Il Venezia fatica, un solo punto in Serie A ed una difesa più che insufficiente, si ripartirà quindi da Michael Svoboda, basterà l’austriaco per salvarsi?
Con le ultime due sconfitte, contro Milan e Torino, sommate al solo punto conquistato tra Lazio e Fiorentina, il Venezia di Esuebio Di Francesco sembra essere sprofondato in una profonda crisi.
In queste prime quattro uscite stagionali poi, i Leoni alati, hanno subito la bellezza di otto reti, riuscendo però a siglarne solamente una.
Goal subiti, che, per via di un reparto difensivo fuori forma e poco rinforzato rispetto alla passata stagione di Serie B, potrebbero continuare a ricevere.
Mister Di Fra dovrà quindi cambiare assetto, lavorare su alcune situazione che i veneti hanno sofferto molto in queste prime quattro uscire stagionali.
Per cambiare assetto occorre però partire quantomeno da un punto cardine, in grado di capire sin da subito i nuovi dettami tattici e guidare il reparto.
Punto cardine che il tecnico ex Roma potrebbe ritrovare in Michael Svoboda, centrale austriaco classe ’98.
Il centrale infatti, in forza al Venezia da oltre quattro stagioni, è stato forse l’unico giocatore dei veneti in grado di reggere il salto di categoria.
Michael potrebbe quindi essere il prescelto da Eusebio Di Francesco per guidare la rinnovata retroguardia veneziana, saprà dimostrarsi all’altezza dell’incarico?
Svoboda leader difensivo del Venezia?
Nonostante la poca tecnica individuale ed una agilità sicuramente limitata, vista anche la stazza di 195cm per 86kg, Michael Svoboda si è dimostrato uno dei giocatori più solidi di questo Venezia.
Già dalle ottime prestazioni nella serie cadetta di poteva evincere la grande abilità difensiva dell’austriaco, che ha saputo confermarsi, seppur non ad altissimi livelli, anche in Serie A.
Per migliorare il reparto quindi, ripartendo proprio dall’ex WSG Tirol, Mister Di Francesco dovrà capire gli errori fatti in questa parte iniziale di campionato.
Errori da attribuire specialmente ad una scarsa cura nei contrasti, fondamentale in cui l’austriaco invece eccelle, ma che tuttavia il resto della retroguardia non riesce a perfezionare.
Tre infatti i rigori procurati in soli quattro match, oltre ad una bassa propensione di vincita proprio sui contrasti, solo 16 a gara.
I veneti hanno inoltre faticato nei pressing e nella copertura difensiva, che hanno pagato subindo fin troppe infilate alle spalle.
Di Fra potrebbe quindi optare per un ulteriormente ripiegamento della difesa, ergendo al centro di essa proprio il gigante Svoboda, che su intercettazioni e contrasti aerei non pecca di certo.
Anche Michael però ha dei limiti come l’agilità e la velocità, evidenziati soprattutto però anche dal lavoro dei centrocampisti, che filtrando pochi palloni lasciano spesso il compagno in balia degli attaccanti.
E’ quindi chiare che il se4mplice gigante non basta ed il lavoro di gruppo potrebbe rivelarsi fondamentale, specialmente nel pressing e nella copertura sulla mediana, epicentro delle scorribande avversarie.
In quanto punto di partenza dunque, il solo austriaco potrebbe sì fare la differenza, tuttavia vanno migliorati i meccanismi di squadra, oltre a lavorare su alcune pecche individuali.
foto: Instagram Svoboda
