Thiago Motta – Juve: ecco le probabili tattiche e i prototipi di giocatori che Thiago Motta adotterà sulla panchina dei bianconeri.

Martedì 12 giugno è stato finalmente ufficializzato Thiago Motta come nuovo allenatore della Juventus, con un contratto fino a giugno 2027 e un ingaggio pari a 3.5 milioni all’anno più eventuali bonus.

Non ci resta che vedere tutte le tattiche che il mister italo-brasiliano potrebbe importare in quel di Torino e quali prototipi di calciatori potrebbero risultare utili in ottica calciomercato per il nuovo ciclo bianconero.

Quali sistemi di gioco adotterà Thiago Motta per la sua Juve?

Come abbiamo già visto a Bologna il modulo principiale di mister Thiago Motta è il 4-3-3 di contenimento, ma, data la presenza di molti trequartisti nella rosa juventina, potrebbe preferire un 4-2-3-1.

La sua filosofia di gioco è quella di attirare la pressione dell’avversario, per poi svuotare la parte centrale del campo e sviluppare la manovra lateralmente innescando il movimento di ali e trequartisti grazie al gioco creato dalla punta.

Una volta persa palla invece viene applicato un pressing atto a soffocare la prima manovra di costruzione avversaria, con l’obiettivo di chiudere ogni spazio all’avversario creando densità nella retroguardia.

Fase di costruzione:

La fase di costruzione si sviluppa dal basso, sfruttando il fraseggio fra difensori e portiere, ruolo nel quale la Juve si starebbe muovendo per Di Gregorio, molto bravo anche nel gioco coi piedi.

Il palleggio nella prima parte di campo è fondamentale, infatti, l’anno scorso il Bologna è stata la squadra con più tocchi nella propria trequarti.

Una volta “stanato” l’avversario, le squadre di Motta attaccano lo spazio lasciato libero, creando superiorità numerica a centrocampo grazie all’inserimento di un difensore.

I terzini invece rimangono più bloccati, stringendosi e rimanendo in copertura preventiva per coprire lo spazio lasciato libero dal difensore.

Fase offensiva:

Una volta portato il pallone nella trequarti avversaria, le squadre di Motta puntano a creare spazi sulle fasce, facendo sovrapporre centrocampisti ed esterni.

La punta deve invece creare gioco al centro del campo, permettendo agli esterni di aggredire lo spazio creatosi sulle fasce e servendogli poi il pallone.

Gli esterni avranno il compito di mettere la palla a rimorchio al centro dell’area, per sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti o la fisicità della punta che avranno il compito di finalizzare.

Fase difensiva:

Quando è invece il momento dell’avversario di costruire la propria manovra, gli attaccanti bianconeri potrebbero marcare a uomo i difensori avversari, costringendoli a lanciare lungo.

Inoltre la squadra dovrà muoversi in blocco, chiudendo ogni singolo spazio all’avversario, pressando alto con lo scopo di riconquistare il pallone.

I difensori poi adotteranno il riferimento uomo, asfissiando gli attaccanti avversari per non permettergli di attaccare la profondità.

Quali sono i prototipi di calciatori adatti alla Juve di Motta?

Senza dubbio il difensore tipo di Thiago Motta deve essere molto bravo tecnicamente ed avere un’ottima visione di gioco, oltre ad essere alto e massiccio.

Tutte queste caratteristiche descrivono alla perfezione Riccardo Calafiori, infatti il classe 2002 ha disputato la sua miglior stagione proprio sotto la guida dell’ex Inter e PSG.

C’è da parlare anche della mezz’ala che affiancherà Locatelli, infatti dovrà avere ottime tempistiche di gioco e saper sfruttare ogni tipo di occasione creatagli dai compagni, come un tiro dalla distanza o un’incursione in area.

Come ultimo invece approfondiamo il profilo dell’attaccante perfetto di Thiago Motta, che oltre ad essere massiccio deve avere anche delle ottime componenti tecniche ed una spiccata agilità.