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Spalletti, Europei: “Ho passato un’estate bruttissima. Mi sento…”

Spalletti si presenta in conferenza stampa prima del ritiro con l'Italia.

Settembre è tornato, e con lui, come ogni anno, la pausa nazionali, l’Italia cerca il riscatto e Spalletti si presenta così davanti ai microfoni:

“L’estate sta finendo e un anno se ne va”, così cantavano i Righeira, storico duo musicale italiano, nel 1985, proprio mentre settembre era alle porte.

Ben 39 anni dopo ci ritroviamo ancora lì, con settembre ormai iniziato e il ritornello di questa canzone che rimbomba nelle orecchie, come una sorta di allarme che ci avvisa dell’imminente ritorno autunnale.

Ai calciofili invece, per pensare alla fine del periodo estivo, bastano solo due parole: “pausa – nazionali”.

Questo binomio infatti, quando viene pronunciato poco dopo l’inizio della nuova stagione, assume tutt’altro significato, più profondo, più spiacevole.

I calciatori torneranno quindi nei propri paesi per disputare qualche amichevole, gara di Nations League, o un incontro valido per una qualificazione mondiale o europea.

Noi invece torneremo alla fase di tre mesi precedenti, senza campionato, ma con la nostra Nazionale Italiana da sostenere.

Gli azzurri cercheranno di dare un segnale dopo la brutta caduta ad Euro 2024, e Spalletti conferma il tutto in conferenza stampa, ecco le sue parole:

La conferenza stampa di Spalletti:

Il CT dell’Italia, Luciano Spalletti, si è presentato a Coverciano per la solita conferenza stampa all’inizio del raduno con la nazionale, prima del match di Nations League che ci vedrà affrontare la Francia.

Dopo i circa dieci minuti di intervista a Gravina, presidente della FIGC, ecco presentarsi ai microfoni per la prima volta dopo Euro 2024, proprio l‘ex tecnico del Napoli.

Riguardo Euro2024:

Giornalista: “Cosa è successo agli Europei e come si ripartirà?”

“Ho passato una bruttissima estate, pensavo sempre a cosa era successo. Le partite con Svizzera e Spagna sono state molto brutte, seppur con molti meriti da parte degli altri.

In quelle circostanze siamo stati arrendevoli, non abbiamo onorato la nostra storia. Mi sento responsabile di quello che è successo al 100%.

I giocatori sono sollevati da questa responsabilità e ho detto loro di aver messo troppa pressione.

Devo vedere cosa cambiare, devo essere il primo a credere che si abbia una forza differente, il primo a non arrendersi davanti alle difficoltà”

Giornalista: “Cosa le ha dato più fastidio negli ultimi Europei?

“La prestazione con la Svizzera, tutto il resto fa parte del gioco. Non ho memoria di una mia squadra che non abbia lottato, in trent’anni di carriera non era mai accaduto.

Da interni dobbiamo essere obiettivi, spero che anche i calciatori abbiano avuto il malessere che ho avuto io.

Quest’estate sono stato tre giorni a Ponza e poi basta, mi infastidisce aver fatto vivere un momento come quello della partita della Svizzera agli italiani

Giornalista: “Cos’è mancato alla sua Italia agli Europei? 

“La condizione fisica, già dalla prima partita nella velocità media facevamo meno metri degli altri, se la palla la tengono gli altri, le difficoltà fisiche vengono messe in risalto.

A rincorrere l’altro si fa sempre più fatica rispetto a chi comanda il gioco, e noi la palla l’abbiamo tenuta poco.

Complessivamente l’oggetto della discussione è quello, mancavano voglia e determinazione, e con la Svizzera questo è saltato agli occhi di tutti”.

La nuova Italia:

Giornalista: “C’è un gruppo diverso rispetto a quest’estate. Non c’è Chiesa per esempio e ritorna Tonali…”

“Bisogna trovare qualcosa di nuovo, con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. L’idea era di portarlo senza fargli giocare queste partite.

Lui ha parlato con la sua società, ma ha bisogno di allenamenti duri per abituarsi a nuovi ritmi e metodi di lavoro, è stata la scelta giusta.

Tonali ha fatto tutta la preparazione, il ragazzo ha riflettuto molto su quanto accaduto ed è uno di quelli con cui ho parlato di più, per questo l’ho riportato subito”

Giornalista: “Come giocherà l’Italia in futuro? Cambierà qualcosa a livello tattico?”

“L’Italia d’ora in avanti giocherà sempre a tre in difesa, non voglio ingabbiare il talento dei miei giocatori, voglio che si sentano liberi.

Ci saranno degli accorgimenti tattici che però dovranno essere assorbiti in un periodo più lungo”

Giornalista: “Non ha convocato molti giocatori…”

“Ho chiamato 23 giocatori per allenare meglio la squadra. Non voglio gente stressata o scontenta per i pochi minuti in allenamento.

Voglio che tutti si sentano dentro al progetto di queste due partite. Li voglio tutti molto interessati alla causa”

Giornalista: “C’è voglia di costruire un gruppo nuovo?”

“Voglio creare un gruppo e dare la possibilità a dei calciatori forti di mettere in evidenza i loro valori, far emergere le loro giocate ancora nascoste, che non hanno ancora fatto vedere.

Le porte non sono mai chiuse per nessuno, ma voglio concedere queste prove ai ragazzi più giovani e dar loro respiro.

Ci deve essere in loro una voglia straordinaria di portare a casa anche solo una rimessa laterale in più.”

Giornalista: “Barella e Bastoni come stanno?”

Aspetto Barella per la prossima convocazione, si opererà durante questa sosta, Bastoni invece pensa di poter recuperare velocemente, vedremo…”

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