Tutti i giorni news reali sul calcio
CalcioSport newsletter
Rimani aggiornato su tutte le novità della tua squadra
menù
Cerca
Close this search box.

Atalanta, Gasperini tra i migliori d’Europa: dai fallimenti a Dublino

gasp tra i migliori dopo la vittoria di dublino

Gasperini nominato tra i migliori tecnici dell’anno. La vittoria di Dublino è stata il sacramento di anni di lavoro e crescita con l’Atalanta.

Gasperini nella lista dei migliori tecnici

Insieme ai 30 candidati al pallone d’oro 2024, è stata diramata anche la lista dei migliori 6 allenatori dell’anno.

In questa lista figurano mostri sacri del calcio mondiale, come Pep Guardiola e Carlo Ancelotti.

C’è anche un po’ di Italia in questa lista, grazie alla candidatura di Gian Piero Gasperini. Il suo percorso con l’Atalanta ha dato tanto al calcio, sia dal punto di vista del gioco, sia dal punto di vista societario.

Negli ultimi otto anni infatti ha continuamente rivoluzionato la dea, trasformandola da modesta squadra provinciale a una delle migliori realtà italiane, ed europee.

Un processo di crescita costante nel tempo, che ha permesso all’Atalanta di raggiungere stabilmente i piani alti della Serie A e conseguente partecipazione europea.

Ed è proprio grazie al cammino europeo della stagione 23/24, culminato nella finale di Dublino contro il Bayer Leverkusen per aggiudicarsi l’Europa League, che il Gasp ha ottenuto la nomination come possibile miglior allenatore.

In lista con lui ci sono:

  • Carlo Ancelotti (Real Madrid)
  • Josep Guardiola (Manchester City)
  • Xabi Alonso (Bayer Leverkusen)
  • Lionel Scaloni (argentina)
  • Luis De La Fuente (Spagna)

Dublino, riconoscimento di un lavoro durato otto anni

La vittoria dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen, fino ad allora imbattuto, ha scritto la storia.

Non solo l’Atalanta è stata la prima italiana a vincere la seconda coppa europea per importanza, ma ce l’ha fatta alla sua prima finale.

Quella di Dublino infatti è stata per l’Atalanta la prima finale europea nei suoi 116 anni di storia.

Storia che è cambiata radicalmente negli ultimi 8 anni, da quando, nella stagione 2016/2017 arrivò in panchina Gasperini.

In questi 8 anni Gasperini ha reso una squadra da bassa classifica, il cui unico obiettivo era quello di non retrocedere in B, una delle migliori realtà italiane. Infatti da qualche tempo l’Atalanta è stabile ai piani alti della classifica di Serie A.

Il tecnico ci è riuscito facendo giocare l’Atalanta sempre in maniera coraggiosa, moderna, con principi di gioco che oggi, anche grazie alla sua influenza, vengono utilizzati da molti allenatori, in Serie A e all’estero.

Nel 2020 Gasperini parlò della sua Atalanta come “una delle squadre più divertenti al mondo”.

Oggi quella squadra risulta molto diversa, probabilmente meno entusiasmante, ma la bravura del Gasp è stata proprio quella di riuscire ad aggiornarsi, di cambiare lui e la squadra e di riuscire a valorizzare i nuovi calciatori, inserendoli con successo nel sistema Atalanta.

Esempio lampante è Lookman, uomo partita della finale grazie alla sua tripletta, arrivato da perfetto sconosciuto un anno prima e che ha saputo imporsi e trascinare i nerazzurri di Bergamo alla vittoria della coppa.

Dai piani bassi alla vittoria di Dublino

Quando Gasperini arrivò a Bergamo, l’Atalanta aveva concluso il campionato al tredicesimo posto. Prima ancora, nella stagione 2014/2015, era arrivata diciassettesima; con quattro punti in meno, sarebbe retrocessa in Serie B.

Gasperini veniva da tre anni positivi al Genoa, squadra in cui tornò dopo averla lasciata nel 2011, quando passò all’Inter. L’esperienza interista fu negativa e anche molto breve. Perse quattro partite su cinque e venne esonerato dopo soli 73 giorni.

Anche all’Atalanta partì molto male, perché in campionato perse, ancora, quattro delle prime cinque partite.

Dopo la sconfitta contro il Palermo alla quinta giornata di Serie A si parlò di esonero. La dirigenza decise però di confermarlo, e da quel momento la squadra cambiò completamente. Vinse infatti otto delle successive nove partite, tra cui quelle contro Napoli, Inter e Roma.

Alla fine del campionato 2016-2017, a sorpresa, l’Atalanta arrivò quarta, il miglior piazzamento della sua storia.

Specie dopo aver perso le prime partite, Gasperini scelse di dare fiducia a diversi giocatori cresciuti nell’Atalanta, storicamente uno dei migliori settori giovanili d’Italia.

Mattia Caldara, Andrea Conti e Roberto Gagliardini, e ad altri calciatori giovani e fino a quel momento semisconosciuti come Leonardo Spinazzola, Franck Kessié e Andrea Petagna portarono l’Atalanta a quello storico risultato.

Esordì anche il difensore Alessandro Bastoni, allora 17enne, oggi titolare dell’Inter e della nazionale italiana, considerato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

Questa valorizzazione ha permesso all’Atalanta di essere una partecipante stabile della Champion’s League.

Gli ulteriori ricavi della coppa hanno permesso sempre più investimenti, lasciando anche un certo margine per vere e proprie scommesse, finora sempre vinte.

Quest’anno l’Atalanta di Gasperini si è superata ancora una volta, eliminando avversarie forti e preparate come lo Sporting Lisbona, il Marsiglia e il Liverpool.

La vittoria della coppa è stato il naturale compimento di un processo di crescita totale e positivo.

Modello virtuoso

Molti giocatori nell’arco delle stagioni sono passati in squadre più ricche, avviando un meccanismo virtuoso che l’Atalanta non ha mai smesso di alimentare in questi anni.

Acquistare a basso prezzo calciatori giovani e poco noti (o farli crescere direttamente nelle sue giovanili), metterli in un contesto che permetta loro di eccellere, e poi venderli per cifre molto più alte.

L’Atalanta ha ottenuto risultati eccezionali rimanendo una delle poche squadre di Serie A e non solo finanziariamente sostenibili, con i conti a posto.

Già nel 2017 il lavoro di Gasperini e la gestione della famiglia Percassi (proprietaria del club fino al 2022, e ancora azionista di minoranza dopo l’acquisto di un gruppo statunitense) erano considerati un esempio in Serie A.

Dall’arrivo dei Percassi, nel 2010, l’Atalanta ha incassato oltre 500 milioni di euro di plusvalenze, cioè la differenza tra i soldi ottenuti dalla cessione di un giocatore e quelli spesi per il suo acquisto.

Oltre al player trading, la pratica di sostenersi economicamente con le cessioni dei calciatori, l’Atalanta ha acquistato lo stadio Atleti Azzurri d’Italia, oggi denominato Gewiss Stadium (per ragioni di sponsorizzazione) e sta venendo restaurato un settore alla volta.

In Serie A sono poche le squadre proprietarie del loro stadio (Juventus, Udinese, Sassuolo, Frosinone), le altre sono tutte in affitto.

In Europa ci sono molte dimostrazioni del fatto che avere lo stadio di proprietà permette di guadagnare molto di più, perché i ricavi delle partite e altri eventi organizzati allo stadio vanno direttamente alla società proprietaria.

Questi anni di buona gestione societaria e di valorizzazione di gioco e calciatori, culminati nella vitoria di Dublino, hanno reso l’Atalanta un modello e Gasperini un allenatore riconosciuto, al punto da renderlo uno dei migliori allenatori dell’anno.

Rimani Connesso

Serie A nel cuore

Scegli la tua squadra del cuore e ricevi settimanalmente le news più importanti del tuo club!

Serie A nel cuore

Scegli la tua squadra del cuore e ricevi settimanalmente le news più importanti del tuo club!

Collabora con noi

Vuoi scrivere per CalcioSport.com ?

Compila i campi qui sotto e verrai contattato. 

Carica il tuo Curriculum VItae
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore