Si chiude in parità la prima partita di Juric in Europa League. Dove farà arrivare la Roma in questa competizione il tecnico giallorosso?
Le dinamiche del pareggio contro l’Athletic Bilbao
L’esordio della Roma in Europa League contro l’Athletic Bilbao si è concluso con un pareggio. Certamente, dato come si era messa la partita per i giallorossi, il punto a testa va un po’ stretto alla squadra capitolina.
Pur non essendo quindi il risultato sperato, gli uomini di Juric hanno messo in evidenza le loro potenzialità, avvicinandosi molto alla vittoria contro una big spagnola, offrendo in fin dei conti un’ottima prestazione.
L’ex allenatore del Torino ha adottato un modulo 3-4-2-1, cercando di mantenere il controllo del centrocampo e sfruttare la velocità degli esterni.
In particolare, i due mediani Cristante e Koné, hanno fatto un ottimo lavoro nel proteggere la difesa e nel distribuire il pallone, mentre i trequartisti, Dybala e Baldanzi, hanno creato numerosi spazi per le incursioni degli esterni.
La chiave del gioco giallorosso è stata l’abilità di Dybala nel gestire il possesso e nel creare spazi per i compagni. Proprio da lui infatti parte l’azione del gol del vantaggio, arrivato al 32′ grazie ad un convincente Dovbyk, servito da un precisissimo assist pennellato da Angelino.
Nella ripresa però, le dinamiche del match sono cambiate drasticamente, poiché l’Athletic ha aumentato l’intensità e la pressione, costringendo la Roma a schiacciarsi nella propria metà campo.
Proprio qui è emersa una delle debolezze della Roma, ovvero la gestione del vantaggio. L’Athletic ha infatti iniziato a dominare il gioco attraverso un pressing alto e una maggiore aggressività nei duelli individuali.
I giocatori giallorossi hanno faticato a mantenere il possesso e le transizioni offensive sono diventate rare, portando a una situazione in cui i due mediani non riuscivano più a coprire efficacemente gli spazi, permettendo agli avversari di guadagnare terreno.
Nonostante ciò, la Roma sembrava capace di resistere all’assedio dei baschi, se non fosse stato per un’unica occasione, quella del pareggio, arrivata da calcio piazzato.
Quindi, le parole chiave per migliorare, sembrano essere non schiacciarsi se in vantaggio e stare attenti alle palle inattive. Tutto sommato però, possiamo dire di aver visto una buona Roma ieri sera. Vediamo insieme dove può arrivare in questa edizione di EL.
Potenzialità della Roma in Europa League
Nonostante il pareggio, le potenzialità della Roma in Europa League rimangono elevatissime.
Inoltre, sono ben sette le altre partite che i giallorossi dovranno disputare in questa fase iniziale della competizione, e, in fin dei conti, un pareggio contro l’Athletic, considerando la dimensione delle altre squadre del torneo, è un risultato a priori auspicabilissimo.
La squadra giallorossa per di più dispone di una rosa ampia e variegata che include giocatori esperti e giovani talenti.
Questa diversificazione consente a Juric di effettuare rotazioni senza compromettere la qualità del gioco. In aggiunta, molti membri della rosa hanno già esperienza in competizioni europee, avendo affrontato sfide simili, e anche più difficili, negli anni precedenti.
La Roma infatti viene da tre anni di fuoco in Europa, essendo riuscita a collezionare una Conference League e una semifinale e una finale di Europa League. Proprio questa esperienza quindi, può rivelarsi cruciale nei momenti decisivi del torneo.
Tali fattori, insieme alla capacità di Juric di adattare il proprio approccio tattico in base all’avversario, rappresentano un ulteriore vantaggio.
La Roma può infatti passare da un gioco più difensivo ad uno più offensivo a seconda delle necessità. Ad esempio, contro squadre più veloci e forti fisicamente come l’Athletic Bilbao, Juric può permettersi di optare per una strategia più conservativa, basata sulla solidità difensiva e sulle ripartenze veloci.
E infine, se tutto ciò non dovesse bastare, l’atmosfera che i tifosi giallorossi riescono a creare durante le partite casalinghe, rappresenta un ulteriore fattore motivante per i giocatori, che, con la spinta del pubblico, possono innalzare più facilmente l’intensità delle loro prestazioni allo Stadio Olimpico.
I presupposti per arrivare ancora una volta fino in fondo a questa competizione dunque, ci sono tutti. Adesso sta ai giallorossi, tra organico, allenatore e tifosi, mostrare di che pasta sono fatti.