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Empoli, imbattuto dopo 4 giornate: cosa ha cambiato D’Aversa

L’ex allenatore del Lecce sta compiendo un vero miracolo alla guida dell’Empoli, che, sotto la sua guida, ha conquistato sei preziosissimi punti.

L’obiettivo principale dell’Empoli della famiglia Corsi, dopo l’insperata salvezza dello scorso anno, raggiunta solo in extremis contro la Roma sfinita di DDR, era quello di bissare la permanenza in A, possibilmente in maniera più tranquilla.

E’ risaputo che, per delle squadre piccole e poco ambiziose come gli azzurri, è importante iniziare il proprio percorso contro delle compagini alla portata, in modo da poter iniziare una fase di rodaggio utile ad amalgamare tutti i pezzi nuovi della rosa.

I toscani, nonostante le più vive speranze, non sono stati fortunati con il calendario, visto che, nelle prime quattro giornate, l’algoritmo della Serie A stabilì che avrebbero dovuto affrontare tre delle otto società partecipanti ad una competizione europea, ossia Roma, Bologna e Juventus.

Svelato quale sarebbe stato il proprio cammino in queste settimane, dunque, i tifosi dell’Empoli si erano rassegnati a vedersi fin da subito nelle parti basse della classifica, lì dove si è sempre in bilico fra l’affogare e il sopravvivere.

In pochi, nemmeno i più ottimisti, infatti, avrebbero pensato di guadagnare più di 2 o 3 punti entro i primi quattro fine settimana di campionato, consci di trovarsi ad affrontare delle compagini molto più attrezzate della loro.

Contro tutti e contro tutto, dunque, Roberto D’Aversa ha intrapreso il proprio lavoro, iniziando a lavorare con una rosa a lui sconosciuta e dalle poche pretese, già pronta a puntare tutto sulla grinta e sulla tenacia per raggiungere l’obiettivo stagionale.

L’ex Lecce, evidentemente, non aveva lo stesso piano dei suoi calciatori…

Il nuovo Empoli di D’Aversa

La nuova squadra pensata da Roberto, rispetto a quella forzatamente difensivista messa in piedi da Davide Nicola nel finale dello scorso anno, punta su uno stile di gioco decisamente diverso, molto più offensivo e dinamico.

Rispetto alla stagione scorsa, infatti, l’Empoli appare molto più propositivo nella fase di possesso, quando può innescare i due fantasisti posizionati dietro alla punta, ossia i bravi ed agili Esposito, Maleh, Solbakken o Fazzini, a seconda delle scelte del tecnico.

L’ultimo, in particolare, ha mostrato delle doti molto interessanti in questo avvio di campionato, così luminose da attirare l’attenzione anche di Luciano Spalletti, già espressosi in maniera molto positiva riguardo al suo possibile nuovo trequartista.

Ovviamente, però, Jacopo non avrebbe potuto esprimere il suo talento e la sua qualità se non fosse stato messo in grado dalla propria squadra di fare ciò.

Il 3-4-2-1 di D’Aversa, infatti, simile a quello proposto a Udine da Kosta Runjaic’, esalta perfettamente le qualità del ragazzo italiano, che, a differenza del bianconero Thauvin, tende ad abbassarsi maggiormente, anche a causa del suo passato da centrocampista.

Da quella posizione, protetto dai mediani Henderson e Grassi, Fazzini è libero di innescare la manovra offensiva empolese, ma, in situazione di contropiede, è anche prontissimo a lanciarsi in una galoppata centrale, come una di quelle viste spesso all’Olimpico contro la Roma.

Insomma, un vero e proprio piccolo diamante, messo in luce dalla sua squadra, che ha bisogno del suo talento offensivo.

La marcia fin ora…e d’ora in poi

Il cammino dell’Empoli in questa Serie A 2024/25 è iniziato con un tranquillo pareggio a reti bianche contro il Monza di Nesta, apparso in grande difficoltà contro gli azzurri.

Nonostante la bella prestazione, però, tutti davano per spacciati gli agnellini toscani nel Colosseo giallorosso del 25 agosto, tre giorni dopo la decisione di Dybala di rimanere nella Capitale.

Gli empolesi, dal canto loro, hanno zittito i quattro muri di folla che li circondavano, spegnendo la festa giallorossa con un secco 2 a 0, diventato poi 2 a 1 nel finale grazie alla rete del romanista Shomurodov.

Galvanizzati dallo splendido successo, i ragazzi di D’Aversa hanno poi fermato il Bologna, con la seconda rete consecutiva dello scatenato Gyasi, e la Juventus di Thiago, finalmente completa di tutti i nuovi acquisti.

Quattro grandi gare, dunque, per gli azzurri, che, concluso questo primo tour de force, si apprestano ad affrontarne un altro.

Dopo la trasferta di Cagliari del prossimo weekend, infatti, i toscani sono attesi dalla Lazio, dall’Inter e dal Napoli, tre delle più importanti e forti compagini del campionato.

Serviranno, di conseguenza, altre grandi prestazioni all’Empoli di Roberto D’Aversa, che ha dimostrato di non temere alcun avversario, nemmeno se quest’ultimo ha un fatturato dieci volte superiore al suo.

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