Alla scoperta di Saúl Coco, il difensore del Torino rivelazione di questa prima parte di stagione che fa sognare i granata.

Tre giornate sono ancora troppo poche per fare anche dei mini bilanci.

Se da una parte sembra essere iniziato il duello, quasi prevedibile, in vetta tra Inter e Juventus, c’è chi ha stupito tutti in questo avvio di campionato.

In testa alla classifica, insieme alle due big, c’è anche il Torino a sette punti.

Pareggio con il Milan, vittorie con Atalanta e Venezia, questo il cammino del Toro.

Granata che avrebbero potuto anche fare bottino pieno considerando la rimonta subita nei minuti finali a San Siro. 

Sicuramente il calendario sulla carta poteva far presupporre tutto un altro avvio per la squadra di Vanoli.

Uno dei protagonisti di questo splendido avvio del Toro è Saúl Coco.

Il difensore è arrivato dal Las Palmas nella sessione estiva di calciomercato per sostituire il partente Alessandro Buongiorno.

Caratteristiche tecniche ed ultima stagione del difensore dei granata

Saúl Coco è un difensore centrale in grado anche di giocare da terzino destro in una difesa a quattro, anche se è ‘nel mezzo’ che ha fatto vedere le cose migliori col Las Palmas.

Di piede destro, è alto 187 cm: ciò lo rende molto abile negli interventi aerei e difficile da superare nei contrasti per lo più fisici.

Nel 2017 è stato naturalizzato dalla Guinea Equatoriale, con cui ha preso parte alle ultime due edizioni della Coppa d’Africa.

Dopo aver conquistato la promozione, Saul Coco si è messo in evidenza anche la scorsa stagione in Liga con la maglia del Las Palmas, dando il proprio contributo per la salvezza dei gialloblù.

Per Coco trenta presenze nel massimo campionato spagnolo, condite da un goal su calcio di punizione utile per battere il Villarreal all’Estadio de la Ceramica.

Saúl Coco, il difensore del Torino che ha un conto aperto con il destino

L’addio di Buongiorno e il grave infortunio di Schuurs, avrebbero potuto tagliare le gambe alla retroguardia del Torino.

I granata si sono infatti ritrovati quest’estate senza un cardine centrale di livello.

Ma il Torino, nel corso della sua storia, ha più volte ha dimostrato di avere una caratteristica: la forza di sapersi rialzare, anche quando ti vengono messe di fronte prove terribili.

Il colpo Saúl Coco, in qualche modo, incarna perfettamente questa caratteristica, non soltanto per una questione di carriera, ma piuttosto per una questione di salute, di vita. 

Saúl Coco, nato a Lanzarote nel 1999, è infatti sfuggito al destino avverso per ben due volte.

La prima a Dicembre 2019, quando impegnato con la sua nazionale, la Guinea Equatoriale, giocava contro il Tamaraceite.

A fine partita comincia a sentirsi male: a causa della puntura di una zanzara ed una mancata profilassi per la malaria ha attraversato la terapia intensiva, un coma farmacologico che stava per costargli la vita.

“Ci avevano detto che non avrebbe superato la notte” ha dichiarato il papà, che a Malpensa era al suo fianco per accompagnarlo in questi primi giorni italiani.

Due mesi dopo le cose sembrano andare anche peggio.

Coco era nella terza squadra del Las Palmas e aveva da poche settimane ricevuto il via libera per tornare a giocare quando a Tacoronte (Tenerife) il giocatore durante un contrasto di gioco sbatte la testa contro un muro vicino al bordo del campo.

“Pensavamo tutti fosse morto, non reagiva”, aveva raccontato Yoni Oujo, suo allenatore all’epoca. “Erano tutti in lacrime”.

Nuova corsa in ospedale, diagnosi di una grave commozione cerebrale, due fratture ai polsi e un grave trauma al ginocchio.

Nonostante tutto il ragazzo è ripartito ed oggi è tornato a fare ciò che ama.

Contro il Venezia ha segnato il suo primo gol in campionato ed a suon di prestazioni si sta rendendo protagonista di un ottimo avvio di stagione in maglia granata.

Foto: Instagram Coco