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Inter, Inzaghi vuole la rivincita con Pep: il metodo anti-City

Inter, Inzaghi vuole la rivincita

Inter, è il giorno del debutto nella nuova Champions, obiettivo rivincita: Inzaghi prepara la strategia anti-City dopo la finale persa.

È il giorno del debutto, in serata l’Inter di Inzaghi sfiderà il Manchester City in trasferta, in una sorta di rivincita della finale di due anni fa.

Rispetto alla sfida di due anni fa, entrambe le squadre hanno avuto alcuni mutamenti negli interpreti e nel proprio modo di giocare.

Grazie anche ai nuovi innesti, l’Inter di Inzaghi è diventata una squadra ancora più fluida nell’interpretazione dei ruoli in campo, mentre Guardiola ha spinto ancora più in avanti la sua ricerca della creazione di una macchina tatticamente perfetta.

L’Etihad Stadium, allora, sarà teatro di un match in cui entrambe le squadre potranno valutare i risultati del proprio percorso.

Inter, Inzaghi vuole la rivincita: come battere il City di Pep?

La sconfitta in finale di Champions League 2023 contro il Manchester City è ancora una ferita aperta per Simone Inzaghi e per l’Inter.

Nonostante una prestazione coraggiosa ad Istanbul, i nerazzurri non sono riusciti a fermare la macchina perfetta di Pep Guardiola, uscendo sconfitti per 1-0 in quella che fu la partita più importante della stagione.

Ora, però, l’allenatore interista ha un obiettivo chiaro: imparare da quella delusione e preparare la squadra per una rivincita.

Per riuscire nell’impresa Simone Inzaghi avrà però bisogno dell’aiuto dei singoli: 3 in particolare potrebbero risultare determinati per l’economia del match.

In difesa sarà fondamentale la prestazione di Francesco Acerbi che avrà il compito non facile di fermare un Haaland che non è mai stato così forte, “perché mentalmente e fisicamente non è mai stato così bene” per dirla con le parole di Pep Guardiola

Nessuno mai in Premier era riuscito a segnare 9 gol dopo quattro sole giornate di campionato e stasera Erling può farla ancora più grossa: può toccare quota 100 reti con un club in 104 partite ufficiali.

Nel corpo a corpo Acerbi sente di poter dire la sua, sente di avere le armi per contrastarlo.

Guardiola, nel citare la forza dell’Inter, ieri in conferenza ha citato diversi nomi della squadra di Inzaghi, il primo è stato proprio quello del difensore nerazzurro.

Se c’è un momento in cui si vedrà la classe mescolata alla frequenza di gioco, sarà quando stasera si incroceranno Bernardo Silva e Mkhitaryan.

I due hanno compiti simili, ma svolgimenti diversi, dentro il gioco di City e Inter.

Per lui stasera il banco di prova è di quelli tosti: Inzaghi chiede di strappare il City lì in mezzo, Bernardo Silva permettendo.

Starà infine a Denzel limitare con la fisicità e con l’attenzione il genio a volte indecifrabile di Jack Grealish.

Inzaghi pensa a Dumfries in fascia perché è intenzione dell’Inter attaccare, da quel lato, non solo contenere.

A Monza l’olandese ha salvato il risultato ed è stato di fatto l’uomo più pericoloso dell’Inter.

Non ha un compito semplice, l’idea è quella di aiutarlo con i raddoppi di marcatura.

Inzaghi chiederà ai suoi di ribaltare velocemente l’azione, provando a trovare spazio allargando il campo.

Dumfries è l’uomo giusto per farlo. Se ci riuscirà, l’Inter avrà buone chance di spaventare il City.

Le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa pre-partita

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro il Manchester City, valida per la prima giornata della nuova competizione a girone unico parla così:
“Abbiamo un bell’esordio, sappiamo che è il nuovo format ed è più difficile. Al posto di sei partite ne dobbiamo preparare otto con otto avversari diversi. Sarà così per tutti, sappiamo che sarà una partita diversa rispetto alla finale. Le finali sono giocate con un po’ di freno. Dovremo fare una partita gigantesca, loro sono un’ottima squadra che gioca molto bene a calcio. Noi dovremo essere intensi, aggressivi e determinati”.

Su Lautaro Martinez: ” Lui è il nostro capitano, non ha segnato in queste partite ma non dimentichiamo che è arrivato con un mese di ritardo. Ha lavorato bene i dieci giorni prima di Genova, si è fermato prima del Lecce ed è andato in Nazionale dove ha giocato 90 minuti in entrambe le gare. Farà tanti gol, tornerà a segnare”.

Sulle possibilità dei nerazzurri di vincere la competizione: “Partiamo per vincere, ci piace questa mentalità. Vogliamo disputare più partite possibili, già domani sera partiamo con tutte le nostre forze per fare un grande esordio”.

Infine sul problema delle troppe partite giocate, sollevato dalla stella del City Rodri, Inzaghi dice: “Lo sappiamo che si gioca tanto e noi allenatori ne siamo al corrente. Io posso dire che preparare queste partite per un allenatore è bellissimo ed emozionante, sappiamo che le televisioni sono uno dei motivi per cui guadagniamo bene e stiamo bene, ci dobbiamo adeguare. Sappiamo di aver iniziato a luglio la preparazione e che finiremo la stagione a luglio inoltrato col mondiale per club. So che ci sono delle problematiche, però noi contiamo di andare fino in fondo. Dovrò alternare più giocatori possibili, oggi non ci sono Dimarco e Arnautovic, ma siamo abituati da due anni ad avere delle rotazioni talvolta limitate”.

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