La Roma esonera De Rossi dopo soli 10 mesi: ripercorriamo il percorso di DDR sulla panchina dei giallorossi con i migliori highlights

Roma e De Rossi si separano: 10 mesi intensi

In questo momento della settimana le attenzioni se le sarebbe dovute prendere la nuova Champions League, invece, almeno in campo italiano, è la notizia riguardante l’esonero di De Rossi a prendersi le luci dei riflettori.

Arrivato a gennaio per sostituire un deludente Mourinho aveva saputo riprendersi con carisma una piazza ormai sciolta e scontenta, riportando quell’entusiasmo di cui i capitolini avevano estremamente bisogno.

Un buon cammino in Europa League e in Serie A gli valsero la riconferma in panchina anche per la stagione successiva con annesso rinnovo di contratto a tre milioni annui fino al 2027.

Un brutto inizio di stagione con soli tre punti in quattro giornate e prestazioni di basso livello hanno portato la dirigenza ad esonerarlo e virare su Juric come nuovo allenatore.

Il poco tempo a disposizione per dimostrare le proprie idee, un mercato concretizzato solo in extremis e una comunicazione poco chiara da parte della società sono tutti fattori che hanno lasciato amareggiati i tifosi, ignari del proprio futuro ma consapevoli di aver perso “l’Uomo di casa”.

De Rossi sulla panchina della Roma: top 5 dei migliori match

5. Roma 2 – 1 Verona: l’esordio di De Rossi da allenatore

La prima partita che vogliamo ricordare, seppur sul gradino più basso del podio perché si concretizza con una vittoria abbastanza agevole, è indubbiamente quella dell’esordio come mister della Roma.

De Rossi arrivava dall’esperienza alla Spal e si doveva prendere un carico importante: colmare il vuoto lasciato da Mou ricomponendo l’anima della sua ex-squadra per cui da calciatore sarebbe anche andato in guerra.

Proprio in quel 20 gennaio è sceso in campo con la stessa voglia e cattiveria che metteva ogni domenica in mezzo al campo solo qualche anno prima, andandosi a prendere subito una vittoria importante contro il Verona.

L’accoglienza e il supporto dei tifosi quel giorno allo stadio verranno per sempre ricordati come un enorme segno di riconoscimento per quella che rimarrà una leggenda del club in eterno.

4. Bayer Leverkusen 2 – 2 Roma: orgoglio alla De Rossi

Al quarto posto e non più in alto solo perché il risultato non bastò quella sera per qualificarsi, Bayer Leverkusen – Roma, gara di ritorno in semifinale di Europa League.

Capitolini che dovevano ribaltare il 2-0 subito a Roma all’andata contro i futuri campioni di Germania imbattuti fino a quel momento in stagione, sfida impossibile all’apparenza.

De Rossi, però, non si arrende e con un carattere sovrumano da parte dei suoi ragazzi pareggia i conti in meno di 70 minuti con la doppietta su rigore di Paredes.

La Roma ha un passo diverso e con uno Svilar sopra le righe sembra poter conquistare la qualificazione fin quando un episodio sfortunatissimo abbatte i giallorossi.

L’autogol rocambolesco di Mancini e il successivo pareggio al 97esimo di Stanisic spengono qualsiasi sogno passato per la mente dei tifosi romanisti.

Partita che comunque rimarrà nel cuore di tutti per approccio alla gara e uno spirito di squadra coinvolgente a livelli estremi trasmesso dall’allenatore ai propri giocatori.

3. Roma 1 – 0 Lazio: Roma giallorossa dopo 2 anni

Sul gradino più basso del podio è d’obbligo inserire la vittoria in campionato alla 31esima giornata contro la Lazio nella partita più sentita nella capitale: il Derby della capitale.

Giallorossi che non vincevano contro i biancocelesti da ben due anni e scontro ancora più acceso per consolidare un ipotetico piazzamento in Champions League.

La Roma disputa la sua classica partita marchiata DDR: gara di sacrificio, lottata su ogni pallone e con la cattiveria agonistica necessaria per una sfida del genere.

Angolo di Dybala e incornata di Mancini, altro marchio di fabbrica della Roma “derossiana“, che decide il match e concede i tre punti alla Roma con un quinto posto momentaneamente confermato ma poi non mantenuto alla fine del campionato.

2. Roma 4 – 0 Brighton: lezione di calcio a De Zerbi

Gara di andata degli ottavi di finale di Europa League, sfida tostissima contro il Brighton di mister De Zerbi che un anno prima aveva addirittura sfiorato il sogno di un piazzamento in Champions.

Squadra inglese ben collaudata, ricca di giocatori di classe e con un allenatore dal calcio propositivo che avrebbe potuto impensierire i giallorossi.

Ad aumentare lo spettacolo l’interessante sfida tra due mister italiani e giovanissimi in campo internazionale, destinati a ottime carriere come allenatori, dalle filosofie differenti ma con lo stesso desiderio di vittoria.

Quello imposto da De Rossi e i suoi ragazzi non è solo un risultato pesantissimo ma anche una prestazione eccellente giocata ai limiti della perfezione con successivi complimenti post-partita da parte del tecnico bresciano.

1. Roma 2 – 1 Milan: sogno europeo

Al primo posto non puo’ non esserci la vittoria ai quarti di finale di Europa League contro il Milan, all’Olimpico di fronte ai propri tifosi e decisiva per l’approdo in semifinale a mantenere vivo il sogno della coppa europea.

La Roma arrivava dall’1-0 di San Siro all’andata forte della vittoria conquistata con il gol di Mancini e molti si sarebbero aspettati una gara giocata in maniera speculativa e magari anche rivolta maggiormente alla cura della difesa.

Invece, De Rossi dimostra ancora una volta il suo coraggio e fa scendere i campi i suoi soldati con una mentalità da squadra che vuole ammazzare sin da subito il match, tanto da raggiungere il doppio vantaggio in soli 20 minuti.

Mancini si ripete e ne fa due tra andata e ritorno, poi al 22′ Dybala si inventa una magia degna del suo prestigio e il subito sul finale passa come inosservato inondato dalla gioia di tutti i romanisti di aver raggiunto la semifinale di Europa League.