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Roma, Dybala e Soule mettono in panchina Dovbyk: cosa cambia

Dopo un inizio difficile, De Rossi reinventa la formazione della Roma lasciando in panchina Dovbyk ma con Soule e Dybala titolari.

La Roma viene da un inizio di campionato difficilissimo comprendente un pareggio a Cagliari per 0-0, una sconfitta in casa contro l’Empoli ed infine un pareggio 0-0 in casa della Juve.

Adesso i giallorossi guidati da Daniele De Rossi saranno di scena in quel di Genova, a Marassi proprio per sfidare il grifone di Gilardino.

La partita non si preannuncia semplice affatto, ma i giallorossi devono assolutamente vincere per non complicarsi un percorso Champions già notevolmente in salita dopo le prime tre partite.

Roma, Dovbyk fuori

La Roma nelle prime tre giornate ha deluso in quasi tutti gli aspetti, ma in particolar modo una delle delusioni più grandi riguarda proprio Dovbyk.

Dopo un’annata da sogno con il Girona, culminata con la qualificazione in Champions League, la Roma si era assicurata un grande attaccante, osannato dai tifosi; ma che al momento non sta ripagando le attese non solo per sue colpe.

C’è da dire che quando la squadra non gira, solo un fuoriclasse riuscirebbe a sopperire alla mancanza della squadra intera, proprio per questo bisogna aspettare che la Roma cominci ad ingranare prima di esprimere giudizi sull’ucraino.

Il problema con Dovbyk riguarda l’uso che ne fa De Rossi, l’anno scorso col Girona era il vero e proprio fulcro di gioco, toccava una quantità infinitamente alta di palloni a partita, ora invece i suoi tocchi si possono contare sulle dita di una mano.

Per quanto visto col Girona, è altamente probabile che anche con la Roma Dovbyk ci possa far vedere sprazzi della sua classe, ma per farlo dovrà essere aiutato da compagni e mister oltre a doverci mettere sicuramente del suo.

Roma, ecco Soule e Dybala

Per quanto riguarda Soule e Dybala, invece, i due si che possono caricarsi la squadra sulle spalle a forza di grandi giocate individuali.

Infatti i due argentini ex Juve possiedono l’enorme classe palla al piede per creare spazi e opportunità quando non ci sono.

Dybala è capace di riaprire partite chiuse da solo con dei suoi colpi da fuori area calciati col righello, mentre Soule con la sua esplosività ha le capacità di entrare in area per piazzare il pallone alle spalle del portiere.

Insomma, a differenza di Dovbyk, questi due giocatori sono molto più “solitari” nel gioco rispetto all’attaccante ex Girona. Questo non è assolutamente un male, soprattutto quando in condizioni di difficoltà la squadra non è coesa ed allora si può affidare alle gesta di Paulo Dybala o di Matias Soule.

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