La Fiorentina ha un nuovo perno difensivo, non più Milenkovic, ma un altro balcanico, ora c’è Marin Pongracic, quali sono le differenze?

Sono passati quasi cinque mesi dalla fine della stagione 2023/24 di Serie A, nel frattempo abbiamo potuto assistere ad Euro2024 ed alla Copa america, oltre al quotidiano calciomercato.

Alla fine di questo periodo però, ci ritroviamo una Serie A completamente diversa, piena di stravolgimenti in termini di rosa e cambi societari.

La maggior parte delle squadre è stata stravolta, dalle big alle pretendenti per la salvezza, tutti hanno attuato dei cambi.

Cambi che si sono visti soprattutto a Firenze, con la Fiorentina che, sostituendo l’allenatore, ha stravolto completamente il lavoro triennale svolto dal tecnico precedente. Vincenzo Italiano.

Infatti, con l’avvento di Raffaele Palladino ed il suo 3-4-2-1, i giocatori, gli schemi di base e la filosofia di gioco sono stati completamente rivoluzionati.

Anche, e soprattutto, la rosa ha subito dei forti cambiamenti, centrocampo e trequarti rinnovati ed una punta dalle caratteristiche opposte rispetto a quella precedente.

Anche in difesa c’è qualcosa di nuovo, ma che al contempo sembra essere familiare, sia ai tifosi viola che agli appassionati di calcio.

Infatti ora, il centrale difensivo di riferimento non è più Nikola Milenković, anch’esso vittima dello stravolgimento di Palladino, ma Marin Pongracic.

Il primo, ceduto questo luglio, al Nottingham Forest per 15 milioni, il secondo, arrivato, sempre in questa finestra di mercato, dal Lecce, sempre per la stessa cifra.

I due sembrano assomigliarsi molto, dal fatto di essere balcanici, all’incredibile fisicità ed altezza, circa 195cm per 92kg.

Anche in campo la somiglianza sembra essere evidente, ma allora perché cambiare?

Fiorentina, Pongracic o Milenkovic?

Somiglianze:

I due, come già anticipato, oltre all’aspetto fisico ed alle origini, mostrano delle similitudini anche a livello di caratteristiche di gioco e capacità.

A partire dalle statistiche dell’ultima stagione, trascorsa da entrambi in Serie A, chi con la Fiorentina e chi con il Lecce.

I due hanno terminato l’annata senza alcuna contribuzione a rete, il serbo totalizzando una media di 74′ minuti a partita ed il croato 89′.

Condividono percentuali simili a livello di passaggi lunghi precisi, 52% e 56%, tentando zero cross e creando una grande occasione da rete a testa.

Il croato però, forse grazie al maggior minutaggio, ha collezionato 1,16 goal attesi, sprecando due occasioni da rete, mentre il serbo solo 0,4 sprecandone soltanto una.

Caratteristiche offensive e tecniche piuttosto simili, che nutrono qualche differenza dovuta forse al diverso minutaggio.

In difesa poi, alcune statistiche sono molto simili, come il numero di contrasti riusciti a partita, i dribbling subiti, i contrasti a terra vinti e i tiri bloccati.

Finiamo poi con le Heatmap, che mostrano le zone di campo più frequentate dai giocatori durante un match.

Entrambi giocatori hanno presenziato maggiormente nella zona centrale della propria metà campo, per poi spostarsi sul centro-destra in fase offensiva.

Differenze:

La maggior parte delle differenze poi, seppur inaspettatamente, si nota in fase difensiva.

Dove l’ex Fiorentina ha vinto i contrasti aerei ben il 79% delle volte, mentre l’ex Lecce il 62%.

Il croato poi, a livello di dribbling riusciti è superiore rispetto al serbo, il primo 79% il secondo 67%, per altro tentandone di meno.

I possessi persi poi, seppur non troppo differenti, non coincidono, con l’attuale Nottingham che ne ha persi “solamente” a match, e l’attuale viola ben 8,7, nonostante il maggior minutaggio.

La disciplina poi è totalmente opposta, con Milenkovic che ha totalizzato meno di un fallo a partita e quattro ammonizioni, mentre Pongracic quasi due a match, otto ammonizioni, ed un rosso.

In sostanza però, i due sono giocatori piuttosto simili, con Nikola più solido difensivamente e Marin più incisivo in fase di spinta.

Foto: Pongracic