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Lazio, il Taty erede di Immobile: somiglianze e differenze

Lazio, il Taty per Immobile.

L’attaccante argentino sta cercando, in questa nuova annata, di raccogliere l’eredità del miglior realizzatore della storia della Lazio.

Il compito che, quando Ciro Immobile ha deciso di lasciare la Lazio dopo numerose stagioni e 207 reti messe a segno, aspettava il “Taty” Castellanos, era di quelli molto complicati, difficili da realizzare.

Il fardello lasciatogli in eredità dal centravanti campione d’Europa con l’Italia nel 2021 è sicuramente di quelli molto pesanti, visto che l’attaccante si è guadagnato lo scettro di miglior realizzatore della storia della Lazio, sorpassando dei mostri sacri come Piola e Signori.

Fare meglio, dunque, deve essere sembrato all’apparenza impossibile al giovane calciatore argentino, reduce da una stagione di alti e bassi, dovuti anche alla condivisione perpetua della titolarità proprio con lo stesso Immobile.

Con molta umiltà, però, Castellanos ha lavorato durante l’estate, sapendo che quest’anno molte delle responsabilità offensive, soprattutto quelle a livello realizzativo, sarebbero passate per i suoi piedi, essendo l’unica punta di ruolo a disposizione di Baroni.

I risultati delle prime giornate, nella quale la Lazio ha totalizzato sette punti, cadendo solo in casa della sorprendente Udinese di Runjaic’, sono stati ottimi per l’attaccante, il quale ha già totalizzato tre reti, quasi eguagliando il bottino della scorsa annata, quando si fermò alle sole quattro.

In una città come Roma, di conseguenza, dopo un avvio così brillante, i paragoni con il suo precursore si sono subito sprecati, tentando di capire chi sia realmente il più forte tra i due, nella speranza che l’allievo riesca, un giorno, a superare il maestro.

Le differenze fra i due nove della Lazio

Se, almeno per la nostra redazione, è impossibile, e anche abbastanza inutile, sbilanciarsi su chi sia realmente il più forte fra i due centravanti, riteniamo sia utile evidenziare quali siano le differenze fra questi due calciatori.

La prima, che può facilmente saltare all’occhio osservando solo le statistiche, è la maggiore predisposizione di Ciro verso la rete, qualità che gli ha permesso di scrivere numerosi record, conquistando anche una Scarpa d’Oro.

Il “Taty”, infatti, non è un goleador implacabile come il suo antecessore, ma è un attaccante che spesso si abbassa anche un po’ per costruire insieme alla squadra, evitando di rimanere necessariamente vicino all’area di rigore per tutta la partita.

Questa appena evidenziata è la seconda grande differenza fra i due profili: Immobile, nella stragrande maggioranza dei casi, è abbastanza sedentario in area di rigore, al contrario del collega che frequentemente si muove anche più lontano da essa.

L’ultima differenza che mi sento di sottolineare è la maggiore abitudine di Ciro, nonostante un fisico non imponente come quello di alcuni suoi colleghi, a combattere sui palloni aerei, tentando di trattenerli e di far salire la squadra.

Le somiglianze

Se è stato possibile identificare tre disuguaglianze fra i due calciatori, non è infattibile, a mio avviso, trovare anche le loro somiglianze, le quali sono anche superiori a livello numerico.

I due attaccanti, infatti, tendono più ad assomigliarsi che a differenziarsi l’uno dall’altra, a causa di alcune caratteristiche appartenenti a entrambi, che finiscono per accomunarli.

Il primo di questi connotati è sicuramente la massiva ricerca della profondità che i due giocatori compiono sempre quando sono in campo, mettendo in difficoltà il reparto difensivo che si trova a doverli marcare.

Questa abilità è aiutata anche dalla seconda grande somiglianza fra i due, ossia la velocità di cui dispongono, che gli permette di intrufolarsi alle spalle dei rocciosi difensori con la quale si scontrano spesso.

Un altro tratto molto simile è il grande amore che entrambi riservano ad un particolare assetto tattico, usato all’epoca da Simone Inzaghi ed ora da Marco Baroni.

Sia Ciro che il Taty, infatti, offrono le loro migliori prestazioni quando si trovano a dover ricoprire il ruolo di centravanti davanti ad un fantasista (Luis Alberto) o ad una seconda punta (Dia) pronti ad aiutarli e a rifornirli di palloni preziosi.

L’ultima grande caratteristica comune a tutti e due i calciatori è il grande tempismo in zona gol, sul quale Immobile ha basato un’intera carriera, riuscendo a siglare numerosissimi gol, e tramite cui anche Castellanos spera di ricavare le sue fortune.

Insomma, la Lazio, nonostante un cambiamento che ha travolto tutta Formello, ha deciso di affidarsi ad un centravanti che ricorda abbastanza il suo predecessore, il quale ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei tifosi biancocelesti.

L’argentino spera di riuscire a fare lo stesso, gol dopo gol, emozione dopo emozione, tentando di diventare il nuovo “Ciro”.

Foto: instagram personale Castellanos.

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