Pecchia, l’uomo in più del Parma: tutti i dettagli sul gioco dei crociati e sulla storica promozione in Serie A.

Una delle sorprese di quest’avvio del massimo campionato italiano è il Parma di Fabio Pecchia.

Pareggio con la Fiorentina, vittoria con il Milan e sconfitta al Maradona contro il Napoli, questo il cammino dei crociati che avrebbero potuto anche fare più punti considerando la rimonta subita nei minuti finali per mano dei partenopei. 

I crociati si stanno rivelando una squadra arcigna da affrontare per le avversarie, interpretando un calcio fatto di pressing alto, attese e contropiedi fulminei.

Gran parte dei meriti dell’ottimo gioco messo in mostra dal Parma vanno a Fabio Pecchia, l’uomo che ha condotto la squadra dalla serie B alla A.

Dalla B alla A, l’irresistibile cammino del Parma

Lo scorso anno il Parma di Fabio Pecchia ha finalmente festeggiato l’approdo in Serie A.

Traguardo meritatissimo considerando la bella stagione giocata dai gialloblù, che hanno dominato il torneo cadetto.

La squadra crociata è stata in testa alla classifica praticamente da inizio stagione, senza però acquisire un vantaggio enorme, ma rimanendo saldamente in prima posizione.

Come spesso succede quando si gioca un torneo di calcio i valori della squadra più forte vengono fuori, ed il Parma di Fabio Pecchia è stata in assoluto la squadra più forte dello scorso campionato di serie B.

Per mister Pecchia quella avvenuta lo scorso anno è la terza promozione dalla Serie B alla Serie A.

In precedenza, il tecnico di Formia aveva ottenuto la promozione dalla cadetteria al massimo campionato in altre due occasioni: nel 16/17 con il Verona, e poi nella stagione 21/22 con la Cremonese.

Nella prima occasione coi veneti era poi rimasto anche in Serie A, retrocedendo immediatamente.

Dopo la promozione coi grigiorossi, Pecchia ha invece deciso di andare a Parma. 

Dopo il primo tentativo fallito, due anni fa ai playoff lo scorso anno Pecchia non ha fallito.

Analisi tattica: ecco come gioca il Parma di Fabio Pecchia

Per il cammino fatto lo scorso anno in B il Parma deve tanto alla bravura ed alla competenza di Fabio Pecchia.

Non è un caso se il Parma abbia deciso di confermarlo anche per guidare la squadra in Serie A. 

L’allenatore dei gialloblù è riuscito a cambiare la mentalità dei suoi ragazzi, che adesso giocano sempre per vincere come si evince anche dalle prime partite disputate nel massimo campionato italiano.

Fabio Pecchia ha un’identità di gioco ben precisa, che si ritrova principalmente nell’utilizzo del 4-2-3-1 come modulo di gioco.

Grande importanza hanno la mediana e le ali d’attacco, che dialogando al meglio riescono a creare interessanti trame di gioco offensive per far male all’avversario.

In questo senso i giocatori attaccano utilizzando molto lo spazio della prima punta.

Considerando tale osservazione non è difficile allora rintracciare gli elementi chiave del gioco di Fabio Pecchia.

A livello difensivo, il Parma si è comportato bene in Serie B la scorsa stagione, seppur non registrando la miglior difesa. 

Della retroguardia di Pecchia le due colonne portanti sono Alessandro Circati e Botond Balogh.

Come detto, però, il cuore pulsante del gioco di Pecchia si ritrova tra centrocampo e trequarti, dove la zona di rifinitura diventa terreno fertile per inventare e stupire.

Grande importanza nel gioco di Pecchia è ricoperta da Adrian Bernabè.

Il centrocampista spagnolo classe 2001 è tra i più grandi artefici della promozione del Parma.

Ottime doti di inserimento e un gran sinistro da fuori lo hanno reso uno degli elementi più attesi in Serie A con le sue 32 presenze condite da 8 gol e 4 assist.

Come si può facilmente intuire da quanto detto finora, i “ducali” hanno nella lateralità e nell’ampiezza del proprio gioco le principali soluzioni offensive.

Non a caso, in questa prima parte della stagione i miglior realizzatori del Parma la scorsa stagione sono stati i due esterni d’attacco.

Dennis Man è il giocatore chiave dell’attacco gialloblù. 

Già due volte a segno in serie A, lo scorso hanno il romeno ha registrato 30 presenze in serie cadetta con 11 reti, 6 assist realizzati e tante giocate che hanno permesso al Parma di raggiungere una promozione tranquilla.