Nonostante lo 0-0 tra Juve e Napoli, McTominay si è mostrato protagonista nel centrocampo azzurro. Cosa è cambiato con lo scozzese.
0-0 il big match tra Juve e Napoli
La quinta giornata di Serie A inizia coi fuochi d’artificio. Almeno sulla carta.
La partita delle 18.00 vede scendere in campo la Juve di Thiago Motta contro il Napoli di Antonio Conte, ospite all’Allianz Stadium.
E’ una partita che dovrebbe promettere scintille, ma dalla quale esce un nulla di fatto per entrambe le compagini.
Lo spettacolo in campo è quasi nullo, e nelle poche occasioni in cui le squadre si affacciano nelle aree avversarie i giocatori sembrano quasi intimoriti.
Contro attacchi del genere le difese sono uscite composte ed efficaci.
“Difese super” raccontano, e in molti si crogiolano dietro a queste interpretazioni.
In questa sede vogliamo invece denunciare degli “attacchi flop“.
Dopo una campagna acquisti lunga tutta un’estate, che ha visto gli arrivi di Lukaku, Neres, Koopmeiners, N. Gonzalez, e tanti altri elementi a centrocampo, una sfida come Juventus-Napoli non è ammissibile che finisca 0-0.
Alla quinta giornata poi non può sussistere la giustificazione delle misure ancora da trovarsi tra i giocatori. Motta sostituisce Vlahovic al 45′ e non può non essere un caso da analizzare.
Ancora una volta la Serie A fallisce, mostrando due squadre, e due allenatori, timorosi nell’attaccare perché ben più preoccupati nel non subire gol.
E il fallimento ancora più grave sta nel peccato di superbia, con il racconto di difese impenetrabili.
Davanti ad attacchi del genere però non sembra impresa cosi ardua mostrare fasi difensive ordinate.
Conte cambia pelle: Il nuovo centrocampo del Napoli con McTominay
La partita tra bianconeri e partenopei non è però stato teatro unicamente di negatività.
Nel complesso, il Napoli di Conte esce leggermente meglio dalla sfida con la Juve. E tale posizione di vantaggio è dovuta al centrocampista McTominay.
Grazie allo scozzese stiamo vedendo un Antonio Conte trasmutato, capace di lasciarsi alle spalle le sue certezze e di rinnovarsi. Con successo aggiungeremmo.
La base di partenza di questo Napoli è il solito 3-5-2 tanto caro a Conte, ma il trio di centrocampo permette una variazione delle posizioni in campo notevole.
La chiave di questi giri è McTominay. Lo scozzese infatti è dotato di una stazza importante che gli permette di essere molto presente fisicamente, ma anche di ottima qualità e tecnica.
In base a ciò che richiede l’azione, il 3-5-2 può trasformarsi in 4-3-3 o addirittura 4-2-3-1.
Un ruolo importante in questi cambiamenti ce l’hanno tutti ovviamente, a partire da Olivera che si abbassa per ricoprire il ruolo di terzino e facendo allargare Di Lorenzo.
Politano dunque, o Neres, si alza andando a formare un tridente pesante insieme ai compagni Lukaku e Kvaratskhelia.
Il centrocampo rimane presidiato dai mastini Lobotka, Anguissa e il nuovo arrivato McTominay.
Ma lo scozzese non è un semplice mastino di centrocampo. Il giocatore, dopo la partenza di Zielinski, riporta a Napoli tanta qualità e sostanza.
I suoi grandi polmoni lo rendono presente ovunque nel campo, e qualora il tridente partenopeo necessiti di assistenza, è compito dello scozzese avanzare in posizione di numero 10 per aiutare a concludere l’azione, andando a comporre un temporaneo 4-2-3-1.
Molto bene dunque nella tattica il ruolo di McTominay. Non c’erano grossi dubbi del resto, Antonio Conte da sempre è un grandissimo estimatore di centrocampisti come lo scozzese, e insieme potrebbero fare grandi cose.
E nonostante la mediocrità generale della partita di ieri, è proprio da McTominay che si possono rilevare molti aspetti positivi.