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Champions, rigore negato a Morata: cosa cambia in Europa

In Champions League ieri sera hanno negato un rigore a Morata, anche se è risaputo che l’arbitraggio europeo è diverso.

Nella serata incolore del Milan, che rischia seriamente di vedere terminare il progetto tecnico di Fonseca dopo Domenica, c’è stato un episodio dubbio che ha lasciato discutere.

Il Milan non ha parlato di questo episodio perché dopo disfatte di questo tipo sarebbe stato controproducente farlo, ma fra i tifosi qualche polemica è nata.

Va subito precisato che questo episodio non è oggettivo e deve essere valutato discrezionalmente dall’arbitro di turno( quindi il Var non c’entra nulla).

Morata, era rigore?

Al minuto numero 58, in una delle pochissime incursioni in area del Liverpool, Morata va a contrasto con Gakpo e lamenta un possibile fallo di mano( che non è punibile) poi il calciatore cade dopo un pestone di Gakpo e l’arbitro fischia fallo di mano per il tocco di Morata in caduta.

Bisogna fare una premessa importante: questa è una cosiddetta “decisione di campo”. Qualunque decisione avesse preso l’ arbitro, il Var non sarebbe mai intervenuto dato che in questi casi chi è in campo decide.

In parole povere, se l’arbitro avesse fischiato rigore, il Var non sarebbe intervenuto per revocare la decisione presa in campo.

Detto ciò, molti hanno visto un fermo immagine con cui pensano che sia rigore. Invece, guardando in dinamica l’azione, la decisione più giusta è proprio quella di lasciare proseguire dato che non c’è intensità nel pestone ed inoltre ( anche se conta poco) non c’è intenzionalità, infine Morata si lascia cadere.

Cos’è lo step on foot?

Molte volte abbiamo sentito parlare di uno step on foot codificato dall’AIA, questo non rientra nei casi di step on foot oggettivamente punibili dal momento in cui il piede del difendente non si sovrappone a quello di Morata, motivo per cui non ha dato rigore.

Ciò detto, se l’arbitro avesse valutato che il pestone di Gakpo fosse stato ad alta intensità, allora avrebbe fischiato rigore e il Var non l’avrebbe richiamato proprio perché in questo episodio la protagonista è l’intensità, che può essere valutata solo dall’arbitro.

Infine, dobbiamo ricordarci che in Europa c’è sempre un metro di giudizio improntato sul lasciar correre, anche se in questo caso si fosse trattato di step on foot sarebbe stato rigore netto.

In generale, però, c’è una tendenza a lasciar correre sui cosiddetti “contrasti leggeri” che soprattutto Orsato ha cercato di trasportare anche in partite del campionato italiano, però su questo storicamente abbiamo un altro metro di giudizio.

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