere la chiave tattica della stagione viola.
In questo modo, infatti, gli uomini di Palladino godrebbero di diversi vantaggi, innanzitutto, il primo a giovarne sarebbe proprio il numero 10 islandese che senza l’altro trequartista godrebbe di maggiore libertà nei movimenti.
La coesistenza con Colpani potrebbe rischiare di far pistare i piedi a vicenda l’uno con l’altro privando entrambi delle proprie qualità migliori, cioè, le giocate in campo aperto.
Inoltre, giocare con due trequartisti non è così sostenibile come si pensa, basti pensare alla partita dei viola contro l’Atalanta in cui le occasioni create sono state tante in attacco ma difensivamente la Fiorentina ha sofferto ed è stato sotto quell’aspetto che ha perso la partita.
Gudmundsson sarebbe tranquillamente in grado di sostenere autonomamente la trequarti viola e, aiutato da Kean, genererà sicuramente moltissime occasioni da gol.
Inoltre, in questo modo Palladino potrà schierare un centrocampista in più in mezzo al campo sia per dare equilibrio alla squadra e gestire più efficacemente la fase di ripiego ma potrà anche affidare all’altra mezzala compiti più offensivi e da incursore come se fosse un simil-trequartista così da non stravolgere troppo i propri concetti tattici.